Con l’arrivo dei saldi estivi 2025 in Italia, i consumatori si preparano a una stagione di sconti più consistenti rispetto all’estate precedente, tranne che nelle province di Trento e Bolzano, dove scatteranno in date differenti. Un’indagine dell’Unione nazionale consumatori evidenzia variazioni nei ribassi soprattutto su abbigliamento e calzature, settori chiave in questa fase commerciale. Per chi vuole approfittare senza incorrere in trappole, arrivano indicazioni precise per un acquisto consapevole e senza intoppi.
Calendario dei saldi estivi in italia e differenze territoriali
Il via ufficiale ai saldi estivi 2025 è fissato per sabato 5 luglio nella maggior parte delle regioni italiane. Restano fuori, però, le province di Trento e Bolzano, che hanno scelto date diverse per rispettare le specificità locali. Questi due territori decidono autonomamente quando far partire la stagione degli sconti per motivi legati a regolamenti regionali e tradizioni commerciali. La data unica per quasi tutto il Paese aiuta sia nel coordinare le campagne pubblicitarie, sia nell’organizzare al meglio la movimentazione delle merci e i flussi di clienti nei negozi fisici e online.
La scelta del 5 luglio riflette un’usanza consolidata di anticipare l’ultimo mese di stagione calda, così da permettere ai negozi di svuotare i magazzini prima dell’arrivo della nuova collezione autunno-inverno. Non si tratta di una decisione casuale: è un momento in cui la domanda di abbigliamento estivo tende a ridursi, mentre cresce la voglia di approfittare delle offerte nei negozi, soprattutto negli store di città e centri commerciali.
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Omogeneità e differenze territoriali negli anni
Negli anni precedenti, la situazione era più frammentata, con molte regioni che decretavano giorni diversi per l’avvio dei ribassi. La tendenza attuale conferma una certa omogeneità, anche se restano le eccezioni del Trentino Alto Adige, dove la legislazione regionale consente un certo margine di manovra. Così, chi vive o visita quelle province dovrà informarsi con attenzione sui periodi esatti per non perdere le occasioni migliori.
Sconti più alti rispetto all’estate 2024: i dati sugli abbigliamenti e le calzature
Gli sconti di questa estate 2025 presentano una media complessiva più elevata rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. I numeri elaborati dall’Unione nazionale consumatori mostrano come l’intero settore abbigliamento e calzature stia offrendo ribassi medi pari al 19%. Si tratta di un valore sostanzialmente stabile rispetto a gennaio 2025—quando c’era il 19,1%—ma in aumento di quasi un punto percentuale rispetto al luglio del 2024, che si era fermato al 18,1%.
Nel dettaglio, il comparto abbigliamento, comprendente indumenti e accessori, vede una riduzione media del 19,2%. Anche in questo caso siamo su cifre simili a quelle di inizio anno, ma superiori di 0,6 punti rispetto all’anno precedente. Tra gli indumenti si rileva la diminuzione più marcata, con un calo medio del 20,8%. Questa voce riporta la percentuale più alta di ribasso, in crescita di 0,8 punti rispetto all’estate 2024.
Gli accessori restano al palo con una flessione molto più contenuta dei prezzi: segnano un calo dell’8,3%, in calo rispetto al 9,8% di gennaio 2025, ma in rialzo rispetto al dato del 6,9% dell’estate precedente. Le calzature presentano variazioni interessanti: la media degli sconti raggiunge il 17,6%, inferiore ai valori di inizio anno , e superiore a quella registrata un anno fa . Questi dati indicano un mercato dei saldi che mantiene una certa forza, con prezzi meno flessibili, ma in linea o leggermente più convenienti rispetto alle stagioni passate.
Gli sconti più consistenti sono un invito a valutare bene le occasioni, ma c’è anche la necessità di guardare con attenzione alle differenze tra categorie di prodotti e alle modalità con cui i ribassi vengono praticati nel singolo negozio. Prezzi più bassi non sempre garantiscono qualità adeguata o convenienza reale, specie se non si presta attenzione a quanto indicato nelle etichette o nelle condizioni di vendita.
