Roseto opera prima 2025, il festival del nuovo cinema italiano con focus sul passaggio all’età adulta

Roseto opera prima 2025, il festival del nuovo cinema italiano con focus sul passaggio all’età adulta

Roseto opera prima 2025 valorizza i registi esordienti italiani con il tema del passaggio all’età adulta, coinvolgendo scuole, comunità e ospiti in un festival culturale e partecipativo a Roseto degli Abruzzi.
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Roseto opera prima 2025, giunto alla 29ª edizione, celebra il cinema d’esordio italiano con il tema del "coming of age", coinvolgendo scuole e comunità locali in un festival gratuito che unisce proiezioni, incontri e premi, promuovendo nuovi talenti e riflessioni culturali. - Gaeta.it

L’edizione 2025 del Roseto opera prima si prepara a tornare con una rassegna che, giunta alla ventinovesima edizione, continua a valorizzare i registi esordienti italiani. Il festival di Roseto degli Abruzzi mantiene la tradizione di selezionare opere prime di lungometraggio, ma introduce quest’anno il tema centrale del “coming of age”, ossia il passaggio all’età adulta, che attraversa tutte le iniziative, anche quelle rivolte ai giovani studenti locali.

Il tema del festival 2025: il passaggio all’età adulta nel nuovo cinema italiano

Il cuore della rassegna è incentrato quest’anno sulla delicata fase di crescita che accompagna l’ingresso nell’età adulta. È un tema emerso direttamente dal confronto con i giovani delle scuole di Roseto, coinvolti nel progetto ROP a Scuola, realizzato insieme all’amministrazione comunale. Gli studenti hanno approfondito il linguaggio audiovisivo, imparando a raccontare se stessi e il loro tempo attraverso il cinema. Il direttore artistico Carlo Liberatore ha spiegato che l’idea nasce dallo sguardo “che cambia, che si affaccia sul mondo con occhi nuovi”. Questa scelta ispira la selezione delle pellicole in concorso, che ritraggono con sincerità e inquietudine la fragilità e la forza di quel momento di passaggio.

Un percorso culturale nelle scuole

L’attenzione al coming of age oltre a scandire le opere in gara, si riflette nel percorso culturale sviluppato nelle scuole, dove il cinema diventa uno strumento per far emergere le storie personali. Questo fil rouge permette di interpretare non solo gli aspetti intimistici di chi cresce ma anche le tensioni sociali e culturali che accompagnano l’ingresso nell’età adulta.

Presentazione ufficiale e riconoscimenti del festival

La presentazione del festival è avvenuta a Roseto degli Abruzzi durante una conferenza stampa nella sala consiliare del comune. Erano presenti il sindaco Mario Nugnes, l’assessore al turismo Annalisa D’Elpidio, il presidente di Sulmonacinema APS Marco Maiorano, il direttore artistico Carlo Liberatore e il presidente di Meta APS Carlo Maria D’Artista. Durante l’incontro è stata consegnata ufficialmente la Rosa Presentosa, il premio destinato al miglior regista scelto dal concorso. A consegnare il riconoscimento è stata Lucia Michini, presidente dell’associazione Assorose.

Ruoli e impegno istituzionale

I rappresentanti del comune hanno sottolineato l’importanza della manifestazione come esempio di radicamento culturale per Roseto, dichiarando che la crescita del festival trova origine in un programma elettorale chiaro e condiviso. Il sindaco e l’assessore alla cultura hanno riconosciuto il ruolo delle associazioni locali, dei professionisti e degli imprenditori nel sostenere un evento che abbraccia diverse generazioni e spazi del territorio. Per loro il Roseto opera prima non è solo un festival ma un momento di partecipazione collettiva e di diffusione di valori.

Il coinvolgimento delle scuole e della comunità locale

Da quest’anno le scuole di Roseto giocano un ruolo attivo nel festival. L’assessore Annalisa D’Elpidio ha evidenziato il lavoro per avvicinare i giovani al cinema. Gli studenti hanno avuto opportunità concrete di esplorare il linguaggio audiovisivo e di riflettere su temi importanti con strumenti culturali. Oltre alle scuole, ha proseguito l’assessore, sono state coinvolte attività commerciali, associazioni e frazioni del territorio. Questo porta il festival a essere percepito come una realtà capace di unire la comunità intera.

Un tessuto sociale integrato

Questo approccio diffuso nel tessuto sociale si traduce in una crescente partecipazione all’evento e in una più ampia condivisione dei contenuti e dei valori proposti. L’inclusione di tante realtà del territorio rende Roseto opera prima un appuntamento che va oltre il solo cinema, diventando un’occasione per rafforzare legami locali.

Appuntamenti e programmazione della ventinovesima edizione

Il festival prenderà il via ufficialmente il 16 luglio, ma sarà anticipato da alcune iniziative già a inizio mese. Il 6 luglio si terrà a Cologna Paese, in Piazza Guido Rossa, la proiezione del film Follemente di Paolo Genovese, noto per aver incassato molto al botteghino. Il 10 luglio invece, presso lo stabilimento Bolla Mare, andrà in scena ROP Shorts, una serata dedicata a cortometraggi candidati agli Oscar negli ultimi anni, una selezione di alta qualità dal panorama internazionale.

