Salvatore cristiano misasi attraversa la calabria in handbike elettrica per abbattere le barriere della disabilità

Salvatore cristiano misasi attraversa la calabria in handbike elettrica per abbattere le barriere della disabilità

Salvatore Cristiano Misasi affronta un viaggio di 545 km in handbike elettrica attraverso la Calabria per promuovere l’inclusione sociale e superare le barriere legate alla disabilità, con il sostegno di Barilla e Fondazione Bullone.
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Salvatore Cristiano Misasi, giovane calabrese con tetraparesi spastica, partirà il 1° giugno 2025 per un viaggio di 545 km in handbike elettrica attraverso la Calabria, promosso da Fondazione Bullone e Barilla, per promuovere l’inclusione sociale e superare i pregiudizi sulla disabilità. - Gaeta.it

Salvatore Cristiano Misasi, giovane calabrese con tetraparesi spastica, partirà il primo giugno per un viaggio lungo la Calabria su una handbike elettrica. L’impresa mira a superare le difficoltà legate alla disabilità, fisiche e culturali, e punta a coinvolgere la comunità nella riflessione sull’inclusione sociale. Il progetto, chiamato “Il Brigante in Handbike”, è promosso dalla community Fondazione Bullone, i B.Liver, e sostenuto come main partner da Barilla.

Il progetto “il brigante in handbike”: un percorso tra storia e territorio calabrese

L’iniziativa di Misasi si sviluppa su un itinerario di 545 chilometri, suddiviso in 12 tappe giornaliere tra Laino Borgo e Reggio Calabria. Il nome “Il Brigante in Handbike” richiama le radici storiche della regione, un territorio un tempo noto per la presenza di briganti e lupi. Il tragitto attraversa quattro parchi naturali distinti: Pollino, Sila, Serre e Aspromonte. Questi ambienti offrono panorami diversi, ma anche sfide sia per le difficoltà del terreno che per l’ampio dislivello. Nel complesso, si prevede un dislivello positivo di oltre 10.000 metri e uno negativo di 10.500, che sommati raccontano l’impatto fisico della traversata.

Un messaggio oltre la prova sportiva

Il viaggio non è pensato solo come una prova sportiva, ma come un vero e proprio messaggio. Ogni tappa rappresenta un momento in cui la natura calabrese diventa scenario e pressione da superare per contrastare i pregiudizi legati alla disabilità. Salvatore procede a ritmo costante, dimostrando che è possibile affrontare fatiche enormi con determinazione e supporti tecnologici adeguati.

Il ruolo di barilla e fondazione bullone nel sostegno all’impresa

Barilla ha assunto il ruolo di main partner del progetto, confermando così la sua attenzione verso temi di inclusione sociale e valorizzazione della diversità. L’azienda milanese accompagna Misasi in questa impresa con un impegno tangibile, sia dal punto di vista organizzativo che di visibilità. Barilla sostiene infatti la Fondazione Bullone, organizzazione non profit con cui collabora da tempo per promuovere iniziative sociali che coinvolgono persone con disabilità.

Un network di sostegno e condivisione

Fondazione Bullone, attraverso la comunità i B.Liver, dà voce a queste esperienze di vita quotidiana, animando una rete di persone che condividono storie e lotte contro barriere materiali e culturali. “Il Brigante in Handbike” si inserisce in questo contesto, trasformandosi in un’occasione pubblica per raccontare come affrontare la vita con consapevolezza, superando gli ostacoli più grandi. L’attenzione mediatica permette inoltre di amplificare il messaggio, promuovendo una cultura meno segregante.

La testimonianza di salvatore cristiano misasi: forza e consapevolezza oltre la malattia

Il viaggio non si limita a una sfida di tipo fisico. È la metafora di una prospettiva diversa sulla disabilità e sulle difficoltà quotidiane. La tetraparesi spastica con cui Misasi convive fin dall’infanzia rappresenta un limite che, in molti casi, blocca la partecipazione sociale e personale. Ma qui diventa motivo per spingersi oltre, misurando forze, resistenze e motivazioni.

Un invito al cambiamento culturale

Il messaggio di fondo è che la malattia non deve essere considerata una condanna, ma uno stato che può trasformare la vita, in termini di energia e di conoscenza di sé. Lo abbiamo visto nel desiderio di salire su una handbike elettrica e attraversare paesaggi impegnativi, ambienti che pur presentando difficoltà diventano scenari da vivere appieno. In più, Salvatore si fa portavoce di un invito a cambiare atteggiamento verso le persone con disabilità, invitando a rimuovere barriere invisibili, diffidenza e rassegnazione.

Il viaggio lungo la Calabria rappresenta quindi un evento che supera la dimensione sportiva e diventa racconto sociale. La partenza è fissata per il primo giugno 2025. L’attenzione pubblica, le tappe, i paesaggi attraversati faranno da cornice a un’esperienza arrivata nel cuore della realtà calabrese, con la volontà di incidere concretamente nei discorsi che riguardano partecipazione, pari diritti e autonomia.

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