A santa marinella entra in funzione il progetto della valigia di salvataggio, un’iniziativa che offre un aiuto immediato alle donne vittime di violenza domestica. L’obiettivo è fornire un kit con beni di prima necessità per affrontare le ore successive alla fuga dall’ambiente violento. Questa misura arriva in un contesto regionale segnato da episodi di femminicidio, con la comunità locale impegnata a creare strumenti concreti per il sostegno e la protezione delle donne in difficoltà.
Presentazione ufficiale del progetto “valigia di salvataggio” a santa marinella
Lo scorso venerdì mattina nell’aula consiliare del municipio di santa marinella si è tenuta la presentazione pubblica della valigia di salvataggio. Il progetto è stato promosso dalla consulta delle donne e proposto dalla consigliera alle pari opportunità paola fratarcangeli, insieme all’assessore ai servizi sociali pierluigi d’emilio. L’evento ha visto la partecipazione del sindaco pietro tidei e di grazia passeri, presidente dell’associazione salvabebé salvamamme, insieme ad altri rappresentanti istituzionali.
All’incontro erano presenti l’assessore allo sport marina ferullo, la consigliera caterina frezza e la dottoressa katia pacelli, psicologa impegnata in iniziative sociali. Da segnalare anche la partecipazione di massimiliano bizzozzero, referente delle attività sociali delle fiamme oro rugby della polizia di stato, oltre alle rappresentanti della consulta delle donne di santa marinella e santa severa. La riunione ha offerto un’occasione per confrontarsi su un tema delicato e per illustrare gli aspetti concreti del progetto.
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Necessità e urgenza in un contesto segnato da episodi di violenza domestica
Il sindaco pietro tidei ha aperto l’incontro sottolineando la gravità degli episodi di violenza di genere che interessano anche il territorio locale. Ha citato in particolare un episodio recente a civitavecchia, in cui un uomo ha ucciso la propria compagna, un fatto che ha scosso l’intera comunità. Tidei ha ribadito l’urgenza di intervenire con azioni concrete per evitare il ripetersi di simili tragedie, mostrando l’impegno del comune in questa direzione.
Le parole del sindaco hanno evidenziato quanto il problema del femminicidio resti una piaga aperta, che richiede la partecipazione attiva di tutti. Il progetto della valigia di salvataggio si inserisce proprio in questo quadro, cercando di offrire un supporto immediato a chi decide di uscire da una situazione pericolosa. Un riconoscimento della realtà e un tentativo di agire con rapidità, perché ogni momento può fare la differenza per la sicurezza delle donne coinvolte.
Cosa contiene la valigia di salvataggio e come aiuta le donne vittime di violenza
La valigia di salvataggio è stata pensata per accompagnare le donne che fuggono da situazioni domestiche di violenza senza nulla con sé. Il kit comprende abbigliamento, biancheria intima, e prodotti per la cura personale sia della donna che di eventuali bambini con lei. Questi elementi offrono un supporto fondamentale nelle prime e più difficili ore dopo l’allontanamento dall’abitazione, quando spesso manca tutto il necessario per affrontare momenti del genere.
La consigliera paola fratarcangeli ha spiegato che il progetto dà un aiuto concreto, evitando che le donne tornino indietro a causa della mancanza di risorse immediate. Questo fenomeno, noto come “ultimo appuntamento”, rappresenta un rischio serio perché molte vittime di violenza ritornano dal loro aguzzino perché non trovano alternative pratiche per la loro vita. Con la valigia si vuole invece sostenere la prima fase della ripartenza e far sì che si abbia la forza di continuare senza tornare al punto di partenza.
Il ruolo del comune e dell’associazione salvabebé salvamamme nel progetto
Il comune di santa marinella ha approvato il progetto in giunta lo scorso aprile e ha firmato un protocollo con l’associazione salvabebé salvamamme a.p.s. per realizzare “valigia di salvataggio. per non tornare indietro” sul territorio. Questo accordo prevede un impegno dell’amministrazione a diffondere la conoscenza del problema tramite attività di sensibilizzazione e di prevenzione, oltre a coordinare la consegna dei kit attraverso lo sportello pua.
Grazia passeri, presidente dell’associazione, ha ricordato che salvabebé salvamamme opera da oltre venti anni, assistendo donne e mamme in situazioni di disagio sociale ed economico. L’organizzazione fornisce aiuti concreti in momenti critici come l’abbandono o la solitudine, in linea con gli obiettivi del progetto della valigia. La collaborazione fra enti pubblici e associazioni civiche punta a rafforzare la rete di sostegno sul territorio, coinvolgendo figure specializzate e volontari.
Integrazione con altri servizi e le risorse a disposizione per le vittime
L’assessore ai servizi sociali pierluigi d’emilio ha spiegato che questa iniziativa si aggiunge ad altri progetti come ricomincio da t.r.e., che mira a potenziare l’assistenza ai soggetti fragili. Quest’anno, a supporto di queste attività, verrà introdotta anche l’integrazione con sistemi basati su intelligenza artificiale, per migliorare l’efficacia degli interventi.
D’emilio ha presentato la rete nazionale antiviolenza a cui fare affidamento, con i numeri di pubblica utilità come il 1522 rivolto alle vittime, oltre ai servizi sociali e ai numeri di emergenza 113, 112 e 118. Questi strumenti rappresentano canali immediati a cui rivolgersi quando si è in pericolo. L’obiettivo è costruire una rete che unisca mondo istituzionale, associazioni e cittadini per garantire una risposta tempestiva e concreta.