Le condizioni igienico-sanitarie in alcuni esercizi commerciali possono rappresentare un serio pericolo per la comunità. A Reggio Calabria, un intervento della polizia locale ha messo in luce una situazione allarmante all’interno di un negozio di frutta e verdura. Il sequestro di 20 quintali di derrate alimentari deteriorate minaccia la salute pubblica e ci ricorda l’importanza di mantenere standards elevati nell’attività commerciale.
La scoperta shock effettuata dalla polizia locale
Lo scenario emerso in centro a Reggio Calabria è allarmante. Durante un’ispezione, la polizia ha rinvenuto una quantità impressionante di frutta e verdura in condizioni deplorevoli, pronta per essere immessa nel mercato. Il negozio, sprovvisto di agibilità, ha rivelato una mancanza di requisiti fondamentali per garantire la sicurezza degli alimenti venduti. I poliziotti, colpiti dalla situazione, hanno descritto l’ambiente come “un’area di assoluto allarme igienico sanitario”.
In seguito a questa scoperta, è stato necessario coinvolgere immediatamente il servizio di Igiene degli alimenti dell’ASP e il servizio Veterinario, per valutare i rischi legati alla salute pubblica. Le ispezioni hanno evidenziato non solo la presenza di merce avariata, ma anche diverse irregolarità nelle procedure di conservazione e vendita, creando una pericolosa situazione per chi acquista.
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Condizioni igieniche inaccettabili nei depositi
La situazione nel deposito del negozio è risultata ancora più preoccupante. Qui, i contenitori di derrate alimentari sono stati trovati in uno stato di abbandono, circondati da sporcizia e ragnatele. Inoltre, all’interno dello spazio affioravano liquami fognari, evidenziando il degrado strutturale del locale. Non solo la salute pubblica era a rischio, ma il trattamento della merce aveva anche violato le normative sulla sicurezza alimentare, necessitando un intervento immediato.
Oltre ai pericoli per i consumatori, è emerso che il deposito veniva utilizzato come abitazione da due lavoratori indiani. Questa scoperta ha sollevato ulteriori preoccupazioni, poiché uno dei lavoratori è risultato irregolare nel paese. A seguito di queste indicazioni, la Questura è intervenuta per identificare e fotosegnalare questi individui, emettendo un decreto di espulsione per colui che non possedeva il permesso di soggiorno.
Le conseguenze per l’attività e il titolare
L’operazione della polizia ha avuto come esito il sequestro di 20 quintali di derrate alimentari compromesse, tra cui uova, salumi e formaggi. La merce, oltre a essere deteriorata, rappresentava un potenziale rischio per la salute dei cittadini. Pertanto, il negozio è stato immediatamente chiuso per ragioni igienico-sanitarie ovvie e gravi.
Il titolare dell’attività, anch’egli di origine indiana, è stato denunciato alla Procura di Reggio Calabria. Inoltre, si è visto infliggere multe salate per diverse migliaia di euro e ha l’obbligo di smaltire la merce sequestrata. Le autorità hanno anche attivato un’ulteriore segnalazione ai competenti organismi amministrativi e all’Ispettorato del lavoro, per assicurarsi che il rispetto delle norme di sicurezza e igiene venga mantenuto.
Questa situazione rappresenta un’importante lezione per tutti i commercianti: la salvaguardia della salute pubblica deve venire prima di tutto. La repressione di attività illecite e il rispetto delle norme igienico-sanitarie sono fondamentali per garantire un ambiente commerciale sano e sicuro.