Solo il 7% delle abitazioni italiane è assicurato contro frane, alluvioni e terremoti nonostante il rischio alto

Solo il 7% delle abitazioni italiane è assicurato contro frane, alluvioni e terremoti nonostante il rischio alto

L’Italia è esposta a rischi elevati di frane, alluvioni ed eventi sismici, ma solo il 7% degli immobili è assicurato; ANIA promuove incentivi e campagne per aumentare la protezione delle abitazioni.
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L'Italia è altamente esposta a rischi ambientali come frane, alluvioni e terremoti, ma solo una minima parte degli immobili è assicurata contro queste calamità, rendendo urgente ampliare la diffusione delle polizze per proteggere famiglie e imprese. - Gaeta.it

L’Italia resta esposta a rischi ambientali elevati: quasi tutte le città sono minacciate da frane, inondazioni o erosione della costa, e molte abitazioni si trovano in zone con alta pericolosità sismica. Nonostante questo, la maggior parte degli immobili non è coperta da polizze assicurative contro questi eventi naturali, lasciando famiglie e imprese vulnerabili a danni gravi e costosi.

Il rischio ambientale nei comuni italiani

Secondo studi recenti, circa il 94% dei comuni italiani si trovano in aree a rischio di frane, alluvioni o erosione costiera. Questi fenomeni mettono in pericolo intere comunità, danneggiano infrastrutture e costringono a spese notevoli per la ricostruzione. Parallelamente, quasi il 40% degli edifici residenziali e commerciali è ubicato in zone sismiche di intensità medio-alta, dove terremoti possono causare crolli e ferite alle persone.

La conformazione geografica del paese e il cambiamento climatico hanno aggravato la situazione, portando a eventi più frequenti e violenti. Questo scenario fa emergere l’urgenza di tutelare meglio le abitazioni, per evitare che piccole emergenze diventino catastrofi economiche e sociali.

La difficoltà nella diffusione delle assicurazioni contro le catastrofi naturali

Nonostante il quadro rischioso, solo il 7% delle abitazioni e delle imprese in Italia ha una polizza assicurativa che copre danni da calamità naturali come frane, alluvioni o terremoti. Molti proprietari non stipulano queste assicurazioni per diversi motivi: ignoranza del rischio reale, costi percepiti come elevati o convinzioni errate che queste polizze siano poco utili.

Giovanni Liverani, presidente dell’ANIA , ha spiegato chiaramente che “l’assicurazione non deve essere vista come una tassa nascosta, ma come una vera difesa contro situazioni che possono compromettere il patrimonio e la sicurezza delle persone.” Le coperture assicurative offrono un sostegno finanziario indispensabile al momento del danno, permettendo una ripresa più rapida e meno traumatica.

Le proposte per estendere la protezione alle abitazioni residenziali

L’ANIA ha sottolineato la necessità di aprire un confronto serio per trovare modi efficaci di proteggere l’immobile, specie quello residenziale, in modo che più famiglie possano avere accesso a questo scudo. Si sta ragionando su incentivi, programmi pubblici e collaborazioni tra enti locali e compagnie assicurative per rendere le polizze più accessibili e diffuse.

Una maggiore diffusione di coperture assicura non solo sicurezza per i cittadini, ma aiuta anche il paese a contenere i costi pubblici in caso di calamità, distribuendo meglio il rischio tra assicurazioni e privati. In diverse regioni si stanno testando progetti pilota per rendere più agevole l’acquisto delle polizze, con un occhio alle esigenze delle famiglie meno abbienti.

La sfida di gestire l’esposizione sismica del patrimonio immobiliare

L’Italia presenta una delle situazioni sismiche più complesse d’Europa, con numerose città storiche e nuclei urbani collocati in zone ad alta attività tellurica. Questo comporta un rischio elevato di danni anche in aree ad alta densità abitativa, dove la fragilità degli edifici spesso rende la protezione assicurativa un passaggio necessario.

Le restrizioni economiche e la mancanza di informazione spingono molte persone a rinunciare alla copertura, rischiando di ritrovarsi senza aiuti adeguati in caso di evento sismico. L’ANIA sottolinea quanto sarebbe utile promuovere campagne informative dirette e coinvolgere amministrazioni locali per diffondere una cultura della prevenzione e della tutela basata sulle assicurazioni.

La questione assume un rilievo che va oltre il bene privato, interessando in modo ampio la sicurezza sociale in tutto il territorio italiano. Garantire più tutele ai cittadini significa anche evitare situazioni di emergenza drammatiche e pesanti ricadute sul sistema di assistenza pubblica.

I dati aggiornati e il ruolo delle compagnie assicurative

La fotografia del rischio in Italia evidenzia un divario tra quanto serve e quello che effettivamente viene fatto sul fronte della prevenzione assicurativa. Le compagnie, assieme all’ANIA, stanno investendo su prodotti dedicati e progetti di sensibilizzazione negli ultimi anni, ma la copertura resta limitata e frammentata sul territorio.

I numeri parlano chiaro: meno del 10% degli immobili è protetto contro calamità naturali. C’è un forte potenziale di crescita, soprattutto se si introducono misure per rendere più semplice e meno costosa la stipula di polizze anche per i piccoli proprietari. Il coinvolgimento di istituzioni e operatori privati si rivela decisivo per allargare la rete di protezione.

L’intento è far sì che l’assicurazione diventi parte integrante della pianificazione familiare e aziendale, offrendo un argine concreto alla fragilità del territorio e un contributo al miglioramento della sicurezza collettiva.

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