Quattro giorni di festival a roseto

Dopo questi eventi, dal 16 al 19 luglio la villa comunale di Roseto degli Abruzzi accoglierà il festival con quattro giornate ricche di proiezioni, incontri e ospiti. La rassegna si concentra sulle opere prime, che saranno presentate tutte le sere dalle 21 in poi. L’organizzazione è affidata a Sulmonacinema APS e Meta APS, in collaborazione con il comune di Roseto, che supporta il festival da tempo come parte delle attività culturali locali.

Le opere in concorso e la giuria che valuterà i film

Tre film esordienti sono stati selezionati per la competizione del premio Roseto opera prima 2025. Si tratta di “La vita da grandi” di Greta Scarano, “La casa degli sguardi” di Luca Zingaretti e “L’albero” di Sara Petraglia. Tutti e tre condividono un approccio personale e autentico nell’affrontare il tema della crescita e dei cambiamenti. Le proiezioni si terranno ogni sera all’interno del festival, con ingresso libero.

I membri della giuria

La giuria è composta da tre autori del panorama cinematografico nazionale: Silvia Luzi, Luca Bellino e Angelica Gallo. Saranno chiamati a valutare l’aspetto artistico, la qualità narrativa e la regia delle opere in gara. Il premio verrà consegnato il 19 luglio, durante la cerimonia finale del festival.

Ospiti e format “scena prima – storie di esordi”

Tra gli ospiti convocati per raccontare le proprie esperienze d’esordio nel cinema ci sono volti noti come Matteo Paolillo, Tommaso Ragno, Tecla Insolia, Sara Petraglia e Carlo Buccirosso. Il festival sarà condotto dalla presentatrice Francesca Martinelli accompagnata dal giovane critico Davide Stanzione.

Un format per raccontare l’esordio

È confermato il format “Scena Prima – storie di esordi”, nato per offrire al pubblico un confronto diretto con chi ha iniziato da poco nel mondo dello spettacolo. Attraverso interviste sul palco, gli ospiti condividono ricordi personali, aneddoti e momenti chiave che hanno segnato l’inizio delle loro carriere. Questo spazio fa emergere la realtà complessa e a volte faticosa dell’esordio artistico, mettendo in luce la forza di quelle esperienze.

Premi speciali e collaborazioni internazionali

Accanto al premio principale, quest’anno sarà istituito anche un premio del pubblico, frutto della partnership con il Sulmona International Film Festival. Durante la serata di premiazione, saranno proiettati tre cortometraggi provenienti da diversi paesi: Jane Austen’s Period Drama , Il Taglio di Jonas e Hearts of Stone . Questa iniziativa amplia il respiro internazionale del festival e coinvolge gli spettatori nel riconoscimento degli artisti.

Il premio “ambasciatore della gentilezza”

In aggiunta, grazie alla collaborazione con Roseto Gentile Fest e Movimento Italia Gentile, verrà assegnato il premio “Ambasciatore della Gentilezza” al film che meglio evidenzia valori come gratitudine, ottimismo e inclusione. Questo riconoscimento rappresenta un legame forte tra cinema e impegno sociale, all’interno della programmazione del festival.

L’installazione artistica “becoming” come parte del festival

Nel parco della villa comunale sarà possibile visitare “Becoming – il viaggio dell’identità”, un’installazione scultorea firmata da Bruno Cerasi e realizzata in cartone. L’opera propone un racconto visivo del passaggio dall’infanzia all’età adulta attraverso tre sculture simboliche. La mostra dialoga direttamente con il tema del festival 2025, invitando il pubblico a riflettere sul cambiamento, sull’identità in divenire e sul rapporto con il futuro.

Un elemento culturale aggiuntivo

Questa iniziativa artistica rappresenta un ulteriore elemento culturale inserito all’interno del festival, capace di coinvolgere anche chi non partecipa alle proiezioni, ampliando la dimensione culturale complessiva della manifestazione.

Roseto opera prima 2025, un’occasione per tutto il territorio

La partecipazione al festival è aperta e gratuita in tutte le sue giornate. Roseto opera prima si conferma un evento che spinge il cinema come esperienza collettiva, riflessione culturale e opportunità per nuovi talenti. Il percorso di crescita del festival, iniziato quasi trent’anni fa, continua oggi con un progetto che mette in dialogo generazioni diverse e mette al centro la forza delle storie raccontate da chi si affaccia alla regia per la prima volta.

L’impegno degli organizzatori e del comune ha rafforzato anche l’azione formativa rivolta ai giovani, che imparano a leggere e a raccontare il mondo a partire dal linguaggio audiovisivo. Il festival rappresenta così un appuntamento culturale radicato nel territorio e in grado di attrarre attenzione e partecipazione da pubblico e addetti ai lavori.

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