La recente decisione del Consiglio di Stato riguardante l’isola del Pescatore ha provocato una nota dalla società F.lli Quartieri che ha riconosciuto la sentenza e annunciato l’avvio delle procedure per la demolizione delle opere abusive. Il sindaco di Castiglione della Pescaia, Pietro Tidei, è intervenuto chiarendo la posizione del Comune in merito all’esecuzione del provvedimento, sottolineando la necessità di rispettare senza ritardi le disposizioni giudiziarie. L’intervento municipale si concentra sul ripristino della legalità in un’area riconosciuta per il suo valore paesaggistico e archeologico.
La nota della società f.lli quartieri e le procedure annunciate
Il 16 luglio 2025, la società F.lli Quartieri ha inviato un documento all’amministrazione comunale nel quale ha confermato di aver preso atto della sentenza definitiva del Consiglio di Stato in merito alle opere realizzate su l’isola del Pescatore. In tale nota, l’azienda ha aggiunto che alcuni tecnici incaricati stanno già predisponendo le procedure necessarie per procedere con la demolizione delle strutture abusive e con il relativo ripristino dell’area. L’intenzione manifestata è quella di attuare l’intervento nel più breve tempo possibile.
Questo annuncio, seppur atteso, ha coinvolto direttamente l’ente locale che aveva seguito l’intera vicenda giudiziaria con attenzione. La comunicazione ufficiale rappresenta un passo formale verso l’esecuzione del provvedimento, ma non chiude la vicenda amministrativa e giudiziaria che lega il Comune e la società. Sul piano pratico, la fase tecnica della demolizione dovrà essere vigilata e coordinata dall’amministrazione, affinché venga rispettata la sentenza senza ingiustificati ritardi.
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La posizione del sindaco tidei: rigore nell’applicazione della sentenza
Il sindaco Pietro Tidei, da professionista del diritto oltre che rappresentante istituzionale, ha inviato un messaggio chiaro alla società F.lli Quartieri e a tutta l’opinione pubblica. Ha ricordato che la sentenza del Consiglio di Stato è già definitiva e va applicata senza condizioni o rinvii. Ha sottolineato che eventuali “se” o “ma” non possono essere considerati giustificazioni per rallentare le operazioni edilizie e amministrative necessarie.
Nell’intervento pubblico, Tidei ha evidenziato che il Comune si farà parte attiva per garantire il rispetto della sentenza. L’obiettivo è ripristinare l’area nella sua integrità originaria, preservandone il valore paesaggistico e archeologico riconosciuto a livello internazionale. Qualsiasi tentativo di ritardare l’esecuzione sarà contrastato dalla direzione municipale che ha dichiarato di voler proteggere la legalità con ogni strumento a disposizione.
Il sindaco ha avvertito che la questione non si limita a un mero aspetto amministrativo. Le opere abusive infatti configurano reati penali oltre che violazioni di regolamenti urbanistici. Una volta conclusa la fase amministrativa con la sentenza del Consiglio di Stato, il Comune si riserva di coinvolgere le autorità giudiziarie competenti nel caso di mancata ottemperanza o di tentativi di elusione delle prescrizioni impartite. Si tratta di un segnale forte per imporre il rispetto delle normative vigenti anche nel campo della tutela ambientale e paesaggistica.
Le prospettive per il ripristino e il ruolo degli enti territoriali
Dopo la demolizione delle opere irregolari, l’amministrazione comunale procederà a valutare eventuali interventi di ripristino ambientale riferiti alle condizioni originarie dell’isola del Pescatore. Questa fase sarà preceduta dall’acquisizione di tutti i pareri tecnici e autorizzativi degli enti territoriali coinvolti, data la rilevanza dei valori naturali, archeologici e paesaggistici che caratterizzano l’area.
Il Comune manifesta così l’intenzione di varcare la fase giudiziaria per concentrarsi sulla tutela concreta del territorio. L’isola del Pescatore rappresenta una zona con caratteristiche di pregio unico, che richiedono misure di salvaguardia calibrate e condivise con le istituzioni competenti, compresi enti ambientali e sovracomunali. Questo approccio servirà anche a evitare interventi poco controllati o inadeguati che potrebbero compromettere l’equilibrio naturale o la memoria storica del luogo.
Il controllo rigoroso sui progetti post-demolizione
In pratica, qualsiasi progetto di recupero o manutenzione post-demolizione sarà sottoposto a una rigorosa verifica tecnico-amministrativa. Sarà necessario garantire la coerenza con le norme vigenti e con le clausole di tutela ambientale riconosciute dalla legge. In questo modo, il Comune mira a consolidare una gestione attenta e rispettosa dell’isola anche nelle fasi successive alla vicenda che ha coinvolto la società F.lli Quartieri.
L’attenzione dell’amministrazione comunale resta alta e indirizzata a una immediata applicazione della sentenza, senza concessioni a ritardi o interpretazioni flessibili. L’evoluzione della situazione sarà monitorata nelle prossime settimane, soprattutto durante la fase operativa della demolizione e del controllo territoriale.