L’estate porta con sé l’avvio dei saldi in Calabria, dove le stime indicano un ritorno di interesse per lo shopping in negozio e una spesa complessiva vicina ai 140 milioni di euro. Il dato della propensione all’acquisto si mantiene in linea con la media nazionale, mentre i calabresi mostrano scelte più attente e orientate verso prodotti di qualità. Questo quadro emerge dall’ultimo rapporto del Centro studi di Confcommercio Calabria, che ha preso in esame le aspettative di piccole imprese e consumatori.
Andamento e previsioni dei saldi estivi in calabria
Il Centro studi di Confcommercio Calabria ha rilevato che circa il 75% dei calabresi intende approfittare dei saldi estivi, confermando un coinvolgimento simile a quello nazionale e in crescita rispetto all’anno passato. La previsione economica oscilla tra i 127 e i 142 milioni di euro, segno di una cierta vitalità nel settore commerciale regionale.
Dettaglio sulle aziende e i segmenti merceologici
Il sondaggio ha coinvolto un campione di piccole imprese con al massimo dieci dipendenti e da uno a cinque punti vendita. La maggioranza opera nell’abbigliamento , seguita da accessori e calzature , con diverse aziende attive in più segmenti. Quasi tre quarti delle imprese indicano per la stagione un aumento nelle vendite rispetto al 2024; nessuna si aspetta stabilità, mentre poco più di un quarto prevede un calo.
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Tra i fattori considerati determinanti per il risultato delle vendite, il 57,1% degli intervistati ha indicato l’andamento generale dell’economia. Altri elementi segnalati sono il miglioramento nelle strategie di marketing , i cambiamenti nei gusti della clientela e occasioni particolari , oltre alla crescita degli acquisti online che resta comunque meno incisiva .
Le politiche di sconto variano: la maggioranza delle aziende propone ribassi tra il 10 e il 30% all’inizio della stagione, mentre il restante 42,7% punta a sconti più pesanti tra il 40 e il 60%.
Comportamento d’acquisto e preferenze dei consumatori calabresi
Il rapporto sottolinea una crescente attenzione dei consumatori calabresi verso il connubio tra prezzo e qualità. La spesa media per ogni persona interessata ai saldi si colloca tra i 120 e i 200 euro. Su una popolazione adulta di circa un milione di individui, oltre 750.000 sono stimati come soggetti attivi nella campagna di acquisti.
Dal punto di vista territoriale, l’impatto maggiore si registra nelle province di cosenza , reggio calabria , catanzaro , vibo valentia e crotone . Questo indica una distribuzione abbastanza omogenea con nette prevalenze in due aree chiave.
Categorie e canali di acquisto preferiti
Secondo le rilevazioni, le categorie più richieste restano abbigliamento e calzature, che assorbono rispettivamente l’84% e il 76,8% dell’interesse degli acquirenti. Emergono segnali positivi per accessori e sportivi, con una crescita dell’8,3% rispetto allo scorso anno.
I negozi tradizionali mantengono il loro ruolo preferenziale per il 65% degli acquirenti calabresi, anche più che a livello nazionale, dove si ferma al 58,2%. Il ricorso agli acquisti pianificati supera il 57%, dimostrando un calo significativo dell’impulso che in passato caratterizzava questo tipo di spesa.
Commenti e indicazioni da confcommercio calabria
Maria Santagada, direttrice di Confcommercio Calabria, ha evidenziato come i dati riflettano un clima di fiducia crescente, accompagnato da una ripresa del potere d’acquisto nella regione. Santagada ha posto l’attenzione sulla scelta dei consumatori che privilegiano prodotti di marca e qualità, un segnale di maturazione nell’approccio agli acquisti.
Il ritorno nei negozi fisici, soprattutto al dettaglio di prossimità, resta un elemento centrale. Questi punti vendita continuano a svolgere un ruolo chiave nell’economia locale, offrendo ai cittadini un rapporto diretto e un’esperienza di acquisto non replicabile online.
La combinazione tra sconti calibrati e una buyer persona più attenta conferma dunque un quadro positivo per i saldi estivi 2025. Sullo sfondo restano le incognite legate all’andamento complessivo dell’economia, ma in questa fase le premesse suggeriscono diversi segnali di ripresa per i commercianti e per la spesa dei calabresi.