Ladispoli cerca enti del terzo settore per progetto su autismo e qualità della vita nel distretto rm4.2

Ladispoli cerca enti del terzo settore per progetto su autismo e qualità della vita nel distretto rm4.2

Il comune di Cerveteri, capofila del distretto RM4.2, cerca enti del terzo settore per progetti integrati a favore delle persone con disturbo dello spettro autistico, con scadenza candidature l’8 luglio 2025.
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Il Comune di Cerveteri, capofila del distretto sociosanitario rm4.2, invita enti del terzo settore a collaborare per progetti a supporto delle persone con disturbo dello spettro autistico, in linea con la delibera regionale Lazio n. 289/2023. Scadenza candidature: 8 luglio 2025. - Gaeta.it

Il comune di cerveteri, capofila del distretto sociosanitario ambito territoriale rm4.2, ha annunciato un avviso per coinvolgere enti del terzo settore in un partenariato dedicato alla promozione del benessere e della qualità della vita delle persone con disturbo dello spettro autistico. L’iniziativa si inserisce nel quadro della delibera regionale del Lazio n. 289/2023 e punta a valorizzare interventi specifici rivolti a diverse fasce di età e esigenze. La scadenza per la presentazione delle candidature è fissata per l’8 luglio 2025.

Il ruolo del comune di cerveteri come capofila del distretto rm4.2

In qualità di capofila del distretto sociosanitario ambito territoriale rm4.2, il comune di cerveteri coordina la ricerca di partner qualificati per la gestione di progetti destinati a persone con disturbo dello spettro autistico. Questo distretto copre un’area ampia e include numerosi comuni, tra cui ladispoli, che collaborano per garantire servizi sociali e sanitari integrati. L’obiettivo è unire le risorse e le competenze di enti pubblici e privati per realizzare interventi efficaci e mirati.

Coordinamento e co-progettazione

La scelta di cerveteri come capofila assume rilievo perché permette di centralizzare la progettazione e l’organizzazione degli interventi, facilitando la comunicazione tra i vari soggetti coinvolti. Le attività saranno gestite in stretto coordinamento con gli enti del terzo settore, che offrono esperienza e presenza diretta sul territorio. L’approccio prevede una co-progettazione, cioè una collaborazione attiva che parte dai bisogni reali delle persone con autismo e delle loro famiglie, per garantire servizi aderenti alle esigenze.

Interventi e servizi previsti dalla delibera laziale n. 289/2023

L’avviso si fonda sui contenuti della delibera regionale Lazio n. 289/2023, che definisce linee guida e priorità per l’intervento socio-sanitario nei confronti delle persone con disturbo dello spettro autistico. I progetti che dovranno essere sviluppati riguardano diverse aree di supporto, dall’assistenza sanitaria a percorsi di inclusione sociale e lavorativa.

Aree di intervento principali

Tra gli interventi previsti spiccano quelli di assistenza sociosanitaria, orientati al trattamento secondo i criteri indicati dall’Istituto superiore di sanità. A questi si aggiungono percorsi di socializzazione per i minori e i giovani fino a 21 anni, anche con l’uso di voucher, per facilitare la partecipazione ad attività di gruppo. Per gli adulti con alto funzionamento sono previsti progetti che promuovono la socializzazione all’esterno, favorendo un contatto più ampio con la comunità.

L’avviso include anche iniziative rivolte al terzo settore, per stimolare attività sociali capaci di incrementare l’inclusione. Non mancano progetti sperimentali dedicati alla formazione e all’inserimento lavorativo. Infine, grande attenzione è posta sulle famiglie che assistono persone con autismo, con formazione specifica pensata per aumentare competenze e capacità di gestione quotidiana.

Procedure e scadenze per la partecipazione degli enti del terzo settore

Per partecipare al partenariato i soggetti interessati dovranno presentare la propria candidatura entro il termine stabilito, cioè l’8 luglio 2025 alle ore 18.00. La consegna dei documenti avverrà esclusivamente tramite posta elettronica certificata all’indirizzo indicato nell’avviso. Questo sistema assicura tracciabilità e ufficialità dell’invio.

Le domande saranno esaminate all’interno di una procedura di co-progettazione con il distretto rm4.2, insieme al comune di cerveteri. La selezione mira a individuare realtà con esperienza nel terzo settore capaci di contribuire alla realizzazione degli interventi. L’approccio collaborativo favorisce di fatto la composizione di un’équipe multidisciplinare e integrata.

Le informazioni e i dettagli tecnici sono accessibili sul sito istituzionale del comune di cerveteri, dove è pubblicato il bando completo. Inoltre, il contatto via PEC rappresenta la via ufficiale per chiarimenti e comunicazioni relative al processo di candidatura.

L’importanza del partenariato nel contesto locale di ladispoli e zone limitrofe

Ladispoli, insieme agli altri comuni dell’ambito rm4.2, potrà beneficiare degli interventi previsti da questo partenariato con il terzo settore. Questo modello punta a rafforzare la rete di supporto territoriale, potenziando la continuità dei servizi e l’offerta di risposte concrete per chi convive con il disturbo dello spettro autistico.

Un modello integrato per il territorio

I progetti orientati alla promozione del benessere non si limitano alla dimensione sanitaria. Coinvolgono aspetti sociali, educativi e abitativi, con un’attenzione particolare al sostegno alle famiglie. Il lavoro congiunto tra comuni, distretto sociosanitario ed enti del terzo settore crea opportunità di inclusione più stabili e radicate nel tessuto locale.

In più, le sperimentazioni su residenzialità e abitare supportato potrebbero svilupparsi in strutture adatte a garantire autonomia e sicurezza, rispondendo così a situazioni complesse e a bisogni di lungo termine. Queste misure tendono a migliorare la qualità di vita delle persone con autismo anche nelle fasi adulte.

Lanciando questo avviso il distretto rm4.2 rafforza l’intervento pubblico sul territorio, offrendo spazio a chi ha capacità operative per progettare insieme servizi più efficaci. Il coinvolgimento diretto degli enti del terzo settore resta fondamentale per calibrare le azioni sul contesto reale delle comunità di ladispoli e dei comuni vicini.

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