Gli orridi di uriezzo rappresentano uno degli esempi più evidenti di paesaggio modellato dall’acqua e dai ghiacci nel territorio del verbano-cusio-ossola. Si trovano in valle antigorio, a pochi chilometri dal borgo di uriezzo nel comune di baceno, e mostrano formazioni rocciose scavate secoli fa dai movimenti dei ghiacciai e dal deflusso dei torrenti. Questi canyon profondi si affacciano con pareti alte fino a trenta metri e conservano tracce di un passato segnato da interi periodi glaciali. Sempre più visitati, suscitano interesse tra escursionisti e fotografi ma restano luoghi da affrontare con attenzione, soprattutto in certe stagioni.
Come si sono formati gli orridi di uriezzo
Gli orridi sono gole naturali formate tramite processi di erosione che si sono svolti per migliaia di anni. In valle antigorio, il ruolo principale non è stato solo dell’acqua corrente ma spetta soprattutto al ghiacciaio toce, che ha modellato queste vene nella roccia durante le ultime ere glaciali. La pietra è stata levigata, scavata e frantumata gradualmente, lasciando spazi stretti e pareti lisce. Sono presenti le cosiddette marmitte dei giganti: cavità tonde e profonde create dal vortice di acqua e sedimenti rotanti.
Suddivisione e caratteristiche principali
Gli orridi si dividono in tre principali formazioni: sud, ovest e nord-est. I primi due sono più vicini e percorribili attraverso sentieri ben segnalati. Si cammina tra rocce che raccontano una lenta battaglia tra ghiaccio e acqua. Alcuni tratti sono così stretti da obbligare a passaggi quasi claustrofobici. Per quanto oggi si incontrino aree quasi asciutte, un tempo i torrenti scorreva con forte impeto, intagliando ulteriormente la roccia e dando vita a un vero e proprio labirinto naturale.
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Escursioni e consigli per visitare le gole naturali
Gli orridi di uriezzo sono diventati destinazione popolare per chi ama camminare immerso in scenari naturali particolari. Le passeggiate offrono viste su formazioni rocciose singolari e permettono di avvicinarsi a fenomeni naturali facilmente riconoscibili. Molte guide propongono escursioni spiegando la storia e le caratteristiche geologiche del luogo. Le rocce che caratterizzano questi corridoi verticali sono ricercate anche per la fotografia naturalistica.
Sono però percorsi da non sottovalutare. La sicurezza è un aspetto fondamentale. Le superfici levigate risultano scivolose, anche quando il tempo sembra asciutto. In alcune zone profondità notevoli richiedono prudenza nel camminare. Le condizioni possono cambiare in fretta: soprattutto durante o dopo periodi di pioggia abbondante o in primavera, l’acqua può tornare a scorrere con improvvisa violenza riempiendo i canyon e rendendo pericoloso il transito. Per questo, è consigliabile conoscere bene le condizioni meteorologiche prima di avventurarsi e seguire i percorsi indicati.
Rischi particolari nelle marmitte dei giganti
Le marmitte dei giganti sono uno dei punti più suggestivi ma anche pericolosi di questa rete di gole. Creano spazi profondi e stretti dove l’acqua può aumentare rapidamente la sua forza. In questi luoghi l’incidente verificatosi recentemente ha riportato l’attenzione sui rischi che si corrono.
Nel tratto dove si trovano queste marmitte, passaggi obbligati e pareti verticali si combinano a canali in cui la corrente può diventare improvvisamente intensa dopo piogge forti. La superficie scivolosa aggiunge un ulteriore motivo di attenzione. Non a caso le autorità richiamano visitatori a mantenere comportamento prudente, evitando di accedere nei momenti di rischio, e a dotarsi delle attrezzature adeguate. Quanto accaduto ha ribadito la necessità di rispettare le indicazioni e il valore di una visita consapevole in questi ambienti che, pur belli, possono trasformarsi in trappole naturali.
Importanza della conoscenza del territorio
La conoscenza precisa delle condizioni del territorio e delle caratteristiche particolari degli orridi mantiene un ruolo fondamentale per garantirne una visita in sicurezza e per apprezzare appieno il valore di queste formazioni geologiche uniche nel cuore del piemonte.