Roma ospita la conferenza internazionale sulla ricostruzione dell’ucraina 2025 con oltre 90 paesi partecipanti

Roma ospita la conferenza internazionale sulla ricostruzione dell’ucraina 2025 con oltre 90 paesi partecipanti

Roma ospita la conferenza internazionale sulla ricostruzione dell’Ucraina con oltre 90 paesi, leader mondiali e focus su strategie economiche, riforme e cooperazione tra settore pubblico e privato.
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Roma ospiterà il 10-11 luglio 2025 la conferenza internazionale sulla ricostruzione dell’Ucraina, con oltre 90 paesi partecipanti, leader mondiali e focus su strategie economiche, politiche e sociali per il rilancio post-conflitto. - Gaeta.it

Roma si prepara ad accogliere un importante evento internazionale dedicato alla ricostruzione dell’Ucraina, segnando un momento chiave per le relazioni diplomatiche e la collaborazione economica. La conferenza si svolgerà alla “Nuvola” dell’Eur nei giorni 10 e 11 luglio 2025 e vedrà la partecipazione di oltre 90 paesi, con rappresentanze di governo e imprenditori provenienti da tutto il mondo. Questi due giorni di incontri sono fondamentali per definire le strategie e i finanziamenti necessari al rilancio del paese ucraino, con un ampio coinvolgimento del settore pubblico e privato.

La partecipazione globale e il contesto politico della conferenza

La quarta edizione della conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina porta a Roma quasi un centinaio di delegazioni ufficiali e 80 capi di stato e di governo, fatti che la rendono una delle riunioni più rilevanti del calendario diplomatico. Tra i personaggi di spicco che interverranno non manca il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, seduto accanto a figure di spicco come la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il cancelliere tedesco Friedrich Merz e il primo ministro polacco Donald Tusk. È confermato anche l’intervento del premier italiano Giorgia Meloni, che aprirà la conferenza e rappresenterà il governo italiano.

Assenze e strategie parallele

Non saranno presenti, invece, il presidente francese Emmanuel Macron e il primo ministro britannico Keir Starmer, che parteciperanno tramite videoconferenza a un vertice parallelo di quella che viene definita la “coalizione dei volenterosi”, un’iniziativa nata a febbraio 2025 per formare una forza di peacekeepers in Ucraina dopo un futuro possibile cessate il fuoco. Questa coalizione rappresenta un gruppo di paesi pronti a impegnarsi per la stabilità e la sicurezza post-conflitto, benché non tutti i leader siano fisicamente presenti a Roma.

Struttura e focus della conferenza sulla ricostruzione

La conferenza si svilupperà attraverso numerosi panel e sessioni di lavoro che affronteranno temi cruciali per il rilancio dell’Ucraina. Il programma si concentra su quattro dimensioni principali: il ruolo del settore privato, il capitale umano, la dimensione regionale e locale, e le riforme accompagnate dall’adesione all’Unione europea. Questi temi saranno affrontati a più livelli, con la partecipazione di ministri e rappresentanti istituzionali da vari Paesi.

Momenti di confronto e networking

Durante le giornate, si svolgeranno anche tavole rotonde e laboratori distribuiti lungo un “Recovery Forum” in cui esperti e operatori economici si confronteranno su infrastrutture, edilizia, energia, agribusiness, digitale, industria strategica e salute. Non mancherà un segmento dedicato specificamente alle aziende italiane, ucraine e internazionali, chiamate a presentare progetti e a partecipare a incontri B2B e B2G con enti locali e centrali, per favorire sinergie concrete e accordi operativi sul terreno.

Programma dettagliato e interventi previsti nella due giorni romana

Il calendario ufficiale del meeting prevede l’apertura dei lavori alle ore 10.30 di giovedì 10 luglio con un saluto del ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani. Subito dopo, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni terrà il discorso inaugurale, dando il via alle sessioni plenarie. La mattina proseguirà con gli interventi dei protagonisti principali: Volodymyr Zelensky, presidente ucraino, illustrerà le priorità della ricostruzione; Ursula von der Leyen rappresenterà la posizione dell’Unione europea; Friedrich Merz fornirà il punto di vista tedesco, mentre Donald Tusk porterà la voce della Polonia, paese che ospiterà la prossima conferenza del 2026.

Contributi sociali e culturali

Non manca, nel programma, il contributo di Olena Zelenska, first lady dell’Ucraina, che si concentrerà su aspetti sociali e culturali legati alla ricostruzione del tessuto civile. Le sessioni proseguiranno con dibattiti e approfondimenti anche nella giornata successiva, per arrivare a definire intese e rilanciare progetti strategici per la stabilità politica ed economica dell’Ucraina. Gli organizzatori si attendono oltre 3500 partecipanti, con una nutrita presenza di rappresentanti aziendali, circa 2000, di cui 500 italiani, a testimonianza della rilevanza economica e geopolitica dell’incontro.

La conferenza di Roma rappresenta un appuntamento chiave per il percorso di ricostruzione che l’Ucraina dovrà sostenere nei prossimi anni. Un’occasione per rinsaldare i legami internazionali e definire soluzioni concrete in un contesto globale ancora molto segnato dal conflitto e dalle sue conseguenze.

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