Entro il 31 marzo, le aziende, soprattutto quelle del settore turistico e commerciale, sono obbligate a stipulare polizze contro eventi catastrofali. Questo termine è stato sottolineato da Confesercenti, evidenziando l’importanza di adeguarsi a queste normative per evitare gravi conseguenze, sia economiche che legali.
Obbligo di assicurazione per le imprese
Le polizze catastrofali sono diventate un tema cruciale per le imprese in affitto, come i 1,5 milioni di attività che operano nel commercio e nel turismo in Italia. Confesercenti ha dichiarato che, sebbene non ci siano sanzioni dirette per chi non osserva l’obbligo, le conseguenze possono essere devastanti. Le imprese che ignorano questa opportunità di protezione rischiano di perdere meriti creditizi, scoraggiando le banche nel concedere finanziamenti. A ciò si aggiunge la possibilità di esclusione da bandi pubblici e la mancanza di supporto economico in caso di disastri, rendendo l’assicurazione quasi indispensabile.
Inoltre, gli amministratori potrebbero essere ritenuti responsabili per i danni subiti in caso di eventi catastrofali. Questo può tradursi in azioni legali per non aver rispettato gli obblighi di assicurazione, aumentando i rischi e le responsabilità aziendali. La pressione per adeguarsi, quindi, è notevole e il countdown sta per scadere.
11 giorni per adeguarsi: opportunità e sfide
Con solo undici giorni rimasti prima della scadenza, il tempo per le aziende di mettersi in regola è ridotto. Una delle specificità di questa normativa è che sia i proprietari che i locatari degli immobili dove si svolgono le attività sono responsabili di garantire adeguata copertura assicurativa. Con 2,8 milioni di immobili a destinazione commerciale e turistica in Italia, di cui oltre la metà in affitto, il compito di verifica ricade sugli imprenditori.
Le formule assicurative devono garantire il valore di ricostruzione degli immobili. Questo richiede che le aziende discutano con i proprietari le specifiche dell’immobile e se già esistono polizze attive. L’onere di assicurazione, pur ricadendo sul conduttore, trasferisce eventuali benefici economici ai proprietari. Confesercenti ha stimato il costo totale di ricostruzione per le attività commerciali a circa 118 miliardi di euro, con una spesa annuale in copertura di circa 400 milioni di euro.
Conseguenze della mancata assicurazione
La mancata adesione alle polizze catastrofali non solo compromette la sicurezza delle imprese, ma potrebbe anche esporre gli amministratori a gravi rischi personali. Non avere un piano di protezione in atto in caso di disastri può significare impoverire l’azienda e, in alcuni casi, anche i dirigenti potrebbero dover rispondere giuridicamente delle perdite subite.
Con il termine fissato a fine mese, è fondamentale che le aziende non solo si informino, ma anche agiscano rapidamente, confrontandosi con le assicurazioni disponibili e considerando le eventuali modifiche ai contratti di affitto. La sicurezza finanziaria a lungo termine dipende dalla capacità di adattarsi a queste nuove necessità. I tempi stringono, e l’importanza di proteggersi non è mai stata così evidente per chi opera in un mercato così dinamico e a rischio come quello del turismo.