A Quarto, in provincia di Napoli, si è completata questa mattina l’operazione di sgombero degli alloggi occupati abusivamente, un’azione che segna un passo significativo nella lotta contro l’occupazione illecita degli immobili pubblici. Sotto la guida della Polizia di Stato del Commissariato di Pozzuoli, gli agenti hanno liberato i locali dell’ex custode dell’alloggio di servizio della scuola elementare “Azzurra”, situata in via Primo Maggio. L’iniziativa ha visto la presenza del sindaco di Quarto, Antonio Sabino, e del comandante della Polizia Municipale, Ludovico Di Maio, evidenziando l’impegno dell’amministrazione locale per il ripristino della legalità e la tutela del patrimonio pubblico.
L’importanza dello sgombero degli alloggi occupati
L’operazione di oggi rappresenta la conclusione di un lungo processo che ha interessato 10 alloggi precedentemente occupati da custodi in pensione e dai loro familiari, che usufruivano di queste abitazioni senza titolo legittimo. Secondo quanto dichiarato dal sindaco Sabino, l’amministrazione ha intrapreso un “iter giudiziario” che si è concluso con successo per il Comune di Quarto, che ha ottenuto risultati positivi in tutti i procedimenti legali. Questo sgombero è un esempio del “modello Quarto”, un approccio improntato sulla legalità e sul recupero degli spazi pubblici.
La questione degli alloggi occupati abusivamente non è solo un problema locale, ma un fenomeno che richiede un’attenzione seria e costante da parte delle istituzioni. Molte comunità si trovano a fronteggiare difficoltà simili, con effetti drammatici sulla qualità della vita e sulla sicurezza pubblica. Quarto, assumendo un ruolo pionieristico, mostra come sia possibile affrontare la situazione attraverso azioni concrete.
Leggi anche:
Le forze in campo per il ripristino della legalità
Il sindaco di Quarto ha espresso gratitudine nei confronti delle forze dell’ordine, sottolineando l’importanza della collaborazione tra Polizia di Stato, Carabinieri e Polizia Municipale. La sinergia tra questi enti ha reso possibile portare a termine un’attività che, secondo Sabino, è fondamentale per restituire dignità e sicurezza alla comunità. Queste operazioni non solo liberano gli edifici pubblici, ma servono anche a garantire la sicurezza dei cittadini, promuovendo un uso corretto degli spazi condivisi.
Il comando della Polizia Municipale, in cooperazione con l’Ufficio Patrimonio e Beni Confiscati, ha attivato anche azioni di recupero dei canoni di affitto non versati negli alloggi popolari, a partire da quelli del Rione 219 di via Alcide de Gasperi. In questo quadro, sono stati riscossi oltre 100mila euro di canoni non pagati. Questo lavoro di recupero non solo contribuisce a ripristinare la legalità, ma ha anche un impatto diretto sulle finanze comunali, sostenendo le attività di welfare e gli investimenti per la comunità.
Le prospettive future per gli alloggi popolari
La strategia adottata dal Comune di Quarto non si ferma allo sgombero, ma prevede anche misure a lungo termine per evitare che simili situazioni si ripetano in futuro. Per coloro che hanno regolarizzato la propria posizione e hanno estinto i debiti, la procedura di preavviso di decadenza dall’alloggio è stata interrotta, garantendo loro il diritto di rimanere nelle proprie case. Questo approccio mira a incentivare la regolarizzazione e a creare un quadro di legalità per gli abitanti delle abitazioni popolari.
Tuttavia, per chi non ha regolarizzato la sua posizione, il percorso di sgombero continuerà nelle prossime settimane. Questo rappresenta un messaggio chiaro: l’amministrazione di Quarto è intenzionata a proteggere il proprio patrimonio e a mantenere ordine e sicurezza per tutti i cittadini. La riuscita di queste operazioni dimostra che, attraverso la determinazione e la cooperazione, è possibile affrontare le sfide legate all’abusivismo e restituire dignità a spazi pubblici che appartengono alla comunità.