Recentemente, si è acceso un dibattito acceso in merito alla circolazione di biciclette e motocicli lungo la storica Via degli Inferi, un tratto che fa parte della Necropoli di Cerveteri, da poco riconosciuto come patrimonio mondiale dall’UNESCO. Questa area archeologica, caratterizzata dalla sua importanza storica e culturale, sta affrontando sfide significative a causa di comportamenti che potrebbero compromettere la sua integrità .
La situazione attuale: le biciclette sulla via degli inferi
La questione dell’accesso e dell’utilizzo della Via degli Inferi è emersa come un tema di discussione fra i residenti e le autorità locali. Molti ritengono che la presenza di biciclette, in particolare quelle da cross, non sia compatibile con il rispetto dovuto a un contesto archeologico di tale valore. Un pensiero condiviso dal Direttore del PACT, Vincenzo Bellelli, il quale ha espresso contrarietà a questa situazione. La strada, seppur di libero accesso, conserva un’importanza storica che meriterebbe una maggiore protezione.
La presenza di ciclisti, che inondano questa storica via, solleva preoccupazioni riguardo la conservazione delle delicate spoglie archeologiche locali. A Pompei o Paestum, per esempio, l’accesso alle biciclette è regolato severamente. La domanda che molti si pongono è perché Cerveteri debba affrontare una situazione diversa. Infatti, ci si chiede perché le autorità non abbiano già preso misure per regolare la circolazione su strade così significative. Ci sono sentieri alternativi nel parco dedicati all’uso di mezzi di trasporto non motoristici, garantendo così sia la sicurezza dei ciclisti che la protezione del patrimonio culturale.
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L’emergenza moto: un rischio concreto per la necropoli
Tuttavia, oltre alla questione delle biciclette, la situazione è diventata ancora più preoccupante con l’introduzione delle moto da cross sulla Via degli Inferi. Questo è emerso drammaticamente il 27 ottobre, quando un volontario archeologo ha notato tre motociclisti che si muovevano liberamente sulla storica strada, sfuggendo rapidamente a qualunque tentativo di fermarli. Questo episodio sottolinea la necessità di un controllo più attento in un’area già vulnerabile.
Le moto non solo sono in grado di danneggiare il suolo, ma possono anche causare inquietudine tra i visitatori che desiderano apprezzare la bellezza del luogo in un contesto di tranquillità . I volontari archeologici, numerosi nel monitoraggio della Necropoli, hanno svolto un ruolo cruciale nel tentativo di mantenere l’integrità di queste aree. Dopo aver segnalato l’accaduto, si è attivata una risposta delle autorità , che ha bisogno di essere sostenuta da una vigilanza continua.
L’appello delle autorità : tutela del patrimonio culturale
In seguito a questo evento, il Direttore del PACT ha lanciato un appello alla comunità per incoraggiare un comportamento più responsabile da parte di ciclisti e motociclisti. Bellelli ha fatto riferimento all’importanza di proteggere il paesaggio della Necropoli, sottolineando l’equilibrio esistente tra il patrimonio culturale, la natura e la presenza umana.
Anche la Sindaca di Cerveteri, Elena Gubetti, ha espresso preoccupazione per la situazione, richiamando l’attenzione sul valore storico e paesaggistico come indicato dalla Costituzione italiana, e sul compito di ogni cittadino di proteggere e valorizzare tale patrimonio. La sensibilizzazione della popolazione è fondamentale per garantire che la Necropoli non solo sia visitata, ma anche preservata per le generazioni future.
Con il supporto di volontari e autorità locali, è necessario rafforzare le misure di sicurezza e garantire che l’area della Necropoli continui a raccontare la sua storia senza essere compromessa dalla circolazione di veicoli non autorizzati. La sfida è quella di trovare un equilibrio tra l’accessibilità e la conservazione, affinché tutti possano continuare a godere di questo inestimabile patrimonio culturale.