Scontri tra tifosi dopo la partita: tre aquilani ai domiciliari e polemiche tra le società

Scontri tra tifosi dopo la partita: tre aquilani ai domiciliari e polemiche tra le società

Tensioni tra tifoserie di L’Aquila e Sambenedettese dopo scontri post-partita di Serie D, con indagini della polizia in corso e possibili misure disciplinari per garantire la sicurezza negli stadi.
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Scontri tra tifosi dopo la partita: tre aquilani ai domiciliari e polemiche tra le società - Gaeta.it

La tensione tra le tifoserie di L’Aquila e Sambenedettese si è acuita dopo gli scontri che si sono verificati al termine della partita di Serie D. Tre tifosi aquilani sono stati messi ai domiciliari a seguito delle indagini avviate dalla polizia, che sta esaminando la situazione per valutare ulteriori provvedimenti che potrebbero includere daspo e squalifiche di campo.

Indagini della polizia e misure disciplinari

Le indagini della polizia, intraprese immediatamente dopo gli incidenti, puntano a verificare quanto accaduto e a proteggere l’incolumità pubblica, in vista di eventuali misure disciplinari. A tal proposito, oltre ai domiciliari per i tre tifosi aquilani, esiste la possibilità di un incremento delle denunce che potrebbero coinvolgere un numero consistente di sostenitori sia della squadra di casa che di quella ospite. Le autorità stanno analizzando meticolosamente il video delle riprese effettuate durante l’evento, per identificare i responsabili delle violenze e per evitare che situazioni simili possano verificarsi in futuro, garantendo la sicurezza negli stadi.

Nelle prossime settimane potrebbero emergere provvedimenti specifici, con i dirigenti sportivi e le autorità locali che stanno collaborando per definire le responsabilità e prevenire future aggressioni. Il fulcro delle indagini verte anche sulla gestione della sicurezza, con la polizia che non esclude nemmeno sanzioni nei confronti di chi ha organizzato l’evento.

Polemiche tra Sambenedettese e L’Aquila Calcio

Immediata la reazione tra le due squadre, con entrambe le società pronte a difendere le proprie posizioni. La Sambenedettese ha rilasciato una nota ufficiale dove sottolinea la responsabilità di chi era incaricato della sicurezza durante l’incontro. Secondo la società marchigiana, il malcontento dei tifosi è stato aggravato dalle “opinabili scelte” adottate nella gestione del flusso degli spettatori. La società ritiene che i tifosi in tribuna siano stati indirizzati, in modo poco opportuno, verso la curva ospiti, esponendoli a una situazione di pericolo.

Dall’altra parte, L’Aquila Calcio ha risposto per le rime, rimarcando nella sua comunicazione che il malfunzionamento derivi dalla gestione dell’incontro da parte della Sambenedettese. In particolare, il club ha fatto riferimento ai danni subiti dall’impianto pubblicitario a LED e ha minacciato di chiedere un risarcimento. Ulteriori tensioni sono emerse dalla questione della sicurezza, in quanto L’Aquila ha incluso nel suo messaggio che gli steward forniti dalla Sambenedettese non erano in numero sufficiente e non possedevano le qualifiche adeguate per gestire la situazione.

Conseguenze future e gestione della sicurezza negli stadi

La situazione rimane tesa mentre entrambe le società si preparano a intraprendere azioni legali o contestazioni. Si spera che gli eventi di questo fine settimana possano servire da monito per le autorità e le società di calcio, affinché venga migliorata la gestione della sicurezza nelle manifestazioni sportive. La preservazione della sicurezza di tutti i tifosi deve rimanere prioritaria, e incidenti come quello avvenuto non dovrebbero ripetersi.

Ci saranno sicuramente ulteriori sviluppi nelle indagini e nelle reazioni delle società, in attesa di conoscere le prossime misure che potrebbero essere adottate per garantire che il calcio rimanga un momento di svago e unità, piuttosto che un terreno di conflitto tra le tifoserie.

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