Slow food day 2025 a latina: convegno su olio, vino e salute tra natura e chimica

Slow food day 2025 a latina: convegno su olio, vino e salute tra natura e chimica

Il 16 maggio 2025 a Latina, la condotta Slow Food organizza un convegno su olio, vino e salute in collaborazione con l’università La Sapienza di Roma per promuovere sostenibilità e cultura alimentare nel Lazio.
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Il 16 maggio 2025 Latina ospita un convegno Slow Food dedicato al legame tra olio, vino e salute, promuovendo un’alimentazione sostenibile attraverso il dialogo tra scienza, produttori e territorio. - Gaeta.it

Il 16 maggio 2025 la città di Latina ospita uno degli eventi centrali dello slow food day, giornata dedicata a valorizzare un’alimentazione sostenibile e consapevole in tutta Italia. In questa occasione, la condotta slow food di Latina organizza un convegno che mette al centro il legame tra olio, vino e salute, affrontando il tema dal punto di vista scientifico, culturale e ambientale. La scelta della location, l’istituto San Benedetto di Latina, e la collaborazione con l’università La Sapienza di Roma – sede di Latina, rafforzano l’intenzione di un dialogo concreto tra più mondi.

Slow food day e la promozione di un cibo buono, pulito e giusto

Lo slow food day rappresenta in Italia un appuntamento fisso per sostenere un modello alimentare diverso. Una giornata in cui ogni condotta locale si mobilita per ricordare il valore di un cibo che rispetti ambiente, società e biodiversità. La condotta di Latina ha scelto nel 2025 di organizzare un convegno dal titolo “-chimica+natura. olio, vino e salute ringraziano”, per sottolineare come sia possibile raccordare le ricerche scientifiche con i metodi tradizionali e la cura del territorio. Qui olio e vino non sono solo prodotti, ma simboli di una cultura agricola che guarda alla salute del consumatore e alla salvaguardia dell’ecosistema.

Durante l’evento si esploreranno temi come la tracciabilità alimentare, le analisi chimiche mirate a garantire qualità e purezza, e la sostenibilità ambientale intesa come rispetto per la terra. Il confronto è stato ideato per includere non solo scienziati e tecnici, ma anche produttori e giornalisti specializzati, dando spazio a diversi punti di vista che si intersecano attorno al futuro della filiera agroalimentare locale e nazionale.

La collaborazione con università la sapienza e il ruolo dei relatori

Tra i protagonisti di questo convegno compaiono alcuni ricercatori e tecnologi alimentari di rilievo, provenienti dall’università La Sapienza di Roma, sede di Latina. Il dott. ing. Riccardo Gasbarrone, il prof. Giuseppe Capobianco e la dott.ssa ing. Roberta Palmieri porteranno contributi basati su studi e sperimentazioni che riguardano sia la composizione chimica dei prodotti sia gli effetti sull’organismo umano. Questi esperti analizzeranno come la ricerca scientifica possa coesistere con metodi naturali di coltivazione e trasformazione.

La presenza di produttori locali come Valentina Di Girolamo dell’azienda agricola Marasca dà un quadro concreto dei processi di coltivazione e produzione, mostrando pratiche legate al territorio pontino. Inoltre Umberto Trombelli, delegato AIS Latina, e Rocco Tolfa, giornalista RAI esperto di vino, porteranno esperienze e approfondimenti sul valore enogastronomico e sulla percezione pubblica di questi prodotti.

Il confronto diretto tra accademia, produttori e giornalisti farà emergere questioni legate a innovazione, tutela della tradizione e nuove responsabilità verso ambiente e salute dei consumatori.

Olio e vino come simboli di cultura e sostenibilità in agricoltura

Olio e vino rappresentano due tesori della tavola italiana, ma soprattutto della produzione agricola della Lazio e del sud Pontino in particolare. Nel convegno saranno trattati non solo aspetti tecnici della loro produzione, ma anche il loro ruolo nel promuovere un’agricoltura che rispetta il paesaggio e la biodiversità. Entrambi i prodotti contengono elementi nutritivi importanti e, se lavorati correttamente, possono apportare benefici alla salute.

La discussione toccherà il modo in cui l’agricoltura può evolversi per ridurre l’uso di sostanze chimiche dannose, investire nella tracciabilità per garantire la trasparenza e rafforzare il legame tra produttore e consumatore. Per l’olio si parlerà di metodi estrattivi e di manutenzione delle colture; per il vino si approfondiranno i temi della fermentazione naturale e del mantenimento delle caratteristiche organolettiche.

Questi prodotti raccontano una storia di territorio e persone, evoluzione culturale e pratiche agricole che fondano la loro forza proprio nell’equilibrio con la natura.

Il messaggio della condotta slow food di latina

Giuseppe Bonifazi, presidente della condotta slow food di Latina, ha sottolineato il significato della giornata: “uno stimolo per riflettere sul modo in cui scegliamo il cibo ogni giorno.” La mobilitazione nazionale dello slow food day invita la società a guardare oltre la semplice dieta, mettendo al centro il valore sociale e ambientale della produzione agricola.

Bonifazi ha evidenziato come le comunità slow food vogliano promuovere una nuova consapevolezza che coinvolga sia chi coltiva la terra, sia chi porta i prodotti in tavola. La giornata del 16 maggio vuole stimolare dibattiti e azioni locali per rilanciare la cultura alimentare e la sostenibilità.

Il convegno, insieme alle altre iniziative previste dalla condotta, mira a costruire un percorso condiviso fra professionisti, produttori e cittadini, destinato a durare nel tempo e consolidare una rete che sostenga pratiche responsabili e rispettose del territorio laziale.

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