Una nuova ricerca ha rivelato un collegamento tra l’impatto del meteorite Barringer, noto come Meteor Crater in Arizona, e un evento geologico significativo nel Grand Canyon. Questo studio ha sfidato le precedenti convinzioni degli esperti secondo cui i due fenomeni fossero indipendenti. L’analisi rafforza l’ipotesi che le onde d’urto generate dall’impatto abbiano innescato una frana che ha ostacolato il corso del fiume Colorado, causando un’antica inondazione nella regione.
Il meteorite barringer e la sua influenza geologica
Il meteorite che ha generato il cratere Barringer ha colpito la terra tra 53.000 e 63.000 anni fa. Questo impatto ha prodotto un’enorme esplosione nella regione desertica dell’Arizona, creando un cratere profondo e ben conservato che si estende per circa un chilometro di diametro. L’evento ha sprigionato una forza tale da produrre onde d’urto capaci di propagarsi per oltre 160 chilometri, raggiungendo così l’area del Grand Canyon.
Conseguenze a distanza e onde sismiche
Gli studiosi hanno misurato le conseguenze del colpo anche a grande distanza e hanno stimato un terremoto di magnitudo circa 5,4 generato immediatamente dopo l’impatto. L’onda sismica residua, trasmessa fino al Grand Canyon, ha un’intensità paragonabile a un terremoto di magnitudo 3,5, un valore comunque in grado di destabilizzare pareti rocciose e provocare smottamenti. La ricerca pubblicata sulla rivista Geology sottolinea che questo tipo di spostamento terreno potrebbe aver innescato la frana che ha bloccato il flusso del fiume Colorado.
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La storia dell’inondazione nel grand canyon e le prove del legno galleggiante
Gli scienziati avevano già ipotizzato che il fiume Colorado avesse subìto una significativa inondazione nel Grand Canyon durante il tardo Pleistocene, periodo compreso tra 129.000 e 11.700 anni fa. Questa teoria si basava su resti di legno rinvenuti in diverse grotte lungo il canyon, tra cui la grotta di Stanton, dove erano state censite statuette di animali scolpite nel legno galleggiante.
Negli anni ’60 il legno venne inizialmente datato a circa 35.000 anni fa, ma le successive tecniche di datazione al radiocarbonio hanno posticipato l’epoca dell’inondazione a circa 43.500 anni fa. Il nuovo studio ha portato la datazione ancora più indietro, fino a stabilire che l’acqua abbia invaso la zona circa 56.000 anni fa. Le grotte dove è stato raccolto il legno si trovano in posizioni che suggeriscono l’esistenza di una frana molto imponente nella zona del Nankoweap Canyon, a valle della grotta di Stanton.
Come la frana ha modificato il corso del fiume colorado
Le dimensioni della frana individuata potrebbero essere state tali da bloccare temporaneamente il corso del fiume Colorado, creando una diga naturale. Di conseguenza, il fiume avrebbe formato un lago a monte che si estendeva per chilometri. Questo accumulo d’acqua avrebbe innalzato il livello del fiume abbastanza da trasportare e depositare gli avanzi di legno galleggiante nelle grotte adiacenti.
Le analisi effettuate da diversi laboratori hanno restituito risultati coerenti sulle date della frana e dell’inondazione, rafforzando la teoria che l’evento sia strettamente connesso all’impatto del meteorite Barringer. Non solo la frana e l’inondazione rappresentano due eventi collegati temporalmente, ma potrebbero essere stati causati dall’onda d’urto generata dall’impatto meteorico avvenuto centinaia di chilometri più lontano.
Dettagli scientifici sull’impatto e le onde d’urto
La magnitudo del terremoto causato dall’impatto del meteorite è stata stimata intorno a 5,4, un’intensità elevata ma circoscritta all’area immediatamente prossima al cratere. A circa 160 km di distanza, come nel caso del Grand Canyon, l’energia si attenua ma è comunque sufficiente a provocare disturbi geologici significativi. Le pareti del Grand Canyon, formate da strati di rocce sedimentarie, sono vulnerabili a frane se sottoposte a scosse anche moderate.
Lo studio ha preso in esame i modelli di propagazione delle onde d’urto e le condizioni geologiche locali. Sono stati riscontrati segnali coerenti con il collasso di una parete rocciosa, correlato temporalmente con l’impatto. Al momento della frana, il livello dell’acqua nel Colorado sarebbe aumentato rapidamente, trascinando massi e detriti e causando un’inondazione diffusa nelle zone circostanti.
Questa scoperta modifica la comprensione degli eventi passati nel Grand Canyon e collega due fenomeni geologici, l’impatto di un corpo celeste e la dinamica fluviale nel Pleistocene, in un’unica catena di cause ed effetti. Risulta chiaro che fenomeni apparentemente isolati possano manifestare relazioni dirette, aprendo nuove prospettive per gli studi futuri sulla storia geologica degli Stati Uniti.