La situazione relativa alla confisca del Grand Hotel La Sonrisa a Sant’Antonio Abate si evolve rapidamente. Dopo otto mesi di attesa per le motivazioni ufficiali della sentenza di confisca, il Comune è pronto a intraprendere l’iter necessario per l’acquisizione dell’immobile e dell’area circostante, un’importante superficie di oltre 40mila metri quadrati. La sindaca Ilaria Abagnale ha annunciato recentemente l’inizio delle procedure, delineando il piano di azione che coinvolgerà vari enti locali.
La situazione attuale e il piano d’azione del Comune
Ilaria Abagnale, sindaca di Sant’Antonio Abate, ha confermato che gli uffici comunali hanno già redatto tutti gli atti necessari per avviare l’acquisizione del Grand Hotel La Sonrisa. “Nei prossimi giorni” ha dichiarato la sindaca, “è programmata una riunione gestionale che servirà a definire il cronoprogramma delle attività”. Questo piano includerà un coordinamento con gli uffici comunali e sarà successivamente sottoposto all’approvazione della Prefettura e della Procura Generale di Napoli.
Le delibere adottate dal Comune sono già state inviate per conoscenza agli enti competenti, comprendendo la Prefettura e i vari organi della magistratura. Questo approccio iniziale testimonia l’impegno dell’amministrazione comunale a procedere in maniera trasparente e organizzata, garantendo la massima correttezza in tutte le fasi dell’acquisizione.
L’intervento dei legali e le complicazioni del processo
Per facilitare il processo di acquisizione, il Comune di Sant’Antonio Abate ha scelto di avvalersi della consulenza di esperti legali esterni. L’avvocato Lorenzo Lentini è stato incaricato di gestire le questioni di natura amministrativa, mentre l’avvocato Marco Campora si occuperà degli aspetti penali legati alla situazione. Questa scelta è stata adottata per garantire competenza e per avere un’adeguata assistenza legale durante le fasi di attuazione della sentenza della Corte di Cassazione.
Nonostante l’evidente impegno dell’amministrazione, permangono alcune complicazioni che potrebbero rallentare ulteriormente il processo. Fino ad oggi, infatti, le motivazioni dettagliate della sentenza emessa dalla Corte di Cassazione il 15 febbraio non sono state pubblicate, creando incertezze nell’iter di acquisizione. La sindaca ha sottolineato come questo ritardo stia influenzando le operazioni necessarie per procedere, ma ha assicurato che il Comune intende proseguire con il suo piano, poiché la sentenza è già stata dichiarata irrevocabile.
La valutazione del bene e le spese dell’immobile
Nel tentativo di ottimizzare il processo di acquisizione, l’amministrazione di Sant’Antonio Abate ha avviato pratiche per una valutazione dell’immobile attraverso l’Agenzia del Territorio di Napoli. Tuttavia, si è riscontrato un ulteriore rallentamento, poiché l’Agenzia ha comunicato che il sopralluogo potrà avvenire solo a partire da dicembre 2024.
Nel frattempo, i titolari attuali del Grand Hotel La Sonrisa, gli occupanti senza titolo, continuano a versare un canone di affitto mensile di circa 29mila euro. Questa somma è stata calcolata sulla base delle tabelle delle quotazioni fornite dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate. Questo aspetto economico della situazione ha un impatto non indifferente sulle finanze comunali e sulla gestione dell’immobile.
La trasparenza e la prossima gestione dell’immobile
La sindaca Ilaria Abagnale ha enfatizzato l’importanza della trasparenza in tutte le fasi del processo di acquisizione. “Ogni azione” ha affermato, “sarà intrapresa in sinergia con la Prefettura e la Procura Generale“. Questa approccio mira a garantire un operato chiaro e legittimo, basilare per il rispetto della legalità e per il corretto svolgimento delle operazioni.
Riguardo al futuro della struttura, la sindaca ha indicato che sarà fondamentale coinvolgere la comunità nei prossimi passi. Tutti i dettagli sulle modalità di utilizzo dell’immobile e le decisioni riguardanti il suo futuro saranno condivisi e comunicati nei prossimi mesi, lasciando presagire un’attenzione verso le necessità e le aspettative dei cittadini di Sant’Antonio Abate.