Un incontro dedicato ai rischi legati all’uso dell’intelligenza artificiale si è svolto martedì 6 maggio 2025 presso l’auditorium dell’istituto di istruzione superiore “Alessandrini-Marino” di Teramo. L’evento ha affrontato il delicato rapporto tra tecnologia digitale, manipolazione dell’informazione e conseguenze sociali, prendendo spunto dal caso di Andrea Prospero, studente universitario la cui morte ha acceso riflessioni sul ruolo dell’AI nella vita quotidiana.
Organizzazione e contesto del seminario
Il seminario è stato promosso dall’avvocato Luca Iadecola, esperto di privacy e protezione dei dati, in collaborazione con l’istituto stesso e con il patrocinio del CLUSIT, principale associazione italiana per la sicurezza informatica. Quest’ultima ha dato ampia visibilità all’evento sui propri canali social, sottolineando l’importanza di sensibilizzare le nuove generazioni entro il tema dell’uso consapevole delle tecnologie.
Dopo il saluto istituzionale della dirigente scolastica Maria Letizia Fatigati, l’avv. Iadecola ha introdotto il dibattito partendo da una sintesi del caso Prospero per spiegare come le piattaforme digitali possano modificare la percezione della realtà. Ha evidenziato come l’intelligenza artificiale possa alterare l’identità e spingere a scelte estreme, soprattutto in un contesto in cui i social network incentivano l’engagement sopra ogni altro valore, deformando i fatti raccontati sulle piattaforme.
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Il ruolo dell’intelligenza artificiale nella manipolazione dell’informazione
Valentino Grossi, ingegnere e docente all’Università di Teramo, ha preso la parola per approfondire la natura della manipolazione in epoca di AI. Le tecnologie generative, ha spiegato, facilitano la diffusione di informazioni alterate o false ma offrono anche strumenti per riconoscerle e contrastarle. Grossi ha posto l’attenzione sulla necessità di sviluppare una critica consapevole verso i contenuti digitali, anche sfruttando le stesse risorse tecnologiche per individuare bias o narrazioni manipolative.
L’ingegnere si occupa di formazione su queste tematiche per scuole e imprese, cercando di far capire come rendere la tecnologia uno strumento utile e onesto. Ha ricordato che la società deve imparare a riconoscere segnali di allarme nell’informazione veicolata dall’AI, specialmente nel contesto universitario e giovanile, dove la capacità di discernimento è cruciale.
Gli effetti cognitivi dell’affective computing e i rischi legati ai deepfake
L’intervento della dottoressa Roberta Porta, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale, ha posto l’attenzione sulle implicazioni dell’affective computing, ramo dell’intelligenza artificiale che cerca di riconoscere e simulare emozioni umane. In particolare, ha illustrato come strumenti come i deepfake e i filtri digitali influenzino memoria, percezione e ragionamento.
Porta ha spiegato che questi strumenti possono incidere sulle emozioni e sui processi neurobiologici che regolano le reazioni delle persone, contribuendo anche al diffondersi della paura di essere esclusi . Ha sottolineato come la manipolazione emotiva digitale rappresenti un rischio concreto, specie per i più giovani che si trovano immersi in ambienti digitali complessi.
Partecipanti e obiettivi della giornata
Tra i presenti c’erano studenti degli istituti comprensivi D’Alessandro di Teramo e Corropoli-Controguerra-Colonnella, oltre ai licei scientifici ed economici del territorio. L’evento si è voluto rivolgere proprio a questo pubblico, chiamato a un confronto diretto con esperti per crescere nella capacità di valutare l’uso della tecnologia.
La dirigente Fatigati ha sottolineato che, pur riconoscendo le molte potenzialità dell’intelligenza artificiale, è indispensabile mettere in guardia le giovani generazioni dai rischi che comporta. Ha richiamato il caso di Prospero come spunto per far maturare negli studenti un atteggiamento critico e responsabile nei confronti del mondo digitale, favorendo sempre scelte positive e consapevoli.
Le registrazioni dell’incontro sono disponibili sul canale YouTube dell’istituto, permettendo di rivedere i contributi e approfondire il tema dell’influenza dell’AI nella società contemporanea.