Il nuovo film Il mestiere di Beppe Tufarulo ha preso il via con le riprese nel cuore della Calabria, a Crotone. Il progetto segna l’esordio del regista nel lungometraggio di finzione, dopo esperienze in cortometraggi e documentari. Protagonista è Luigi Lo Cascio, che interpreta Sauro Cantafame, un uomo dai contorni insoliti in una storia che intreccia realtà e elementi quasi fantastici nel Sud Italia.
Trama e ambientazione di il mestiere di beppe tufarulo
Il film racconta la storia di Sauro Cantafame, un personaggio solitario segnato da un passato doloroso. Sauro svolge un mestiere insolito: su incarico, “ripara” i morti, installando nei loro corpi cuori artificiali. La sua Apecar lo porta in giro per un Sud duro e selvaggio, quasi sospeso tra un paesaggio lunare e la realtà più cruda. La Calabria rappresenta così un territorio di frontiera dove convivono violenza e mistero.
Il rapporto tra sauro e giocondo
L’incontro con Giocondo, un giovane chiuso e cupo ma dotato di un dono enigmatico, diventa il punto di svolta per Sauro. Questo rapporto riesce a risvegliare in lui sentimenti sopiti e a spingerlo a sfidare Vito la Scimmia, una figura criminale che domina incontrastata quella zona remota. Il racconto esplora temi di rivincita personale, relazioni umane e il confronto con il male radicato in quel contesto.
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Beppe tufarulo e il suo percorso cinematografico
Beppe Tufarulo debutta con questo lungometraggio dopo una carriera concentrata su corti e documentari. Tra i suoi lavori precedenti figurano corti come Baradar, candidato al David di Donatello, e documentari che trattano la musica, come Ferro, oltre a produzioni sportive tra cui All or Nothing: Juventus e Italia 1982: una storia azzurra.
La passione di Tufarulo per racconti con una forte componente visiva e sociale si riflette in Il mestiere. L’obiettivo è portare sullo schermo un’ambientazione quasi surreale ma radicata nella realtà, sfruttando lo sguardo di chi ha già familiarità con narrazioni miste tra realtà e fantasia. L’esordio promette di arricchire il panorama del cinema italiano contemporaneo con una storia atipica e densa di simboli.
Produzione e cast del film
Il mestiere è prodotto da Mad Entertainment, Dude Originals e Art of Panic in collaborazione con Rai Cinema. La coproduzione prevede la partecipazione di Umedia e Rosebud Entertainment Pictures. La produzione ha ricevuto supporto da varie fondazioni e commissioni regionali, fra cui la Calabria Film Commission, Lazio Cinema International, Regione Marche e Regione Campania, oltre al contributo del Ministero della Cultura attraverso la Direzione generale Cinema e Audiovisivo.
Accanto a Luigi Lo Cascio, il cast include Riccardo Maiello, Claudia Potenza, George Li, Massimiliano Rossi, Sasà Pelliccia, Carlo Acciardi e Mao Wen. La sceneggiatura firmata da Massimo De Angelis, già autore di film come Il bene mio e Mancino naturale, ha ricevuto il Premio Solinas. La fotografia è curata da Johan Florez Rodriguez, la scenografia da Ilaria Sadun e i costumi da Maya Gili, rendendo ogni dettaglio visivo parte integrante della narrazione.
Il significato della scelta di crotone
La scelta di ambientare Il mestiere in Calabria, a Crotone, non è casuale. Quel territorio rappresenta un luogo carico di tensioni sociali e culturali che ben si presta a un racconto intenso e complesso sulla frontiera tra vita e morte, realtà e mito. Le tematiche affrontate toccano l’identità, il dolore e la lotta personale dentro un contesto di oppressione criminale.
Con il sostegno di diverse realtà cinematografiche italiane, il progetto cerca di valorizzare territori meno frequentati dal cinema mainstream, portando avanti storie radicate in identità locali. La figura di Sauro Cantafame è un simbolo di resistenza e alienazione, in un Sud che non si arrende, dove la linea tra umano e meccanico si fa sottile. Ci si aspetta quindi un film capace di suscitare riflessioni forti e di catturare l’attenzione con una messa in scena suggestiva.