Roma si prepara a un nuovo piano regolatore: un cambio di rotta per la capitale

Roma si prepara a un nuovo piano regolatore: un cambio di rotta per la capitale

Il sindaco Gualtieri presenta l’aggiornamento delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Regolatore di Roma, promuovendo un dialogo con cittadini e associazioni per un futuro condiviso.
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Roma si prepara a un nuovo piano regolatore: un cambio di rotta per la capitale - Gaeta.it

Roma sta vivendo un momento cruciale nel suo sviluppo urbano. Roberto Gualtieri, il sindaco della capitale, ha presentato il lavoro dell’amministrazione che si estende negli ultimi 30 mesi, con l’obiettivo di aggiornare le Norme Tecniche di Attuazione del Piano Regolatore Generale risalente al 2008. Questo cambiamento si propone di stabilire un “grande patto per Roma“, riflettendo l’intenzione di aprire un dialogo con i cittadini e le associazioni locali in merito al futuro della città.

L’approvazione del nuovo piano: tappe fondamentali

Il processo di aggiornamento delle NTA ha visto diverse fasi di approvazione. Dopo il via libera in giunta avvenuto a giugno 2023, il progetto è stato ulteriormente discusso e approvato in assemblea a dicembre 2024. Il 6 febbraio 2025, il testo aggiornato è stato reso disponibile sul sito ufficiale di Roma Capitale. Da quel momento, fino al 7 aprile, gli enti e le associazioni hanno la possibilità di inviare osservazioni, alle quali l’amministrazione dovrà fornire risposte specifiche. Questo spazio di discussione è fondamentale: rappresenta una chance per raccogliere pareri e proposte da chi vive quotidianamente la città.

Un percorso che inizia nel 2022

Il lavoro per aggiornare il piano regolatore è iniziato ad aprile 2022, con la presentazione della prima bozza in giunta. Gualtieri, insieme all’assessore all’Urbanistica Maurizio Veloccia, ha incontrato cittadini e rappresentanti delle associazioni familiari in una sala affollata della Protomoteca. Durante questo incontro, sono state sottolineate le fasi di consultazione e confronto, esprimendo il desiderio che i cittadini contribuiscano attivamente a migliorare la proposta di aggiornamento. Il sindaco ha specificato l’importanza di coinvolgere tutti i cittadini, sperando che la consultazione possa arricchire un lavoro che già ha ricevuto molte attenzioni e approfondimenti.

Un patto tra amministrazione e cittadini

Uno dei punti chiave esposti da Gualtieri durante l’evento è stato l’idea di un “patto“. Questo comprende una collaborazione non solo tra istituzioni, ma anche con le forze sociali, le imprese e le associazioni culturali. È un invito alla coesione, in cui l’amministrazione si propone di lavorare insieme a diverse realtà per un obiettivo comune. Gualtieri ha anche espresso la volontà di mantenere aperto il dialogo anche con le forze di opposizione, promettendo di accogliere i loro contributi.

La risposta da parte dell’opposizione, rappresentata da Giovanni Quarzo di Fratelli d’Italia, ha evidenziato l’importanza del confronto costruttivo, ribadendo come alcune proposte siano state accolte nel nuovo piano. Anche Marco Di Stefano di Noi Moderati ha espresso parere positivo, evidenziando la necessità di snellire processi burocratici.

Plauso e aspettative dalle associazioni

Le associazioni di categoria hanno accolto con favore le nuove norme. Antonio Ciucci, presidente di Ance Acer Roma, ha sottolineato come questi aggiornamenti possano rappresentare un’opportunità di semplificazione. La rimozione di ambiti normativi ambigui è vista come un passo positivo verso un’urbanistica più chiara e accessibile. Anche Alessandro Sbordoni della Confederazione Edilizia ha confermato, parlando di una variante che porta significativi miglioramenti nelle questioni urbanistiche, spostandosi su ambiti specifici senza lasciare spazio a interpretazioni dubbie.

Un metodo di lavoro: le parole di Veloccia

L’assessore Veloccia ha messo in evidenza l’importanza del metodo adottato per arrivare a questo aggiornamento. Secondo lui, il processo di consultazione e lavoro collaborativo tra tutte le parti coinvolte è fondamentale, per costruire un approccio replicabile nel tempo. Le esperienze passate dimostrano che le fasi migliori per Roma sono quelle in cui esiste un dialogo costante tra forze politiche diverse. Creare un terreno d’incontro tra diverse visioni può portare a soluzioni efficaci per il futuro della capitale.

Le incognite future: la posizione della Regione

Adesso l’attenzione si sposta verso la Regione Lazio e, in particolare, sul presidente Francesco Rocca. La Regione ha il potere di rivedere le deliberazioni comunali e ha già espresso preoccupazioni riguardo alcune scelte. Rocca ha dichiarato che, qualora non venisse convinto dalla proposta, potrebbe prendere misure formali. Questo scenario solleva interrogativi su come evolverà il dialogo tra le diverse istituzioni e se ci sarà una cooperazione proficua per il bene della città. Il futuro del nuovo piano regolatore dipende, quindi, dalla capacità di creare un’armonia tra le esigenze locali e quelle regionali.

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