Sequestro da 470.000 euro per un gruppo di spaccio attivo nell'alto Garda

Sequestro da 470.000 euro per un gruppo di spaccio attivo nell’alto Garda

Nel 2024 i carabinieri di Riva del Garda e la procura di Rovereto sequestrano beni per 470.000 euro a otto indagati per riciclaggio legato allo spaccio nell’alto Garda, Alessandria e Vercelli.
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Nel 2024, carabinieri e procura di Rovereto hanno sequestrato beni per 470.000 euro a otto persone coinvolte in un’organizzazione di spaccio e riciclaggio nell’alto Garda, colpendo risorse finanziarie e immobili legati al traffico di droga. - Gaeta.it

Nel 2024, un’operazione congiunta dei carabinieri di Riva del Garda e della procura di Rovereto ha portato al sequestro di beni per quasi mezzo milione di euro. L’intervento ha colpito otto persone sospettate di riciclaggio legato a un’organizzazione criminale dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti nell’area dell’alto Garda. Il blitz ha recuperato denaro, immobili e oggetti di valore accumulati con i proventi illeciti.

L’indagine e il contesto dell’operazione

Le forze dell’ordine hanno concentrato le indagini alla fine di ottobre 2024, a seguito di una più ampia azione che aveva già portato all’esecuzione di 33 misure cautelari contro un gruppo criminale specializzato nella distribuzione di cocaina, hashish e marijuana. Quel provvedimento aveva colpito le figure principali della rete, fra cui 14 arresti in carcere, 8 agli arresti domiciliari e 11 divieti di dimora. La nuova fase ha permesso di ricostruire come i due capi dell’organizzazione riciclassero i soldi provenienti dallo spaccio.

Le autorità hanno individuato sei persone che, tra il 2022 e il 2023, avevano messo in atto una serie di operazioni finanziarie per nascondere la provenienza illecita del denaro. Queste manovre avevano l’obiettivo di reinvestire i fondi ottenuti con lo spaccio in beni di lusso e prodotti finanziari, procurando così una copertura legale ai guadagni illeciti.

Modalità di riciclaggio e beni sequestrati

I ricercati non avevano lavori regolari né potevano giustificare il possesso dei loro beni costosi. Tra gli oggetti recuperati dalle perquisizioni domiciliari, avvenute in diverse località dell’Alto Garda e nelle province di Alessandria e Vercelli, figurano due orologi di marca Rolex, stimati quasi 17.000 euro, oltre a contanti per 6.500 euro e somme depositate nei conti correnti riconducibili agli indagati. La sezione patrimoniale comprende anche tre appartamenti, due nella zona della Busa e uno in provincia di Vercelli.

L’importo complessivo dei beni sequestrati si aggira intorno ai 470.000 euro, corrispondente ai profitti accumulati dall’organizzazione segnalata negli ultimi anni. Parte di questi fondi veniva infatti utilizzata per acquistare nuove scorte di sostanze stupefacenti, alimentando così la spirale del traffico.

Collegamenti con sequestri precedenti e impatto operativo

Il valore sequestrato si somma a interventi precedenti, tra cui il sequestro di un appartamento, valutato oltre 200.000 euro, e altri due Rolex per un totale di 26.000 euro, effettuati nel corso del mese di ottobre 2024. La somma totale espropriata ai membri della rete mette a dura prova la capacità dell’organizzazione di finanziare le sue attività.

Le azioni delle forze di polizia e del pubblico ministero mirano a interrompere la catena di approvvigionamento degli stupefacenti e a togliere risorse economiche vitali per questi gruppi criminali. Le indagini resteranno aperte per accertare ulteriori connessioni e per prevenire nuovi episodi di spaccio e riciclaggio nell’alto Garda e nelle aree limitrofe.

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