Silvia Sardone è stata nominata vice segretaria della lega, diventando la prima donna a ricoprire questo ruolo nel partito di via Bellerio. Eurodeputata dal 2019, Sardone ha accumulato una lunga esperienza politica e vanta numeri importanti nelle recenti elezioni europee. Questo articolo ripercorre la carriera politica di Sardone, il suo ruolo all’interno della lega e le posizioni che ha assunto nelle istituzioni europee.
La carriera politica di silvia sardone e i primi passi nella politica milanese
Nata a Milano nel 1982, Silvia Sardone è laureata in giurisprudenza all’università bocconi e specializzata in diritto del lavoro. Ha iniziato la sua carriera politica nel 2006, quando viene eletta nel consiglio di zona 2 di Milano con Forza Italia. In questa posizione resta fino al 2016, consolidando il proprio radicamento sul territorio e costruendo un seguito elettorale significativo.
Nel 2016 Sardone fa il salto in consiglio comunale a Milano, vincendo con 2319 voti sempre con Forza Italia. Due anni dopo entra nel consiglio regionale della Lombardia, dove ottiene 11.312 preferenze, risultando la seconda persona più votata in Lombardia e la prima donna con il maggior numero di voti. Nel 2018 lascia Forza Italia, aprendo la strada al suo ingresso nella lega.
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La crescita elettorale e l’ingresso in europa
La scelta di cambiare partito coincide con una forte crescita elettorale per Sardone, che nelle europee del 2019 si candida per la lega nella circoscrizione nord-ovest e viene eletta con quasi 45.000 voti. All’Europarlamento si iscrive al gruppo Identità e Democrazia e assume ruoli di rilievo, coordinando la commissione ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare e la delegazione per l’assemblea paritetica ACP-UE.
I risultati elettorali più recenti e l’ascesa nella lega
Nel 2021, alle amministrative di Milano, Sardone raccoglie 3.580 preferenze, risultando candidata più votata della coalizione di centrodestra in città. Negli ultimi mesi del 2022 e fino a metà 2023 ricopre l’incarico di commissario provinciale della lega a Milano, confermando la fiducia nel suo profilo politico.
Le elezioni europee del maggio 2024 segnano un nuovo record per Sardone, che si presenta capolista della lega nella circoscrizione nord-occidentale. Raccoglie oltre 75.000 preferenze, il miglior risultato tra le candidate donne della lega, confermandosi seconda solo al generale Roberto Vannacci. Il risultato la consacra non solo come figura di spicco all’interno del partito ma anche come uno dei volti più rappresentativi della lega a livello europeo.
La nomina a vicesegretaria e il ruolo crescente
La nomina a vice segretaria della lega rappresenta un riconoscimento politico importante per Sardone, che con il suo percorso dimostra capacità e consenso.
Le posizioni politiche di silvia sardone in europa: ambiente e immigrazione
Sul fronte europeo, Sardone si è distinta per la sua forte opposizione al Green deal promosso dalla commissione europea. Da coordinatrice del gruppo patrioti nella commissione ambiente del parlamento europeo, ha criticato le misure previste, definendo “il calcolo triennale delle emissioni di CO₂ dei costruttori auto un semplice rinvio delle sanzioni già previste tra il 2025 e il 2027”. Ha accusato Bruxelles di voler danneggiare il settore automobilistico europeo.
Un altro tema su cui si è concentrata è quello dell’immigrazione. Il 12 maggio 2025 ha commentato duramente un presidio a Bruxelles organizzato dall’associazione tedesca Awo International definendolo una “iniziativa immigrazionista” paragonando la piazza di fronte al parlamento europeo a un centro sociale. Ha puntato il dito contro le installazioni artistiche sulla piazza, costituite da barche a simboleggiare un messaggio di accoglienza, interpretate da Sardone come propaganda a favore delle politiche migratorie permissive.
Posizione critica contro le politiche europee
Questi passaggi mostrano come l’attività di Sardone si caratterizzi per una linea politica che contrappone la sua delegazione alle maggiori istanze europee sul clima e sull’immigrazione, segnando una netta distanza dai piani della commissione e da alcune iniziative parlamentari.
Il profilo politico di Silvia Sardone si definisce così nel panorama leghista e europeo. Con i suoi numeri elettorali e la nomina a vicesegretaria del partito mostra di avere un ruolo crescente e di peso. Le battaglie che conduce a Bruxelles e a Milano, prendendo posizione su temi divisivi come il Green deal e l’immigrazione, ne delineano la strategia e i campi principali d’impegno politico.