Sei lavoratori stagionali denunciati per furto in Val di Non: scoperta pratica illecita

Sei lavoratori stagionali denunciati per furto in Val di Non: scoperta pratica illecita

Sei cittadini rumeni denunciati dai Carabinieri di Cles per furto e ricettazione, dopo aver compiuto furti sistematici nei supermercati della Val di Non durante le pause lavorative.
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Sei lavoratori stagionali denunciati per furto in Val di Non: scoperta pratica illecita - (Credit: www.ansa.it)

I Carabinieri di Cles hanno avviato un’inchiesta che ha portato alla denuncia di sei cittadini rumeni, tre uomini e tre donne, per furto e ricettazione. Questi lavoratori erano arrivati in Trentino con l’intenzione di prestare servizio nel settore agricolo, approfittando delle pause dal lavoro nei giorni di pioggia per compiere attività illecite. Il caso ha destato preoccupazione nella comunità locale e ha messo in luce un fenomeno di furti sistematici nei supermercati e nei negozi della Val di Non.

Il pronto intervento dei Carabinieri

Di recente, i Carabinieri di Cles hanno preso atto delle attività sospette dei sei individui, riuscendo a identificarli mentre compivano un furto all’interno di un supermercato di Cles. Le sei persone, durante un pomeriggio di lavoro interrotto dalla pioggia, sono state sorprese con diverse borse piene di mercé rubata. Questo episodio ha spinto gli agenti a procedere con un controllo presso il loro domicilio, dove hanno rinvenuto una notevole quantità di beni rubati, tra cui alimentari e cosmetici, per un valore complessivo di oltre 3.000 euro.

Il tempestivo intervento delle forze dell’ordine ha consentito di interrompere un’attività illecita protrattasi per diversi giorni, e ha permesso di acquisire elementi utili per un’eventuale azione legale. La professionalità del Nucleo Radiomobile di Cles ha avuto un ruolo cruciale in questa operazione, in quanto gli agenti hanno analizzato con attenzione le immagini delle telecamere di videosorveglianza installate nei diversi esercizi commerciali della zona.

I dettagli dei furti e la refurtiva

I Carabinieri, una volta entrati nell’abitazione dei sospetti, hanno trovato una grande varietà di beni rubati, i quali spaziavano da generi alimentari a prodotti per la cura della persona, rivelando un’ampia gamma di furti perpetrati nel territorio. Questo tipo di attività delittuosa non solo danneggia gli esercenti e i commercianti, ma mette anche a rischio l’integrità dell’intera comunità, suscitando timori tra i residenti e creando un clima di insicurezza.

Le indagini sono tuttora in corso, poiché i Carabinieri stanno lavorando per identificare tutti i supermercati e le attività commerciali vittime di questi furti. Questo processo è importante non solo per restituire i prodotti rubati ai legittimi proprietari, ma anche per costruire un quadro esaustivo dei reati commessi. L’analisi delle registrazioni video potrebbe rivelarsi determinante nel risolvere la questione e nell’osservare eventuali altri complici coinvolti nella rete di furti.

Conseguenze legali e impegno delle forze dell’ordine

Le sei persone coinvolte sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Trento per i reati di furto continuato e ricettazione. La gravità dell’accusa potrebbe portare a sanzioni severe, con possibili conseguenze legali significative qualora venissero riconosciuti colpevoli. Questo caso evidenzia non solo la necessità di vigilanza da parte delle forze dell’ordine, ma anche l’importanza di una comunità unita al fine di prevenire atti delittuosi e garantire la sicurezza locale.

I Carabinieri continueranno a monitorare i movimenti di potenziali sospetti e a rafforzare la collaborazione con i commercianti della zona per dissuadere future attività illecite. Attraverso una strategia di sicurezza collettiva, le autorità sperano di riportare tranquillità e sicurezza nella Val di Non, assicurando che gli atti di furto non diventino una pratica comune.

Ultimo aggiornamento il 21 Ottobre 2024 da Donatella Ercolano

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