Un’imponente operazione della Guardia Costiera di Ischia ha portato al sequestro di 500 nasse abusive nell’area marina protetta del Regno di Nettuno. Questa azione, scaturita da una segnalazione di un diving center locale, evidenzia la lotta contro l’uso di attrezzi da pesca illegali e il loro impatto sull’ecosistema marino. La collaborazione tra le autoritá competenti e i cittadini è stata fondamentale per salvaguardare la biodiversità della zona.
L’operazione e il sequestro delle nasse
L’operazione è stata avviata dopo che un diving center locale ha segnalato la presenza di attrezzature da pesca illegali nel fondale marino. Gli uomini della Guardia Costiera, intervenuti prontamente, hanno rinvenuto e sequestrato 500 nasse, un attrezzo utilizzato per la pesca che, se posizionato in modo illecito, può causare notevoli danni alla fauna ittica.
Le nasse erano fresche di lancio, evidenziando un uso recente e non regolamentato delle risorse marine. Alcuni pesci sono stati trovati intrappolati all’interno di queste strutture; fortunatamente, grazie all’intervento tempestivo delle autorità, gli animali sono stati liberati e restituiti al loro habitat. Questa azione non solo ha evitato la morte del pescato, ma ha anche messo in luce l’impegno della Guardia Costiera nella protezione degli ecosistemi locali.
Collaborazione tra cittadini e autorità
Un aspetto fondamentale di questa operazione è stata la cooperazione tra diversi attori. Oltre alla Guardia Costiera di Ischia, la Direzione marittima di Napoli e il personale del Regno di Nettuno hanno contribuito attivamente al recupero delle nasse. Il supporto di un pescatore professionista, che ha dedicato molte ore alla causa, ha dimostrato l’importanza della sinergia tra le autorità e i cittadini per preservare il mare. Questo incontro di competenze e passione per la natura è un esempio di come la comunità possa unirsi per la salvaguardia dell’ambiente.
Le conseguenze per i trasgressori
Le indagini sono attualmente in corso per identificare i responsabili del posizionamento delle nasse illegali. Gli autori dell’illecito affronteranno gravi conseguenze legali ed economiche: non solo perderanno l’attrezzatura sequestrata, ma rischieranno anche di non guadagnare dalla vendita del pesce intrappolato, un impatto significativo per chi vive di pesca. Queste misure punitive servono a deterrere future infrazioni e contribuiscono a mantenere l’equilibrio nel settore della pesca.
L’importanza di regolamentare l’uso delle risorse marine è cruciale, soprattutto in aree protette come il Regno di Nettuno, dove la biodiversità è un patrimonio inestimabile da salvaguardare per le generazioni future. Le operazioni della Guardia Costiera rappresentano un passo importante verso il rispetto delle normative e la protezione dell’ambiente marino.
Ultimo aggiornamento il 30 Dicembre 2024 da Armando Proietti