Un controllo della Polizia di Stato nel centro di Ancona ha portato alla scoperta di un giovane con un coltello a serramanico di 21 centimetri. La vicenda si è svolta durante un servizio di pattugliamento nei pressi di un’automobile alla vista di cui i poliziotti sono stati insospettiti dal comportamento di uno dei passeggeri. L’intervento tempestivo delle forze dell’ordine ha portato all’immediata denuncia del giovane e all’applicazione di misure di prevenzione da parte del Questore.
Scoperta dell’arma durante un controllo di routine
Durante una regolare operazione di controllo del territorio, gli agenti della Polizia hanno notato un comportamento insolito da parte di uno dei due giovani a bordo di un veicolo. Gli agenti, eseguendo il protocollo, hanno chiesto ai due di mostrarsi e garantire che non avessero armi. Uno dei ragazzi, di origine bengalese, ha inizialmente mostrato il contenuto delle tasche, ma ha poi rivelato di avere un coltello a serramanico nascosto nella tasca interna del giubbotto. La lama, lunga 10 centimetri, era accompagnata da un’impugnatura metallica di colore grigio e particolari in gomma nera, dimostrando chiaramente che l’arma era pronta all’uso.
Profilo e precedenti del giovane denunciato
Il giovane denunciato non è un cittadino qualunque; ulteriori verifiche hanno rivelato un passato non esemplare. Infatti, il 20enne aveva già accumulato diversi precedenti penali per reati legati alla persona e al patrimonio, tra cui rapina e lesioni. Questo quadro di riferimento ha indotto gli agenti a procedere al sequestro immediato del coltello e a portarlo presso la Questura di Ancona. Qui è stata formalizzata una denuncia all’autorità giudiziaria per il reato di porto di armi senza licenza, secondo quanto stabilito dall’articolo 4 della legge 110/75.
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Misure di prevenzione: l’avviso orale del Questore
Alla luce dei precedenti penali e del comportamento flagrantemente sospetto, il Questore di Ancona ha ritenuto necessario adottare ulteriori misure di prevenzione nei confronti del giovane. È stata emessa a suo carico una misura di avviso orale, che funge da ammonimento a cambiare condotta. Si tratta di uno strumento volto a profilare un percorso di reinserimento sociale, ma che implica anche conseguenze nel caso di un eventuale inadempimento: il giovane potrebbe infatti subire sanzioni più severe se non si conforma alle indicazioni impartite. La scelta di tale provvedimento sottolinea la serietà con cui le autorità locali affrontano la sicurezza pubblica, in particolar modo nei confronti di individui con storie di comportamenti violenti o di reato.
Il costante monitoraggio e le azioni preventive sono aspetti fondamentali per garantire un ambiente sicuro per tutti i cittadini, evidenziando l’impegno della Polizia di Stato nel suo operato quotidiano.