Stefano Accorsi a Trento: economia, teatro e sostenibilità raccontati con arte e impegno

Stefano Accorsi a Trento: economia, teatro e sostenibilità raccontati con arte e impegno

Stefano Accorsi al Festival di Trento 2025 unisce teatro, economia e scienza per parlare di sostenibilità, cambiamenti climatici e narrazione, anticipando il nuovo spettacolo su Ulisse e l’impatto dei social network.
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Stefano Accorsi al Festival di Trento 2025 unisce teatro, economia e sostenibilità, presentando progetti che raccontano i cambiamenti climatici con rigore scientifico e una nuova rilettura del mito di Ulisse per riflettere sull’impatto dei social network. - Gaeta.it

Stefano Accorsi ha scelto il Festival di Trento per parlare di temi importanti come economia, cambiamenti climatici e narrazione teatrale. L’attore e regista racconta il suo rapporto con l’economia, la cultura e la sua idea di teatro come strumento per parlare di sostenibilità in modo coinvolgente, evitando allarmismi. In vista del 2026, presenta inoltre un nuovo progetto ispirato al mito di Ulisse e all’Odissea, che userà la figura del celebre eroe per riflettere sulla società contemporanea, in particolare sull’impatto dei social network.

L’economia come motore culturale e sociale

Stefano Accorsi descrive l’economia come una forza che muove non solo il mondo materiale, ma anche la cultura e l’arte. Ricorda una lezione scolastica in cui la professoressa spiegava come molte guerre nascano da interessi economici e commerciali. Questa visione lo ha colpito poiché costringe a guardare i conflitti sotto una luce diversa da quella abituale. Per lui, l’economia non è solo numeri o affari, ma qualcosa che plasma in profondità le scelte umane e le espressioni culturali. Basti pensare, dice, a quei mecenati del passato che hanno investito nell’arte dando origine a grandi opere e correnti culturali. Nessun capolavoro si può scindere dall’economia che ha permesso la sua nascita. L’economia quindi non è un aspetto secondario o tecnico, ma una realtà intrecciata alle cose che contano nella vita quotidiana e nella storia delle persone.

Planetaria: quando teatro e scienza incontrano la sostenibilità

Planetaria è il progetto che Accorsi dirige artisticamente per portare al teatro temi legati all’ecologia e alla sostenibilità. L’idea è dare spazio a spettacoli e incontri gratuiti rivolti a pubblici diversi, dai bambini agli adulti. Le performance si basano su studi scientifici veri e affrontano scenari futuri, immaginando come potrebbe evolversi il nostro pianeta nei prossimi cento anni. L’approccio evita toni apocalittici e paure eccessive. Al contrario, racconta le sfide ambientali con empatia e umanità. Gli scienziati coinvolti salgono sul palco insieme agli attori per dare un fondamento reale al racconto teatrale. Il teatro diventa così un laboratorio dove si mescolano emozioni, azione e riflessione: ognuno degli elementi – dalla tragedia alla commedia – contribuisce a far arrivare un messaggio più forte delle semplici informazioni. L’obiettivo è lasciare nel pubblico una traccia che serva a pensare diversamente al rapporto con la natura.

Il mito di ulisse rivisitato nel nuovo spettacolo del 2026

Per il 2026, Stefano Accorsi prepara un nuovo monologo ispirato all’Odissea, incentrato sul personaggio di Ulisse. Il progetto va oltre la semplice rilettura mitologica e si concentra sul potere della narrazione e sul ruolo delle storie nel rendere immortali certi personaggi. Ulisse non è solo un eroe, ma un uomo che desiderava tornare a casa e preferiva evitare la guerra, fingendosi pazzo pur di farcela. Il racconto mette in luce le sue contraddizioni e la complessità del carattere. In chiave moderna, Accorsi paragona il mito alle sfide contemporanee, specialmente a quelle legate alla nostra attenzione dilaniata dai social network. Le “sirene” cui oggi dovremmo resistere sono proprio quei meccanismi di distrazione continua che catturano la mente e tolgono la concentrazione. Anche consapevoli dell’effetto “additivo” dei social, molti non riescono a staccarsene, trasformando l’eroico sforzo di Ulisse in un’emergente battaglia quotidiana contro il tempo perso.

Teatro, storia e scienza per affrontare temi attuali

Il Festival di Trento 2025 ha offerto un’occasione per vedere come il teatro, la storia e la scienza possano intrecciarsi per affrontare temi pressanti della nostra epoca. Stefano Accorsi ha presentato così progetti concreti e impegnati, dando voce a un’arte che si apre alla riflessione senza mai rinunciare a emozionare.

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