Il recente rapporto della Polizia postale per la sicurezza cibernetica, presentato in occasione del Safer Internet Day 2024, mette in luce una situazione preoccupante riguardo alla sicurezza online, con un focus particolare su minori e donne. I dati raccolti suggeriscono che le strategie di sensibilizzazione e prevenzione sono più necessarie che mai per affrontare le insidie del web. Emerge una chiara connessione tra le paure provate dagli utenti e il numero crescente di crimini informatici, tanto che il direttore del Servizio Polizia postale, Ivano Gabrielli, avverte che la criminalità economica rappresenta una delle minacce più significative.
L’aumento dei reati online: pedopornografia e cyberbullismo
Il rapporto rivela che nel 2024 sono stati registrati 54.554 casi di reati online, un numero pressoché stabile rispetto al 2023. Tuttavia, alcuni reati, come la pedopornografia e l’adescamento online, mostrano un incremento significativo. I casi di pedopornografia sono aumentati da 2.662 a 2.809, con un incremento del 6%. Anche l’adescamento online ha visto un aumento del 5%, passando da 351 a 370 casi. Questa crescita è particolarmente preoccupante nella fascia di età compresa tra i 14 e i 16 anni, che ha registrato un aumento del 22%.
Per quanto riguarda il cyberbullismo, i dati indicano una crescita del 12% dei casi segnalati, da 284 a 319, con un aumento notevole nella fascia di età 10-13 anni . Anche i bambini di età tra i 0 e i 9 anni sono sempre più coinvolti, mostrando un aumento del 13%. Gli adolescenti risultano maggiormente vulnerabili, mentre il fenomeno della sextortion, sebbene rallentato, continua a preoccupare. In confronto, il revenge porn nei confronti dei minori ha mostrato un aumento del 45%, con un particolare allerta per i casi tra i 10 e i 13 anni, che sono raddoppiati.
Leggi anche:
Cyberstalking e molestie: un panorama in evoluzione
Un altro aspetto interessante riguarda i reati di cyberstalking. Complessivamente, i reati contro la persona sono diminuiti del 3%, scendendo da 9.433 a 9.191. Ciò che colpisce è il netto aumento dei casi di cyberstalking verso le donne, saliti da 117 a 126, mentre le segnalazioni riguardanti uomini sono diminuite del 12%. Questo dato potrebbe indicare un’intensificazione delle attività di contrasto, con un aumento degli indagati per cyberstalking del 54%.
In merito al revenge porn, si osserva un calo del 6%, anche se le molestie online comprendono un quadro più complesso. Mentre per le donne si registra una diminuzione significativa delle molestie , gli uomini mostrano un incremento preoccupante, con un aumento del 14% rispetto all’anno scorso. Anche la sextortion, pur registrando un aumento dei casi su uomini, ha mostrato una leggera diminuzione per le donne, evidenziando così il bisogno di attenzione e di politiche di prevenzione più efficaci.
Attacchi informatici e truffe online in crescita
Rispetto agli attacchi informatici, il rapporto segnala un numero di attacchi pari a 11.887, con un notevole aumento per le infrastrutture critiche e le pubbliche amministrazioni locali, cresciuti del 38% rispetto al 2023. Si segnala una diminuzione del 46% delle denunce, indicando le difficoltà nel perseguimento dei responsabili. Le motivazioni di queste difficoltà sono associate al contesto geopolitico, in particolare ai conflitti in corso tra Russia e Ucraina.
Le modalità degli attacchi variano: si nota un calo del 30% nei DDoS e un incremento del 18% nei ransomware. Nonostante ci sia una diminuzione del 46% nei malware, altre tecniche di hacking risultano in crescita. Questo scenario complesso richiede un’attenzione sempre maggiore tanto da parte delle istituzioni che degli utenti.
Truffe online: il bilancio del 2024
Le truffe online continuano a rappresentare una sfida importante. I casi gestiti dalla sezione Financial Cyber Crime sono aumentati del 15%, portando il totale a 18.714, per un ammontare totale di 181 milioni di euro sottratti. Questo segna un incremento del 32% rispetto ai 137,2 milioni dell’anno precedente. La crescente sofisticazione delle truffe online è motivo di preoccupazione, con una diminuzione del 20% nei casi di frode informatica, ma con un’impennata delle somme sottratte. Gli autori, tuttavia, restano difficile da identificare, come dimostrano i dati statici sul numero degli indagati.
La situazione descritta sottolinea l’importanza di strategie e campagne mirate per educare gli utenti e rafforzare la sicurezza online, considerando il rapido evolversi delle tecniche utilizzate dai criminali informatici.