Stabilità e incertezze: il futuro dell'economia ligure secondo Banca d'Italia per il 2024

Stabilità e incertezze: il futuro dell’economia ligure secondo Banca d’Italia per il 2024

Nel 2024, l’economia ligure mostra stabilità nonostante le incertezze globali. Settori variabili e un mercato del lavoro solido caratterizzano un anno cruciale per la regione.
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Stabilità e incertezze: il futuro dell'economia ligure secondo Banca d'Italia per il 2024 - Gaeta.it

L’economia ligure nel 2024 si presenta con un quadro di sostanziale stabilità, come evidenziato dall’aggiornamento congiunturale di Banca d’Italia. Nonostante alcune previsioni non siano certissime, il rallentamento dell’economia mondiale e altri fattori esterni saranno determinanti per il futuro della regione. Le analisi sono state fornite da esperti che si sono concentrati su vari settori economici, evidenziando le sfide e le opportunità che si presentano.

Analisi della situazione economica

Nel primo semestre del 2024, il modello di crescita per l’economia ligure si è mantenuto pressoché fermo, con l’indicatore trimestrale dell’economia regionale che segnala una crescita del prodotto quasi nulla. Raffaella Di Donato, direttrice della sede di Genova della Banca d’Italia, ha definito la situazione come “sostanziale stabilità”, mentre Davide Revelli, responsabile della divisione analisi, ha ribadito l’importanza della continuità. Nonostante ci siano ragioni di ottimismo, come una politica monetaria più accomodante e gli interventi legati al PNRR, è difficile prevedere come si articolerà la ripresa economica in un contesto internazionale caratterizzato da incertezze geopolitiche e rallentamenti significativi.

Gli esperti si sono concentrati sulla stabilità di alcuni settori, pur esprimendo preoccupazione per gli effetti di eventi globali, i dazi e le tensioni economiche internazionali. Le aziende liguri sono consapevoli delle difficoltà, ma molte di esse non rinunciano a guardare al futuro con una certa fiducia. Infatti, l’80% delle aziende, secondo il sondaggio condotto da Banca d’Italia, prevede di realizzare utili nel 2024, sebbene le opportunità di assunzione si siano ridotte.

Settori in evoluzione

Un’analisi più attenta ai diversi settori mostra che, nell’industria, le ore lavorative sono leggermente aumentate, ma le vendite e il fatturato sono rimasti sostanzialmente invariati. Anche il settore delle esportazioni ha subito una flessione. All’interno di questo panorama, il comparto delle costruzioni si è comportato relativamente meglio, registrando un aumento del 3% nelle ore lavorative grazie ai progetti infrastrutturali finanziati dal PNRR. Tuttavia, la diminuzione dell’uso del Superbonus ha avuto il suo impatto sul ritmo di crescita.

Nel terziario, i dati sono altrettanto variabili. Durante i primi otto mesi del 2024, le presenze turistiche sono cresciute dello 0,2%, mostrando una leggera variazione rispetto all’andamento passato, mentre il numero di passeggeri in transito ha visto un incremento dell’0,6%, favorito dalle crociere. Interessante anche il calo del traffico mercantile nei porti, sceso dello 0,3%, ma compensato dalla crescita del numero di container, che ha registrato un aumento dell’1,7%.

Lavoro e occupazione

Il mercato del lavoro in Liguria ha mostrato segnali di stabilità, con circa 630.000 occupati. I dipendenti sono aumentati del 2%, mentre si è registrato un calo del 6,2% per quanto riguarda i lavoratori autonomi. Le assunzioni sono diminuite in tutti i settori, ma il tasso di disoccupazione si attesta al 5,9%, risultando inferiore alla media nazionale. Questa situazione potrebbe essere vista come una nota positiva, considerando le difficoltà generali del panorama economico.

Il reddito reale delle famiglie è cresciuto del 2,4%, il che ha sostenuto un aumento dei consumi pari allo 0,8%. Tuttavia, c’è stata una diminuzione nel ricorso a mutui per l’acquisto di case, calati dell’1,6%. Parallelamente, le famiglie liguri stanno maggiormente ricorrendo al credito al consumo, soprattutto per l’acquisto di automobili.

Risparmio e investimenti

Per quanto riguarda il risparmio, imprese e famiglie sembrano aver cambiato rotta, privilegiando investimenti più remunerativi a scapito dei conti corrente, i quali hanno visto una diminuzione del 4,6%. I dati attuali mostrano che i depositi bancari a giugno erano scesi del 3,5%, mentre i titoli a custodia, in particolare quelli di stato e le obbligazioni bancarie, hanno registrato un incremento del 16%. Questo cambiamento di strategia potrebbe riflettere una ricerca di maggiori opportunità di rendimento nel mercato, pur in un contesto di incertezze economiche.

Il 2024 si preannuncia un anno impegnativo per l’economia ligure, dove la stabilità si mescola a sfide inenarrabili. Le scelte degli operatori economici e delle famiglie, insieme agli sviluppi geopolitici, influenzeranno i risultati finali di un anno che promette di essere cruciale per la regione.

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