Scanner per verificare l’igiene delle mani installato all’ospedale Murri di Fermo fino a venerdì

Scanner per verificare l’igiene delle mani installato all’ospedale Murri di Fermo fino a venerdì

Un nuovo dispositivo allo scanner per igiene delle mani all’ospedale Murri di Fermo valuta in tempo reale la pulizia, migliorando la prevenzione delle infezioni grazie a una campagna dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
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All’ospedale Murri di Fermo è stato introdotto uno scanner per valutare in tempo reale l’efficacia dell’igiene delle mani, parte di un’iniziativa educativa per prevenire le infezioni ospedaliere in occasione della Giornata mondiale dell’igiene delle mani. - Gaeta.it

Un nuovo dispositivo dedicato al controllo dell’igiene delle mani è arrivato all’ingresso dell’ospedale Murri di Fermo, acceso da questa mattina e rimarrà fino a venerdì prossimo. Il macchinario serve a valutare rapidamente quanto correttamente vengono igienizzate le mani dai cittadini e dagli operatori sanitari, e rientra nelle attività programmate per la giornata mondiale dell’igiene delle mani, che si celebra oggi su iniziativa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Come funziona lo scanner per igienizzare le mani

Il dispositivo permette di valutare in tempo reale quali parti delle mani sono state pulite correttamente dopo aver utilizzato un normale gel igienizzante. L’utente deve semplicemente posizionare le mani all’interno dello scanner che, con un metodo rapido e visivo, mostra quali aree sono state trattate a dovere e quali invece richiedono maggiore attenzione. Lo scopo è insegnare una tecnica di pulizia efficace e completa, trattando ogni angolo delle mani, compresi spazi spesso trascurati.

Tecnologia educativa contro le infezioni ospedaliere

Questa tecnologia si concentra sull’educazione pratica, rendendo evidente a chi la usa se effettivamente ha eseguito un’igiene precisa o se resta qualche punto non adeguatamente coperto. La riduzione delle infezioni ospedaliere passa molto da questi accorgimenti, tanto che studi confermano un calo del 30% quando si segue una pulizia corretta. Il dispositivo infatti non è un semplice controllo, ma fa parte di una strategia per migliorare la prevenzione nelle strutture sanitarie.

Il ruolo della prevenzione alla base dell’iniziativa

Roberto Grinta, direttore generale dell’AST Fermo, ha sottolineato l’importanza di perseguire tutte le misure di prevenzione legate alla sicurezza degli utenti e degli operatori. All’interno di queste azioni, la pulizia delle mani rappresenta una delle priorità più concrete e immediate. Nel frattempo, l’ospedale sta preparando anche un altro progetto importante: l’introduzione di braccialetti antiviolenza al pronto soccorso, collegati direttamente alla questura. Questa strategia vuole offrire una protezione reale alle vittime di violenza e si basa su una collaborazione tra la Prefettura e la Regione Marche, implementata con l’impegno dell’AST Fermo.

Il dg Grinta ha visitato il reparto questa mattina accompagnato dal direttore sanitario Elisa Draghi, per seguire da vicino le attività legate all’implementazione dello scanner e per coordinare i nuovi sviluppi legati alla sicurezza in ospedale.

Lo staff ospedaliero coinvolto nella sperimentazione dello scanner

Alla visita hanno partecipato figure chiave della direzione medico ospedaliera: Fabrizio Santillo, la direttrice facente funzioni delle malattie infettive Fiorella Mecozzi e Moira Fortuna, referente malattie infettive nel CICA, il Comitato Infezioni Correlate all’Assistenza. Proprio questi ultimi hanno promosso l’uso dello scanner, inserito nel calendario di iniziative previste per questo periodo.

L’attività di verifica è affidata anche a Lucia Seccia, che guida la funzione organizzativa delle malattie infettive. Al suo fianco, il personale sanitario accompagna gli utenti nel test con il supporto degli studenti delle scienze infermieristiche. Questa collaborazione tra professionisti e futuri operatori garantisce una massima diffusione dell’informazione e un’esecuzione puntuale del protocollo di verifica.

Primi feedback di operatori e cittadini sull’uso dello scanner

Elisa Draghi ha riportato che riscontri positivi si sono già registrati tra gli operatori sanitari e le persone che visitano l’ospedale. La sperimentazione, che durerà pochi giorni, prevederà un’analisi finale dei dati raccolti, suddivisi tra personale medico e pubblico esterno. I risultati, che resteranno anonimi, aiuteranno a perfezionare la strategia di igienizzazione e a individuare eventuali punti critici da correggere. Un’attenzione mirata a migliorare le pratiche quotidiane, evitando complicazioni legate a infezioni che diventano un problema serio in ambito ospedaliero.

Importanza di una corretta igiene delle mani per operatori e cittadini

Per Fiorella Mecozzi, intervenuta durante la presentazione, la pulizia delle mani resta una delle azioni più semplici ma essenziali da mantenere costantemente, dentro e fuori le strutture sanitarie. Utilizzare lo scanner offre uno strumento immediato per misurare il livello reale di igiene, spesso sovrastimato. La percezione personale rischia di ingannare, mentre la tecnologia aiuta a correggere gli errori.

Un percorso educativo in ospedale Murri

Il percorso che sta prendendo forma in ospedale Murri è anche educativo: mira a formare gli utenti sulle norme di igiene da seguire fin dall’accesso alla struttura. L’iniziativa che sfrutta lo scanner fa parte di una serie di interventi declinati per mettere in sicurezza pazienti e operatori, riducendo il rischio di infezioni. Si tratta di un tassello pratico per la salute pubblica, connesso a strumenti concreti e immediati.

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