Scoperta operazione di furto di energia nel cuore della movida di Napoli

Scoperta operazione di furto di energia nel cuore della movida di Napoli

Operazione congiunta tra carabinieri ed Enel a Napoli svela furto di energia elettrica in due noti locali di Chiaia, denunciando irregolarità significative durante la movida di San Valentino.
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Scoperta operazione di furto di energia nel cuore della movida di Napoli - Gaeta.it

Un’operazione congiunta tra i carabinieri del comando provinciale di Napoli e i tecnici dell’Enel ha svelato un ampio caso di furto di energia elettrica, proprio nel vivo della movida notturna della città partenopea. Questo intervento ha portato alla denuncia di due noti esercizi commerciali, coinvolgendo possibili irregolarità nella gestione dell’energia in un periodo di grande affluenza, come quello di San Valentino.

La scoperta delle irregolarità nei locali di Chiaia

Nel mirino dell’operazione sono stati colpiti due famosi locali di Chiaia: il ristorante Terrazza Calabritto, situato in Piazza Vittoria, e il Caffè La Nuit, localizzato in via Nazario Sauro. Durante i controlli avvenuti alla vigilia di San Valentino, i tecnici dell’Enel hanno constatato manomissioni nei sistemi di misurazione dell’energia elettrica. Le indagini hanno rivelato che i contatori erano stati alterati in modo tale da riportare consumi ben al di sotto della realtà. In particolare, il ristorante ha subìto una riduzione del 72% dei consumi registrati, mentre il bar ha registrato un abbattimento del 67%.

Le denunce per furto di energia elettrica hanno immediatamente seguito tali verifiche. Rispondere a queste accuse comporta conseguenze severe: il reato prevede pene che vanno da due a sei anni di carcere, oltre a una multa che può oscillare tra i 927 e i 1.500 euro. Queste irregolarità non solo costituiscono un danno economico per le società fornitrici, ma sollevano anche interrogativi sulla reputazione di aziende ben affermate nel settore della ristorazione e dell’intrattenimento.

Le reazioni degli imprenditori coinvolti

Il titolare del ristorante Terrazza Calabritto, Vincenzo Politelli, ha espresso il suo stupore riguardo alla vicenda. In un’intervista rilasciata a Il Mattino, ha dichiarato di non essere mai stato a conoscenza delle irregolarità sul contatore finché non sono state evidenziate durante il controllo. Politelli ha sottolineato che il suo locale ha sempre superato ogni verifica senza problemi in passato. “Questa vicenda ci amareggia,” ha sostenuto. “Un locale come Terrazza Calabritto non ha certo bisogno di risparmiare sull’energia.” Ha confermato di aver coinvolto un legale, l’avvocato Lelio Della Pietra, segnalando di avere fiducia nella magistratura e nel buon esito del procedimento in corso.

Anche il Caffè La Nuit non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali, ma la situazione sta generando diverse discussioni tra i clienti e i residenti della zona. Entrambi i locali sono punti di riferimento, specialmente durante eventi e festività, e l’operazione ha sollevato preoccupazioni sulla gestione etica e legale delle attività commerciali in un momento di particolare intensità per il settore della ristorazione.

Il contesto dell’operazione e le implicazioni

Questo tipo di operazione rappresenta solo una parte di un piano più ampio di controlli intensificati in vista di San Valentino. Questo giorno è tradizionalmente associato a un aumento significativo del numero di clienti in ristoranti e locali notturni. Pertanto, è strategico monitorare l’uso dell’energia elettrica, specialmente in aree come Chiaia, dove i locali si concentrano e attraggono una moltitudine di avventori.

Le autorità hanno nel tempo implementato misure di sorveglianza sul corretto uso delle risorse, riflettendo un crescente impegno nella lotta contro i reati economici. Le operazioni di questo tipo non solo si traducono in punizioni per coloro che infrangono la legge, ma attingendo a tali controlli potrebbe anche incoraggiare un uso più responsabile delle risorse e migliorare la qualità dei servizi offerti.

La scoperta di irregolarità in un contesto così vivace non può autoescludere l’industria da una riflessione più ampia su pratiche commerciali sostenibili, trasparenti e rispettose della normativa vigente, in modo da garantire che l’energia elettrica venga utilizzata in modo onesto e legittimo.

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