Skynet-1A: il satellite britannico fuori controllo pone seri rischi in orbita

Skynet-1A: il satellite britannico fuori controllo pone seri rischi in orbita

Il satellite britannico Skynet-1A, lanciato nel 1969, ha cambiato inaspettatamente orbita, sollevando preoccupazioni per possibili collisioni con altri satelliti e evidenziando il problema crescente dei rifiuti spaziali.
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Skynet-1A: il satellite britannico fuori controllo pone seri rischi in orbita - Gaeta.it

Il satellite Skynet-1A, il più antico sistema di comunicazione britannico, sta suscitando preoccupazioni nel settore spaziale dopo un inatteso cambio di posizione in orbita. Il motivo che ha portato a questa variazione rimane sconosciuto, ma gli esperti avvertono che la situazione attuale del satellite potrebbe trasformarlo in una vera e propria “bomba a orologeria”, capace di mettere in pericolo altri satelliti in transito attorno alla Terra.

Skynet-1A: storia e caratteristiche del satellite

Lanciato nel novembre del 1969, Skynet-1A ha fatto la sua entrata nell’orbita terrestre progettato da Philco Ford Aerospace. Questo satellite militare aveva come obiettivo principale quello di garantire comunicazioni sicure per l’esercito britannico, in particolare per le operazioni svolte in Medio ed Estremo Oriente. Posizionato inizialmente sopra l’Africa, il satellite serviva per comunicazioni vocali, telegrafiche e fax riservate.

Dopo un periodo iniziale di test, Skynet-1A è stato trasferito sotto la supervisione della Royal Air Force. Tuttavia, il controllo finale è rimasto nelle mani degli Stati Uniti, che hanno mantenuto la gestione del satellite a partire dal giugno 1977, quando le tecnologie di tracciamento britanniche non furono più in grado di monitorare il dispositivo.

La crisi della perdita di controllo

Quando il satellite è stato dichiarato fuori servizio, si prevedeva che fosse orientato verso l’Oceano Indiano, seguendo le leggi della fisica e le forze gravitazionali naturali. Inaspettatamente, invece, Skynet-1A ha cambiato rotta, ritrovandosi sopra l’America, a un’altitudine di circa 32mila km. Non sembra probabile che una navicella spaziale del peso di circa mezzo tonnellata possa essersi semplicemente spostata in orbita senza un preciso intervento.

Stuart Eves, astrofisico di fama, ha spiegato che Skynet-1A si trova ora in un “buco di gravità” a 105 gradi di longitudine ovest, oscillando come una palla in una ciotola. Questa condizione espone il satellite a un alto rischio di collisione con altri oggetti in orbita e lo stesso satellite è continuamente minacciato da detriti spaziali, che, secondo gli esperti, possono sorvolarlo fino a quattro volte al giorno.

Monitoraggio e prevenzione delle collisioni

Il Ministero della Difesa britannico ha attivato misure di monitoraggio attraverso il Centro nazionale per le operazioni spaziali, il quale tiene sotto costante osservazione la posizione di Skynet-1A. Ogni volta che c’è il rischio di una collisione, gli operatori satellitari vengono avvisati e hanno la possibilità di modificare la traiettoria dei propri veicoli spaziali in modo da evitare incidenti. Questo sistema di allerta è fondamentale, dato il numero sempre crescente di satelliti che orbitano attorno alla Terra.

Affrontare il problema dei rifiuti spaziali

Il caso di Skynet-1A evidenzia una questione ben più ampia: la gestione dei rifiuti spaziali. La crescente quantità di detriti in orbita sta diventando una seria preoccupazione globale. Le strategie proposte per affrontare questo problema includono il riposizionamento di oggetti in orbite più sicure o il loro invio verso l’alta atmosfera, dove possono bruciare. Diversi enti, come la giapponese Astroscale, stanno sviluppando tecnologie volte a rimuovere i satelliti non più funzionali dall’orbita.

Le anomalie gravitazionali e il loro impatto

La gravità terrestre non è uniforme: essa varia a causa della conformazione irregolare del pianeta, che è un geoide schiacciato ai poli. Esistono note aree di anomalie gravitazionali, tra cui l’Indian Ocean Geoid Low, lungo circa 3 milioni di km quadrati, situato circa 1200 km a sud-ovest dell’India. Questa zona è caratterizzata da una gravità inferiore, probabilmente a causa della presenza di massicce formazioni di rocce alte e meno dense sotto la superficie terrestre.

Il clamoroso cambiamento di Skynet-1A non solo solleva interrogativi sulla sua stabilità ma riflette anche le sfide più ampie che l’umanità deve affrontare nel mantenere l’ordine e la sicurezza nell’orbita terrestre.

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