Decalogo dell’unione nazionale consumatori per evitare fregature in periodo di saldi
L’Unione nazionale consumatori ha pubblicato una serie di dieci consigli per aiutare gli acquirenti a gestire al meglio la stagione dei saldi e evitare problemi comuni. La prima raccomandazione è di confrontare sempre i prezzi tra negozi diversi. Spesso non basta affidarsi alla prima offerta: qualche passo in più può rivelare sconti migliori o articoli più adatti alle proprie esigenze.
Importante è capire bene cosa si cerca e avere le idee chiare sulle spese da sostenere, così da non cadere nella tentazione di acquistare articoli non necessari anche se scontati. Prima di comprare, conviene guardare attentamente l’etichetta dei capi per riconoscere la qualità in base alla composizione delle fibre, preferendo materiali naturali o di buona fattura.
Il secondo punto fondamentale riguarda il budget. Stabilire in anticipo un tetto massimo di spesa limita il rischio di affannarsi in acquisti compulsivi e regala tranquillità dopo il ritorno a casa.
Trasparenza e regole sugli sconti
Altri suggerimenti riguardano la trasparenza dei prezzi nei negozi: cartellonistica chiara, con indicazione del prezzo precedente, dello sconto applicato e del prezzo finale. Una recente normativa del 2023 vieta sconti farlocchi e impone che il prezzo precedente sia reale e praticato almeno nei trenta giorni prima dell’inizio dei saldi. Chi non rispetta questa regola rischia multe che arrivano a oltre tremila euro.
Gli acquirenti devono diffidare da sconti più alti del 50%, spesso segno di merce di scarsa novità o prezzi gonfiati in precedenza. Anche evitare i fondi di magazzino è utile per non comprare articoli che non facevano parte delle ultime collezioni.
La prova degli indumenti non è obbligatoria ma chiudere un occhio su questa possibilità può portare a errori di scelta. Il cambio merce in periodo di saldi è subordinato al consenso del negoziante, a meno che non si tratti di prodotti difettosi, cui spetta una garanzia rilevante e rinnovata da nuove norme europee entrate in vigore nel 2022.
Infine, tutti i negozi devono accettare pagamenti con carta, senza limiti di importo. In caso di rifiuto, il cliente può denunciare e far scattare sanzioni pecuniarie. Tuttavia, guasti tecnici documentati possono esentare il commerciante dal ricevere pagamenti digitali. La normativa tutela così il consumatore, senza inficiarne troppo l’operatività dei negozi.
Attenzione alle garanzie e diritti durante i saldi
Il saldo non cancella le tutele per difetti o malfunzionamenti dei prodotti acquistati. La garanzia è valida e il cliente ha diritto a scegliere tra riparazione o sostituzione dell’articolo, con alcune condizioni precise che regolano i casi più complessi. Dal 2022 non serve più denunciare il difetto entro due mesi dalla scoperta, ma l’azione per far valere il diritto si prescrive in ventisei mesi dalla consegna.
Negli ultimi anni le norme hanno rafforzato la posizione dei consumatori, anche sul fronte delle vendite scontate. Se la sostituzione è impossibile o sproporzionata, il cliente può richiedere una riduzione del prezzo o il rimborso totale. Questi diritti devono essere conosciuti a fondo per evitare di incappare in cali di qualità o in disservizi, soprattutto nelle vendite fisiche dove la possibilità di confronto diretto è più complessa rispetto agli acquisti online.
Prestare attenzione all’etichetta del prodotto, conservare lo scontrino o qualsiasi prova dell’acquisto, e conoscere le regole di cambio e garanzia, sono i passi fondamentali per non trovarsi in difficoltà nei giorni di saldi. Negozi e clienti hanno doveri precisi e la trasparenza nella comunicazione aiuta a mantenere un clima di fiducia.
Gli sconti possono rappresentare un’occasione reale anche se non si tratta di ribassi eccezionali. Sapere come muoversi consente di scegliere il meglio senza scendere a compromessi inutili o incorrere in trappole commerciali.