Senatore De Carlo a Conegliano: confronto su regolamenti europei e futuro del prosecco italiano

Senatore De Carlo a Conegliano: confronto su regolamenti europei e futuro del prosecco italiano

Il senatore Luca De Carlo e i consorzi del vino discutono le nuove norme europee su etichettatura, autorizzazioni e sostegno economico per tutelare il made in Italy, promuovere il turismo e contrastare l’italian sounding.
Senatore De Carlo A Conegliano Senatore De Carlo A Conegliano
Il senatore Luca De Carlo ha partecipato all’assemblea del Consorzio Prosecco Doc per discutere le nuove norme europee su etichettatura, autorizzazioni e sostegno al settore vitivinicolo, evidenziando il ruolo dei consorzi nella tutela del made in Italy e nella promozione del turismo enogastronomico. - Gaeta.it

Il senatore di Fratelli d’Italia Luca De Carlo ha partecipato all’assemblea del Consorzio Prosecco Doc a Conegliano, mettendo al centro il dibattito sulle nuove norme europee che influenzeranno il comparto vitivinicolo italiano. La discussione si concentra su temi come l’etichettatura, le autorizzazioni, il sostegno economico agli agricoltori e il ruolo dei consorzi nel promuovere il turismo legato al vino. L’incontro rappresenta una tappa importante per delineare strategie e risposte ai cambiamenti normativi nel 2025.

Le audizioni in commissione per approfondire i regolamenti europei sul vitivinicolo

Il 27 maggio, in Senato, la IX Commissione presieduta da Luca De Carlo ha convocato i vertici dei principali consorzi del vino italiano, tra cui il Prosecco, il Chianti e l’Oltrepò Pavese. L’obiettivo della seduta è valutare il regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che introduce modifiche su autorizzazioni, etichettatura e sistemi di sostegno al reddito degli agricoltori. La riunione nasce dalla necessità di comprendere bene i contenuti normativi e gli impatti attesi per poi elaborare proposte condivise e aderenti alle esigenze delle aziende e dei territori coinvolti.

Difesa del patrimonio economico e culturale

Questo passo risponde alla crescente attenzione verso la difesa dei prodotti a denominazione d’origine italiana, che rappresentano un patrimonio economico e culturale nazionale di rilievo. Le audizioni offrono un’occasione per ascoltare le opinioni dei protagonisti del settore, raccogliere dati e suggerimenti utili per scrivere regolamenti più aderenti alla realtà italiana, senza trascurare la necessità di mantenere competitività e tutela sui mercati globali.

Tutela del made in italy e contrasto all’italian sounding

De Carlo sottolinea il valore dei consorzi nella difesa delle produzioni riconosciute, ricordando che l’Italia è il paese con il maggior numero di prodotti a denominazione d’origine. La battaglia contro l’italian sounding, che pesa miliardi sulle esportazioni, rimane centrale. Per questo i consorzi agiscono come scudi per evitare usi impropri dei nomi e delle tradizioni italiane, proteggendo le identità territoriali.

L a partita sull’etichettatura, che rientra nel regolamento europeo in discussione, è fondamentale per garantire trasparenza ai consumatori. L’adeguamento delle norme deve riflettere la realtà produttiva italiana, tutelare piccoli e grandi produttori e mantenere la qualità riconosciuta a livello mondiale. Il senatore punta a costruire un dialogo tra istituzioni e operatori, perché i cambiamenti del mercato globale richiedono flessibilità e strumenti con cui affrontare nuove sfide.

Questioni commerciali internazionali e politiche di sostegno

La questione dei dazi imposti dagli Stati Uniti sul vino italiano viene affrontata nel dibattito con attenzione. Secondo De Carlo, in un mercato libero queste barriere non dovrebbero esistere. L’impegno europeo, con l’Italia in prima linea, ha scelto di evitare escalation e tentare negoziati bilaterali per ridurre o eliminare i dazi. Questo approccio mira a preservare i rapporti commerciali e favorire l’espansione del made in Italy, soprattutto verso mercati extra europei dove il vino italiano gode di apprezzamenti legati a qualità e sicurezza.

Il sostegno pubblico è ritenuto indispensabile per proteggere il settore vitivinicolo, ancora fragile di fronte a variabili come i cambiamenti climatici e le pressioni economiche internazionali. Il ministro all’agricoltura Francesco Lollobrigida, rispondendo a un’interrogazione, ha ribadito che il governo Meloni considera il comparto strategico e seguirà un approccio attento sia sul piano nazionale sia in sede europea per garantire misure concrete a favore delle imprese.

Ruolo dei consorzi nel promuovere turismo e sviluppo territoriale

Oltre alla produzione di vino di qualità, i consorzi sono considerati attori chiave per lo sviluppo del turismo legato al settore vitivinicolo. Le nuove norme europee prevedono un ruolo più definito dei consorzi nella promozione di itinerari enogastronomici e iniziative locali, valorizzando così le zone di produzione e offrendo nuovi sbocchi commerciali. La ricaduta su piccoli comuni e territori rurali può essere significativa, contribuendo a risvegliare economie locali spesso segnate da spopolamento.

Luca De Carlo evidenzia la necessità che l’Italia accolga queste opportunità creando condizioni favorevoli per i consorzi, con risorse e regole chiare. Lo sviluppo del turismo legato al vino va affiancato da azioni concrete di tutela del prodotto e di sostegno ai produttori, per mantenere un equilibrio tra qualità del territorio e prospettive di crescita economica. I mutamenti normativi europei saranno discussi nei prossimi mesi con attenzione a non disperdere risorse ma a concentrarsi su iniziative efficaci.

Questi temi sono oggi al centro dell’agenda politica nazionale, vista la loro importanza per tante imprese italiane e la prospettiva di crescita che rappresentano per molte zone vinicole del paese.

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