Roma si prepara ad accogliere un importante evento internazionale dedicato alla ricostruzione dell’Ucraina, segnando un momento chiave per le relazioni diplomatiche e la collaborazione economica. La conferenza si svolgerà alla “Nuvola” dell’Eur nei giorni 10 e 11 luglio 2025 e vedrà la partecipazione di oltre 90 paesi, con rappresentanze di governo e imprenditori provenienti da tutto il mondo. Questi due giorni di incontri sono fondamentali per definire le strategie e i finanziamenti necessari al rilancio del paese ucraino, con un ampio coinvolgimento del settore pubblico e privato.
La partecipazione globale e il contesto politico della conferenza
La quarta edizione della conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina porta a Roma quasi un centinaio di delegazioni ufficiali e 80 capi di stato e di governo, fatti che la rendono una delle riunioni più rilevanti del calendario diplomatico. Tra i personaggi di spicco che interverranno non manca il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, seduto accanto a figure di spicco come la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il cancelliere tedesco Friedrich Merz e il primo ministro polacco Donald Tusk. È confermato anche l’intervento del premier italiano Giorgia Meloni, che aprirà la conferenza e rappresenterà il governo italiano.
Assenze e strategie parallele
Non saranno presenti, invece, il presidente francese Emmanuel Macron e il primo ministro britannico Keir Starmer, che parteciperanno tramite videoconferenza a un vertice parallelo di quella che viene definita la “coalizione dei volenterosi”, un’iniziativa nata a febbraio 2025 per formare una forza di peacekeepers in Ucraina dopo un futuro possibile cessate il fuoco. Questa coalizione rappresenta un gruppo di paesi pronti a impegnarsi per la stabilità e la sicurezza post-conflitto, benché non tutti i leader siano fisicamente presenti a Roma.
Leggi anche:
Struttura e focus della conferenza sulla ricostruzione
La conferenza si svilupperà attraverso numerosi panel e sessioni di lavoro che affronteranno temi cruciali per il rilancio dell’Ucraina. Il programma si concentra su quattro dimensioni principali: il ruolo del settore privato, il capitale umano, la dimensione regionale e locale, e le riforme accompagnate dall’adesione all’Unione europea. Questi temi saranno affrontati a più livelli, con la partecipazione di ministri e rappresentanti istituzionali da vari Paesi.
Momenti di confronto e networking
Durante le giornate, si svolgeranno anche tavole rotonde e laboratori distribuiti lungo un “Recovery Forum” in cui esperti e operatori economici si confronteranno su infrastrutture, edilizia, energia, agribusiness, digitale, industria strategica e salute. Non mancherà un segmento dedicato specificamente alle aziende italiane, ucraine e internazionali, chiamate a presentare progetti e a partecipare a incontri B2B e B2G con enti locali e centrali, per favorire sinergie concrete e accordi operativi sul terreno.
Programma dettagliato e interventi previsti nella due giorni romana
Il calendario ufficiale del meeting prevede l’apertura dei lavori alle ore 10.30 di giovedì 10 luglio con un saluto del ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani. Subito dopo, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni terrà il discorso inaugurale, dando il via alle sessioni plenarie. La mattina proseguirà con gli interventi dei protagonisti principali: Volodymyr Zelensky, presidente ucraino, illustrerà le priorità della ricostruzione; Ursula von der Leyen rappresenterà la posizione dell’Unione europea; Friedrich Merz fornirà il punto di vista tedesco, mentre Donald Tusk porterà la voce della Polonia, paese che ospiterà la prossima conferenza del 2026.
Contributi sociali e culturali
Non manca, nel programma, il contributo di Olena Zelenska, first lady dell’Ucraina, che si concentrerà su aspetti sociali e culturali legati alla ricostruzione del tessuto civile. Le sessioni proseguiranno con dibattiti e approfondimenti anche nella giornata successiva, per arrivare a definire intese e rilanciare progetti strategici per la stabilità politica ed economica dell’Ucraina. Gli organizzatori si attendono oltre 3500 partecipanti, con una nutrita presenza di rappresentanti aziendali, circa 2000, di cui 500 italiani, a testimonianza della rilevanza economica e geopolitica dell’incontro.
La conferenza di Roma rappresenta un appuntamento chiave per il percorso di ricostruzione che l’Ucraina dovrà sostenere nei prossimi anni. Un’occasione per rinsaldare i legami internazionali e definire soluzioni concrete in un contesto globale ancora molto segnato dal conflitto e dalle sue conseguenze.