Santo Stefano Magra si prepara a lanciare una nuova tassa di soggiorno, destinata a finanziare interventi per migliorare la ricettività e promuovere il turismo nel territorio. Questa iniziativa, adottata dalla giunta municipale guidata dalla sindaca Paola Sisti, si inserisce all’interno di un contesto più ampio che coinvolge anche altre amministrazioni, come quella di Luni e Castelnuovo Magra, che non hanno ancora implementato una simile tassa.
L’introduzione della tassa di soggiorno
La giunta comunale ha deliberato di applicare una tassa di soggiorno di 2 euro e 50 centesimi a notte per ciascun ospite nelle strutture ricettive. Questa decisione deve ancora ricevere l’approvazione definitiva dal consiglio comunale, previsto per il 7 marzo. Se approvata, la tassa riguarderà esclusivamente i non residenti e sarà valida per un massimo di cinque pernottamenti consecutivi. L’importo verrà utilizzato principalmente per finanziare servizi turistici e contribuire ai costi della raccolta e smaltimento dei rifiuti, settori spesso sottovalutati ma fondamentali per garantire una buona esperienza ai visitatori.
L’introduzione di questa tassa, sebbene controversa, può offrire delle opportunità significative. Negli ultimi anni, il flusso turistico a Santo Stefano Magra è aumentato, un dato che si prevede continuerà a crescere, specialmente grazie al passaggio dei pellegrini lungo la via Francigena. La scelta di impostare la tassa a 2,50 euro è stata influenzata dalle tariffe medie praticate in altre località della provincia della Spezia, sottolineando l’attenzione del comune nei confronti della realtà socioeconomica e delle esigenze del territorio.
Confronto con altre amministrazioni locali
Diversa è la situazione nei comuni limitrofi. Il Comune di Sarzana, ad esempio, applica una tassa di soggiorno variabile tra 2 e 3.50 euro, mentre Ameglia ha tariffe che oscillano da 1 euro per campeggi e affittacamere fino a 5 euro per strutture di alto livello come alberghi e residenze turistiche a 4 e 5 stelle. Queste differenze di imposta riflettono non solo le strategie di promozione turistica, ma anche le caratteristiche demografiche e socio-economiche di ciascuna area.
Nonostante il notevole aumento del turismo, il Comune di Luni ha scelto di non introdurre l’imposta. Il sindaco Alessandro Silvestri ha dichiarato che la città sta assistendo a una crescita lenta e costante del fenomeno turistico, motivo per cui hanno deciso di non applicare la tassa al momento. L’intenzione è offrire un sostegno ulteriore al settore fino a quando la situazione non mostrerà numeri più significativi.
Impatti e prospettive future
L’adozione della tassa di soggiorno potrebbe rivelarsi decisiva per affinare le strategie di marketing e migliorare i servizi offerti ai turisti. Raccogliendo fondi dedicati, il Comune di Santo Stefano Magra potrà intraprendere diverse azioni, come investimenti in infrastruttura turistica, eventi locali e campagne promozionali. Ciò non solo porterà a una maggiore attrattiva della zona, ma potrà anche incrementare l’afflusso di visitatori, migliorando l’economia locale.
Con il passare del tempo, sarà fondamentale monitorare l’implementazione di questa tassa e valutarne gli effetti sul turismo. Gli amministratori pubblici, in estrema sintesi, dovranno mantenere un occhio attento sulla risposta dei turisti e le ripercussioni sull’industria locale, per adattare le strategie con l’obiettivo di promuovere uno sviluppo sostenibile e proficuo per la comunità .