Il settore turistico romano si prepara a chiudere il 2024 con risultati promettenti, segnando 50 milioni di arrivi e un incremento del numero di addetti, che raggiunge quota 90.000, con 2.000 nuovi posti di lavoro rispetto all’anno precedente. Questi numeri, però, evidenziano un’importante sfida da affrontare: il passaggio da un turismo di bassa qualità, caratterizzato da lavoro irregolare, a un modello più elevato e professionalizzato. In questo contesto, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha sottolineato l’importanza di un protocollo d’intesa firmato con la Fondazione Bulgari, mirato a garantire una formazione di alta qualità per gli operatori del settore.
Il protocollo d’intesa per la formazione professionale
La recente firma del protocollo tra la Città Metropolitana di Roma Capitale e la Fondazione Bulgari rappresenta un passo cruciale verso la valorizzazione del capitale umano nel settore turistico. Questo accordo mira a creare un programma formativo che si concentrerà su diverse aree chiave, tra cui la gestione alberghiera, l’ospitalità e il marketing turistico. L’obiettivo principale è quello di preparare una forza lavoro altamente qualificata, capace di rispondere alle crescenti aspettative dei turisti e di offrire un servizio che si distingua per professionalità e competenza.
Non solo si intende formare operatori pronti a soddisfare le richieste del mercato, ma si punta anche a combattere il fenomeno del lavoro irregolare, un problema che da anni affligge il settore. Promuovere la formazione significa anche garantire una retribuzione adeguata e contratti regolari, elementi fondamentali per attrarre e mantenere i talenti necessari in un’industria così vitale per l’economia romana.
Il contesto del turismo a Roma
Roma, storicamente uno dei principali centri turistici a livello mondiale, si trova ad affrontare una fase di transizione importante. Con 50 milioni di arrivi previsti nel 2024, la città si sta riprendendo dall’impatto della pandemia e si prepara a candidarsi nuovamente come meta di eccellenza. Tuttavia, per mantenere questo venerato status, è fondamentale elevare gli standard qualitativi dell’offerta turistica.
La competizione non proviene solo da altre città italiane, ma anche da destinazioni emergenti a livello internazionale. In questo scenario competitivo, si rende necessario un cambio di rotta: passare da un turismo di massa a una forma di turismo più sostenibile e responsabile, capace di valorizzare il patrimonio culturale e artistico della capitale.
Il focus sulla formazione si allinea perfettamente con le esigenze del mercato e delle nuove generazioni, che aspirano a lavorare in contesti professionali di alta qualità. Questa evoluzione non solo migliorerà l’immagine di Roma come destinazione turistica, ma offrirà anche migliori prospettive di carriera agli operatori del settore.
Le prospettive future per il lavoro nel turismo
Le statistiche stimate per il 2024 prevedono una chiara espansione dell’occupazione nel settore, con l’aggiunta di 2.000 posti di lavoro rispetto all’anno passato. Questo aumento non è solo una conseguenza della risalita del turismo, ma riflette anche una strategia più ampia di crescita e sviluppo del settore. I nuovi posti di lavoro saranno per lo più destinati a figure professionali qualificate, in linea con il progetto formativo stabilito dal protocollo d’intesa.
Implementare una formazione di qualità è essenziale per sostenere questo trend positivo. I programmi di formazione non solo responsabilizzeranno i reclutatori a selezionare candidati con competenze specifiche, ma supporteranno anche la creazione di un ambiente lavorativo attento al benessere e alla valorizzazione dei dipendenti. Una forza lavoro soddisfatta e ben preparata è in grado di offrire un’esperienza migliore ai turisti, creando un circolo virtuoso.
Ultimo aggiornamento il 26 Settembre 2024 da Elisabetta Cina