'Sulla terra leggeri': il viaggio emotivo di un professore tra ricordi e amnesia

‘Sulla terra leggeri’: il viaggio emotivo di un professore tra ricordi e amnesia

“Sulla terra leggeri”, il debutto di Sara Fgaier, esplora la memoria, l’amore e il lutto attraverso la storia di Gian, un professore che affronta un’amnesia e cerca di ricostruire il suo passato.
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'Sulla terra leggeri': il viaggio emotivo di un professore tra ricordi e amnesia - Gaeta.it

Un nuovo film sta per approdare nelle sale italiane: ‘Sulla terra leggeri’, l’opera prima di Sara Fgaier, in arrivo il 28 novembre con l’Istituto Luce. La pellicola, che ha già debuttato al Festival di Locarno, racconta la storia di Gian, un professore di etnomusicologia di sessantacinque anni che affronta una lotta interiore e un’amnesia improvvisa. Attraverso questo film si esplora non solo il tema della memoria, ma anche le complessità dell’amore e del lutto, in un racconto ricco di emozioni e introspezione.

La trama: un uomo alla ricerca di sé stesso

Il protagonista, Gian, si trova in una fase della vita in cui i ricordi si mescolano con l’oblio. Un’amnesia che non solo lo priva di frammenti essenziali della sua esistenza, ma lo costringe a confrontarsi con il suo passato. A sostenerlo ci pensa la figlia Miriam, interpretata da Sara Serraiocco, che gli regala un diario scritto da lui stesso quando era ventenne e alcune fotografie d’epoca. Questi oggetti fungono da catalizzatori per riaccendere la sua memoria e riportarlo a galla, permettendo di ricostruire la propria storia e il suo legame con persone significative.

Nel corso del film, Gian si rende conto che il suo passato è intrinsecamente legato a Leila, interpretata da Lisa Lomi e Amira Chebli. La donna, di origini franco-tunisina, ha avuto un ruolo cruciale nella vita del professore, un amore nato in una calda notte su una spiaggia italiana. La promessa di un futuro insieme costituisce un elemento centrale nella sua vita, ma il mistero sulla sua attuale posizione e il motivo della dimenticanza creano un percorso ricco di domande.

Il viaggio nel passato: tra ricordi e lutto

La narrazione di ‘Sulla terra leggeri’ si sviluppa come un viaggio nel passato di Gian. L’indagine dei suoi ricordi lo fa confrontare con il lutto per la moglie, elemento drammatico che pesa sul suo presente. Attraverso una combinazione di ricostruzioni fittizie e immagini di repertorio, il film esplora quarant’anni della vita del protagonista, mettendo in evidenza i legami affettivi e i momenti di assoluto dolore.

Questo approccio narrativo consente di scavare a fondo nell’animo di Gian, rivelando la fragilità della memoria umana e l’importanza dei legami familari. Ogni passaggio del film è accompagnato da una riflessione intensa su come i ricordi definiscano chi siamo e come, a volte, un lutto possa portare a una sorta di “amnesia affettiva”, dove si fatica a riconoscere l’amore e il dolore che hanno contrassegnato le nostre vite.

Tematiche centrali e metodologia narrativa

Le tematiche affrontate da ‘Sulla terra leggeri’ spaziano dall’amore alla perdita, offrendo uno spaccato della vita umana in tutte le sue sfaccettature. La regista, Sara Fgaier, utilizza un linguaggio cinematografico che alterna momenti di fiction a immagini documentaristiche, rendendo la narrazione sia intima che universale.

Questa scelta stilistica non solo arricchisce la trama, ma permette anche allo spettatore di sentirsi coinvolto nel viaggio interiore di Gian, mentre egli cerca di ricostruire il puzzle della propria vita. Ogni sequenza del film è pensata per evocare emozioni, spingendo lo spettatore a riflettere sul proprio passato e sulle relazioni più significative. Il risultato è una pellicola che non si limita a raccontare una storia, ma invita tutti a rievocare e rivalutare i propri ricordi.

Il film, atteso con grande interesse, promette così di lasciare un segno nel panorama cinematografico italiano, portando sullo schermo temi di grande attualità e profondità umana.

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