Si è chiusa la fase diocesana per la causa di beatificazione di fra mario gentili a tolentino

Si è chiusa la fase diocesana per la causa di beatificazione di fra mario gentili a tolentino

La basilica di San Nicola a Tolentino ha ospitato la conclusione della fase diocesana per la beatificazione di fra Mario Gentili, con il passaggio degli atti al Dicastero delle Cause dei Santi e la partecipazione di autorità religiose e civili.
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La Basilica di San Nicola a Tolentino ha ospitato la conclusione della fase diocesana per la beatificazione di fra Mario Gentili, con la consegna degli atti al vescovo di Macerata, ora al vaglio del Dicastero delle Cause dei Santi. - Gaeta.it

La Basilica di San Nicola a Tolentino ha ospitato ieri la conclusione della fase diocesana della causa di beatificazione e canonizzazione di fra Mario Gentili. L’agostiniano, molto noto e apprezzato nella comunità marchigiana, vede ora una tappa importante completata con la consegna degli atti ufficiali al vescovo di Macerata, mons. Nazzareno Marconi. Il percorso si concentra su una figura che ha lasciato un segno profondo e che ora passa la palla al Dicastero delle Cause dei Santi per la valutazione finale.

La conclusione della fase diocesana e il ruolo del tribunale dell’inchiesta

Ieri, nella Basilica di San Nicola, si è svolta la sessione conclusiva del Tribunale dell’Inchiesta che ha trattato la causa di fra Mario Gentili. Monsignor Nazzareno Marconi, vescovo di Macerata, ha guidato i lavori che hanno portato alla chiusura ufficiale degli atti processuali. Questi documenti racchiudono le testimonianze raccolte in diversi anni così come gli elementi sulla vita e le virtù del “Servo di Dio”.

Le dichiarazioni di mons. Marconi hanno sottolineato come il materiale raccolto sia di segno positivo. Ora il fascicolo passa al Dicastero delle Cause dei Santi a Roma, l’organo che decide se concedere il titolo di venerabilità. Questo riconoscimento rappresenta un passaggio necessario sul cammino verso la beatificazione, ancora distante ma non impossibile.

Il tribunale ha svolto un ruolo decisivo, con precisione procedurale. Ogni testimonianza è stata ascoltata più volte per garantire un racconto completo. L’approfondimento degli aspetti spirituali e morali della vita di fra Mario conferma il carattere rigoroso del processo.

La messa di ringraziamento e la partecipazione dei rappresentanti agostiniani e religiosi

Terminate le formalità, mons. Marconi ha presieduto una celebrazione eucaristica in segno di ringraziamento. Accanto al vescovo erano presenti figure di rilievo dell’Ordine agostiniano: padre Gabriele Pedicino, priore provinciale, padre Massimo Giustozzo, priore di Tolentino, e padre Josef Sciberras, postulatore generale dell’Ordine.

Tra i presenti anche mons. Lizardo Estrada Herrera, vescovo ausiliare di Cuzco e segretario generale del Celam. Il suo intervento ha ricordato come fra Mario abbia incarnato la semplicità nell’annunciare l’amore e la misericordia di Dio. Ha messo in relazione l’attualità della ricorrenza con l’elezione recente di papa Leone XIV, definendo la giornata una gioia per tutta la famiglia agostiniana.

La funzione ha rappresentato un momento di ripresa spirituale per la comunità di Tolentino, coinvolgendo anche fedeli locali e autorità religiose. Il clima era quello di una tappa compiuta ma non definitiva, un invito a guardare avanti con serenità.

Fra mario gentili: vita, testimonianze e apertura della causa di beatificazione

Fra Mario Gentili è nato a Colmurano, in provincia di Macerata, il 30 maggio 1928. La sua esistenza si è conclusa nella città di Tolentino il 2 maggio 2006. La causa di beatificazione è stata formalmente avviata il 9 maggio 2021.

Nel corso degli anni sono state raccolte numerose testimonianze da chi lo ha conosciuto, da chi ha potuto vivere il suo impegno come agostiniano. Il lavoro del tribunale ha messo in luce un carattere dedito alla preghiera e al servizio, con attenzione particolare verso le persone in difficoltà.

Non solo nella sua terra d’origine, fra Mario ha lasciato un’impressione destinata a durare. La causa punta proprio a riconoscere un modello di fede concreto, che ha permeato la comunità marchigiana e non solo. Le carte processuali raccontano aspetti di una vita vissuta con attenzione a valori considerati oggi fondamentali per la Chiesa.

La partecipazione delle istituzioni locali durante la cerimonia a tolentino

Alla cerimonia di chiusura in basilica si sono presentati anche rappresentanti istituzionali. Erano presenti il sindaco di Tolentino, Mauro Sclavi, e il primo cittadino di Colmurano, Mirko Mari. La loro partecipazione indica il legame stretto tra la figura di fra Mario e il territorio marchigiano.

Il parroco don Eugenio Tordini ha partecipato a sua volta, sottolineando l’importanza comunitaria di tale evento. Questi momenti pubblici dimostrano come la figura dell’agostiniano coinvolga aspetti religiosi e civili. La presenza di autorità locali testimonia il valore civico e culturale associato ai processi di beatificazione.

Il coinvolgimento diretto delle istituzioni locali rafforza il radicamento della figura in ambito pubblico. Serve ad avvicinare le comunità alle vicende religiose, rendendo il percorso di fra Mario una vicenda partecipata da molte persone e non limitata al solo ambito ecclesiale.

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