Nella zona dei campi flegrei, dalla mezzanotte alle prime ore della mattina del 2025, è stato rilevato uno sciame sismico caratterizzato da diverse scosse di intensità bassa. Dopo la forte scossa di magnitudo 4.0 che ha colpito il mattino precedente, la situazione sembra tornare relativamente calma. Si registrano anche movimenti tellurici nell’area del vesuvio durante la stessa giornata.
Dettagli dello sciame sismico nei campi flegrei
A partire dalla mezzanotte, l’area attorno ai campi flegrei ha subito quattro scosse di lieve entità, tutte con magnitudo inferiore a 1.7. Questi eventi non hanno generato danni significativi né allarmi tra la popolazione. Si tratta di segnali percepibili solo dagli strumenti di monitoraggio, secondo i dati raccolti dagli enti sismici locali.
Il day before, alla 9.14, una scossa più forte di magnitudo 4.0 ha scosso l’intera area, con epicentro nell’area del dazio nel quartiere di bagnoli, a napoli. Quell’evento aveva creato preoccupazione nella popolazione, soprattutto perché è stato avvertito anche in vari quartieri napoletani. Si trattava di un episodio singolare, non frequente negli ultimi anni, che ha attirato l’attenzione degli esperti.
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In totale, in ambito dello sciame sismico, finora sono stati registrati 18 eventi. La maggior parte di questi è di minore intensità e senza conseguenze rilevanti. Le attività di monitoraggio continuano senza interruzioni, anche per capire se possano emergere segnali di ulteriori sviluppi in questa zona che presenta un vulcanismo attivo e complesso.
Evento sismico nella zona del vesuvio
Nella stessa mattina del 2025, precisamente alle 11.44, un’altra scossa è stata segnalata con magnitudo 1.5 nella zona del vesuvio. Questo evento, pur di bassa entità, ha subito attirato l’attenzione delle autorità e degli studiosi per via della natura del territorio, noto per la sua attività vulcanica storica.
L’epicentro è stato localizzato nell’area intorno al vulcano, e il movimento tellurico è stato rilevato dagli strumenti di sorveglianza geofisica. Questi segnali fanno parte del sistema vulcanico vesuviano, monitorato 24 ore al giorno per prevenire possibili rischi.
Non sono stati segnalati danni o particolari disagi legati a questa scossa di magnitudo contenuta. Gli esperti adottano un approccio prudente in attesa di eventuali nuove rilevazioni, dato che il vesuvio rappresenta uno dei principali rischi vulcanici del paese.
Il contesto e la sorveglianza continua
I campi flegrei e il vesuvio fanno parte di un’area vulcanica molto complessa nei pressi di napoli. La presenza di attività sismica di questa natura non è rara, ma ogni episodio viene seguito attentamente da un punto di vista scientifico e civile. Lo sciame sismico che nelle ultime ore ha coinvolto i campi flegrei e l’evento sismico del vesuvio sono gestiti dalle reti di sorveglianza regionale e nazionale.
L’attenzione dei tecnici si concentra sull’eventuale evoluzione dello sciame e sul comportamento del sistema vulcanico nel suo complesso. Ogni movimento viene raccolto e analizzato per valutare possibili correlazioni o variazioni nello stato di attività del sottosuolo.
Anche la popolazione delle zone interessate viene informata dalle autorità attraverso comunicati ufficiali per mantenere alto il livello di consapevolezza senza generare panico. La storia mostra come i segnali geologici possano rappresentare cambiamenti importanti, ma spesso la normale attività vulcanica si manifesta proprio con fenomeni di scosse di piccola entità.
La rilevanza di questi eventi si misura dalla collocazione geografica e dalla loro forza. Gli ultimi movimenti non hanno superato soglie che portano ad allarmi di emergenza, ma rimangono segnali da non sottovalutare nel quadro della sicurezza territoriale nei campi flegrei e attorno al vesuvio.