Sud chiama Europa: a napoli il confronto su istituzioni, imprese e società civile per il mezzogiorno

Sud chiama Europa: a napoli il confronto su istituzioni, imprese e società civile per il mezzogiorno

L’evento “Sud chiama Europa” a Napoli ha riunito istituzioni, imprese e società civile per discutere sviluppo, turismo, energie rinnovabili e ruolo strategico del Mezzogiorno nel contesto europeo.
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L’evento “Sud chiama Europa” a Napoli ha riunito istituzioni, imprese e società civile per discutere lo sviluppo del Mezzogiorno nel contesto europeo, puntando su turismo, infrastrutture, giovani e mercato competitivo. - Gaeta.it

L’evento “Sud chiama Europa” si è svolto a Napoli il 9 maggio 2025, giornata dedicata all’Europa. Organizzato dall’Osservatorio economico e sociale Riparte l’Italia con il patrocinio del Comune di Napoli, ha coinvolto rappresentanti delle istituzioni, imprese e società civile per discutere il futuro del Mezzogiorno all’interno del contesto europeo. L’appuntamento ha preso vita nel Circolo Nazionale dell’Unione, a Palazzo Reale, riunendo voci e idee per rilanciare il Sud partendo proprio dai suoi territori.

Dialogo con il ministero del turismo e il rapporto con l’europa

Nel prosieguo della mattinata, il giornalista Luca Telese ha intervistato Erika Guerri, capo gabinetto del Ministero del Turismo. Il dialogo ha affrontato le prospettive di crescita turistica per il Mezzogiorno, concentrandosi sui progetti in corso e sulle politiche nazionali ed europee che favoriscono la valorizzazione culturale. È emersa l’importanza di un approccio integrato tra turismo e territorio, che tenga conto delle identità locali e del patrimonio storico.

Nel pomeriggio, è intervenuto il vicepresidente della Commissione Europa, Raffaele Fitto, collegato in remoto e intervistato da Giuseppe Brindisi. Il tema di fondo è stato il rapporto tra Unione europea e Sud Italia. Fitto ha insistito sulla necessità di convergere risorse e strategie per rendere il Mezzogiorno una delle leve principali dello sviluppo comunitario. Ha evidenziato come politiche mirate e investimenti diretti possano stimolare la crescita produttiva e sociale del territorio.

Ruolo delle città del sud nel futuro europeo

La mattinata è iniziata con i saluti istituzionali di Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli e presidente Anci, e di Luigi Balestra, presidente dell’Osservatorio Riparte l’Italia. Il tema centrale ha ruotato intorno all’importanza del Mezzogiorno nell’Europa che riparte. Un primo momento di confronto ha visto la partecipazione di sindaci di città chiave del Sud, come Giuseppe Falcomatà di Reggio Calabria, Roberto Lagalla di Palermo e Maria Aida Episcopo di Foggia.

Durante questo tavolo istituzionale, i rappresentanti hanno messo in luce il ruolo cruciale delle città meridionali come punti di riferimento per la crescita, la coesione sociale e l’attrazione di investimenti. È stato sottolineato come la loro presenza dinamica e culturale possa creare nuove opportunità nella definizione delle strategie europee. La discussione ha posto l’attenzione sulle sfide legate alla sostenibilità, alle infrastrutture e alla costruzione di reti di collaborazione fra territori diversi, ma uniti nel progetto di sviluppo.

Protagonismo dei giovani, sviluppo imprenditoriale e reti energetiche

La seconda parte della giornata ha toccato aspetti fondamentali come il coinvolgimento dei giovani e l’impegno sociale nel Mezzogiorno. Si è parlato del ruolo delle nuove generazioni come fattore di cambiamento e innovazione, con la partecipazione di esperti e rappresentanti del mondo civico. Subito dopo, Giosy Romano, coordinatore della Struttura di Missione Zes Unica, è intervenuto su temi imprenditoriali, sottolineando le potenzialità delle zone economiche speciali nel favorire investimenti e impresa.

Una parte significativa del dibattito ha riguardato il ruolo del Sud come snodo strategico per reti energetiche e infrastrutturali. Le risorse naturali e la posizione geografica possono trasformare il Meridione in un punto di riferimento per la transizione energetica e la distribuzione. Sono stati evidenziati possibili sviluppo nelle fonti rinnovabili e nel potenziamento delle vie di comunicazione per migliorare l’export e l’integrazione con i mercati europei e internazionali.

Il contributo dell’autorità garante della concorrenza e del mercato

La giornata si è chiusa con l’intervento di Roberto Rustichelli, presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Rustichelli ha parlato degli aspetti normativi e delle tutele che servono per garantire un mercato equo e competitivo, specie in contesti territoriali come quello del Mezzogiorno. È stata richiamata l’importanza di un sistema normativo chiaro che sostenga le imprese e offra ai cittadini protezioni certe.

La sua analisi si è focalizzata sull’equilibrio tra sviluppo e regolamentazione, evitando distorsioni che danneggino le dinamiche imprenditoriali e la fiducia dei consumatori. Rustichelli ha esortato a lavorare sulla trasparenza e sul contrasto alle pratiche sleali, per favorire la crescita di un mercato sano e inclusivo nel Sud.

La visione di napoli e l’impegno per il mezzogiorno

Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, ha ricordato che questa importante iniziativa ha confermato il ruolo attivo delle città del Mezzogiorno in Europa. La sua dichiarazione ha sottolineato la necessità di rafforzare l’identità culturale e il legame con le dinamiche continentali, valorizzando i territori.

Luigi Balestra ha spiegato che “Sud chiama Europa” vuole dare voce alla vitalità di chi opera quotidianamente nel Sud, creando occasioni per nuove progettualità e per attrarre investimenti. L’evento, ha precisato, si è sviluppato in sintonia con le sensibilità delle istituzioni locali e della realtà imprenditoriale, mettendo in evidenza come il Sud non debba essere solo oggetto di interventi, ma protagonista nel definire nuove idee di crescita.

L’evento si è potuto seguire in diretta streaming sul sito di Riparte l’Italia, garantendo a un pubblico più ampio di partecipare al dialogo in corso su un tema decisivo per il futuro dell’Italia e dell’Europa.

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