La Giunta capitolina, sotto la direzione dell’assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti, Sabrina Alfonsi, ha recentemente approvato una delibera per rinnovare un protocollo d’intesa tra Roma Capitale e il consorzio Coripet. Quest’alleanza mira a migliorare la raccolta e il riciclo dei contenitori per liquidi alimentari in plastica PET, attraverso un incremento dell’installazione di eco-compattatori nella capitale. Questo nuovo passo si inserisce nel contesto dell’importanza crescente della gestione dei rifiuti plastici e della promozione di pratiche più sostenibili nel capoluogo.
Ampliamento della rete degli eco-compattatori
Il protocollo prevede l’espansione delle postazioni di eco-compattatori già presenti in varie aree della città, incluse metropolitane, parchi, supermercati e centri commerciali. Nello specifico, l’obiettivo è posizionare nuovi eco-compattatori anche nei mercati rionali e in altri luoghi pubblici. Questo approccio permetterà ai cittadini di conferire in modo più agevole i contenitori in plastica PET, incrementando così le quantità recuperate per il riciclo.
Coripet, il consorzio coinvolto, ha in programma anche campagne informative per sensibilizzare la popolazione sull’importanza della raccolta differenziata e sul corretto conferimento della plastica. In aggiunta, saranno organizzate raccolte selettive in occasione di grandi eventi, creando un’occasione per educare e coinvolgere direttamente le comunità. È previsto anche un coinvolgimento attivo dei Municipi per identificare le aree strategiche dove posizionare i nuovi compattatori, un passaggio fondamentale per garantire la riuscita dell’iniziativa.
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Strategie di incentivazione alla raccolta
Per aumentare ulteriormente l’efficacia del programma di raccolta, sono allo studio sistemi di incentivazione. Tra le proposte ci sono sconti in supermercati convenzionati e la distribuzione di biglietti per il trasporto pubblico. Queste iniziative hanno lo scopo di stimolare la partecipazione attiva dei cittadini e rendere il conferimento dell’imballaggio in plastica più vantaggioso per tutti.
Il consorzio Coripet si occuperà anche di gestire e mantenere i nuovi contenitori, fornendo a Roma Capitale dati sui quantitativi raccolti. Ciò consentirà un monitoraggio costante dell’andamento della raccolta, fondamentale per valutare l’andamento della campagna e per apportare eventuali migliorie al servizio.
Il riciclo della plastica PET e gli obiettivi europei
Nel quadro di un accordo sottoscritto nel 2020 a livello nazionale con l’ANCI, Coripet ha attivato una filiera chiusa per il riciclo del PET, denominata “bottle to bottle”. Questa pratica è stata riaffermata anche dalla Direttiva europea S.U.P. del 2019, che fissa obiettivi ambiziosi per la raccolta e riciclo delle bottiglie in plastica: il 77% entro il 2025 e il 90% entro il 2029.
In aggiunta, dal 2025 le bottiglie in PET dovranno contenere almeno il 25% di plastica riciclata. Obiettivi che si allineano a quanto previsto dal recente regolamento dell’Unione Europea per la riduzione dei rifiuti da imballaggi, il quale stabilisce modalità di raccolta separata per il 90% dei contenitori in metallo e plastica monouso entro il 2029. L’approvazione del nuovo protocollo d’intesa rappresenta quindi un passo fondamentale di Roma Capitale nel rispetto di tali normative, andando a contribuire in modo tangibile alla strategia di riduzione dei rifiuti e alla promozione dell’economia circolare.
Risultati fino ad oggi e prospettive future
L’assessore Sabrina Alfonsi ha sottolineato i risultati già raggiunti con gli attuali 89 compattatori sparsi in città, che hanno consentito di recuperare circa 8,5 milioni di bottiglie in plastica. Questi numeri dimostrano l’efficacia delle misure già adottate e l’importanza della collaborazione con Coripet nello sviluppare buone pratiche di conferimento differenziato.
Le parole di Corrado Dentis, presidente di Coripet, evidenziano la volontà di mantenere un’alleanza forte tra Comune, cittadini e attività produttive per raggiungere l’obiettivo del 77% di raccolta entro il 2025. Roma si posiziona quindi come esempio virtuoso per altre città italiane, dimostrando che un impegno collettivo e ben organizzato può portare a risultati tangibili nel campo del riciclo e della riduzione dei rifiuti.
L’approvazione di questo protocollo si inserisce in un ragionamento più ampio, volto a promuovere un modello di gestione dei rifiuti che veda la plastica non solo come un rifiuto, ma come una risorsa, favorendo così una transizione ecologica sempre più necessaria.