La ventunesima edizione del premio nazionale di cultura benedetto croce si è svolta a pescasseroli dal 24 al 26 luglio 2025. L’evento ha visto la partecipazione di numerosi ospiti, scuole e istituzioni, con un pubblico che ha superato le millecinquecento persone interessate a una serie di incontri e dibattiti sui temi culturali e sociali più rilevanti. Il premio continua a rappresentare un momento significativo per la riflessione su questioni storiche e attuali legate al pensiero di benedetto croce e al suo lascito intellettuale.
Il programma e i temi affrontati durante il premio
La manifestazione ha presentato dieci appuntamenti che si sono concentrati su argomenti cruciali come il ricordo del delitto matteotti, il dramma della shoah, l’assassinio di aldo moro attraverso le testimonianze dirette, nonché la tutela dell’ambiente e le sfide legate al destino del pianeta. Questi temi hanno animato il dibattito culturale, mettendo in evidenza anche l’interesse per l’educazione civica e la partecipazione attiva delle nuove generazioni, con particolare attenzione alla lettura e al coinvolgimento delle scuole nel dialogo sui problemi contemporanei.
Focus sul sistema carcerario
Particolare attenzione è stata dedicata al tema del sistema carcerario, con incontri che hanno evidenziato le condizioni dei detenuti e le possibili riforme, un tema di rilevanza sociale forte nel contesto nazionale. I contributi offerti durante le giornate hanno richiamato il pensiero di benedetto croce, rivisitato in chiave moderna e applicato ai drammi attuali, spronando il pubblico a una riflessione approfondita più che mai necessaria in tempi come questi.
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I vincitori e i relatori di rilievo presenti a pescasseroli
Tra i protagonisti principali del premio ci sono stati i vincitori delle tre sezioni: narrativa, letteratura giornalistica e saggistica. Simona Dolce ha ricevuto il riconoscimento nella narrativa, mentre francesca mannocchi si è distinta per la letteratura giornalistica grazie ai suoi contributi critici. Al premio per la saggistica si sono aggiudicati la menzione marzio breda e stefano caretti, riconosciuti per le loro opere di approfondimento culturale.
Relatori di spicco
Il parterre dei relatori ha incluso figure di spicco come claudio martelli, la sociologa pina lalli e giovanni cannata. Hanno partecipato anche emanuelle e flavio felice, la scrittrice laura ferrarotti, e il politologo giancristiano desiderio. Ogni intervento ha offerto spunti preziosi, interessanti e talvolta anche provocatori, capaci di stimolare un pubblico variegato e attento alle questioni presentate durante l’evento.
La giuria, le istituzioni e il coinvolgimento delle scuole
La giuria che ha valutato le opere selezionate era presieduta da dacia maraini, con la presenza di esperti come michele ainis, pierluigi vercesi, nicola mattoscio, costantino felice e emma giammattei. La loro esperienza ha garantito una valutazione puntuale e attenta al valore culturale e alla rilevanza sociale dei lavori premiati.
Sul piano istituzionale, il premio ha ricevuto il sostegno del sindaco di pescasseroli, giuseppe sipari, del parco nazionale d’abruzzo lazio e molise, della fondazione erminio e zel sipari, del centro per il libro e la lettura, e delle fondazioni carispaq e pescarabruzzo. Hanno partecipato inoltre intesa sanpaolo, la regione abruzzo e i comuni limitrofi. Le scuole del territorio hanno contribuito attivamente, con un coinvolgimento diretto in molte attività, a dimostrazione dell’attenzione verso l’educazione culturale dei giovani.
Supporto di enti culturali
Il supporto di enti come la fondazione benedetto croce e l’istituto per gli studi storici di napoli, fondati dallo stesso croce, ha contribuito a rafforzare l’autorevolezza e la profondità dell’iniziativa, uno dei pochi eventi italiani a tenere insieme una così ampia rete di partenariati culturali e sociali, compreso il contributo del penitenziario di sulmona.
La partecipazione del pubblico e le difficoltà organizzative superate
Durante i giorni del premio, pescasseroli è diventata un punto di riferimento per la stampa locale e nazionale, con diversi mezzi che hanno segnalato la manifestazione e hanno raccontato le diverse sfumature del programma. Il pubblico, proveniente da varie regioni italiane, ha mostrato interesse per i temi affrontati, creando un clima di dialogo diretto e senza filtri con gli organizzatori e gli ospiti.
Non sono mancate difficoltà legate all’organizzazione e al meteo, ma il gruppo di lavoro, che guarda al futuro senza perdere la sobrietà e la concretezza, ha saputo gestire questi ostacoli con pragmatismo. La presenza sempre più numerosa di giovani dirigenti provenienti da tutta italia ha segnato l’ingresso di nuove energie, disponibili a governare la manifestazione e a portarla avanti in un contesto ampio, anche a livello nazionale.
Le prospettive future e le date già fissate per il 2026
Lo sguardo è già rivolto alla prossima edizione del premio, con le date fissate per il 23, 24 e 25 luglio a pescasseroli. Nel frattempo, il 21 maggio si terrà a l’aquila l’assemblea delle giurie popolari, che quest’anno saranno settanta. L’aquila, capitale italiana della cultura nel 2025, si prepara ad ospitare questa fase importante nel calendario del premio.
Nuovi spazi culturali a pescasseroli
Pescasseroli intanto si prepara ad accogliere il pubblico con un cinema rinnovato e una nuova biblioteca, recentemente inaugurata e denominata “pescasseroli città che legge”. Queste strutture promettono di alimentare una rete culturale sempre più solida, con al centro il legame tra lettura, arte e territorio. Il pensiero di benedetto croce si conferma una guida non statica ma sensibile alle urgenze sociali e culturali di oggi.