Il patrimonio culturale ha un valore inestimabile, non solo dal punto di vista storico e artistico ma anche per l’impatto economico sostenibile che può avere sulle comunità locali. L’assemblea tenutasi a Roma, organizzata dall’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale , si è focalizzata sull’importanza di accrescere la consapevolezza riguardo ai Beni Unesco in Italia e ha riunito amministratori, esperti e rappresentanti delle istituzioni.
Obiettivo dell’assemblea: valorizzare il patrimonio culturale
L’incontro, tenutosi presso la sala Spadolini del Ministero della Cultura, si è svolto nella mattinata del 3 dicembre 2024 ed ha radunato oltre 50 Enti che gestiscono i siti italiani iscritti nella World Heritage List. L’assemblea ha avuto un significato speciale per gli amministratori locali e i sindaci presenti, i quali hanno evidenziato l’importanza di una maggiore cooperazione tra le istituzioni e la società civile per far emergere il valore del patrimonio culturale. Italia, con 60 siti iscritti, ha il maggior numero di Beni Unesco al mondo, spaziando da monumenti a parchi naturali, ognuno rappresentante un pezzo del nostro percorso storico.
Alessio Pascucci, presidente di BIPM, non ha mancato di esprimere la responsabilità che deriva dall’essere stati riconosciuti come Patrimonio Mondiale. “Il titolo di Patrimonio Mondiale porta con sé un’onore ma implica anche un onere. Le amministrazioni devono collaborare e trovare supporto dalle istituzioni centrali per garantire la manutenzione e la valorizzazione di questi luoghi straordinari,” ha sottolineato.
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Appuntamenti futuri e iniziative in programma
Durante la conferenza, Emilio Casalini, noto giornalista e conduttore di “Generazione Bellezza” su Rai Tre, ha aperto l’incontro presentando un progetto ambizioso: un evento che si terrà il 6 febbraio 2025 a Roma con il titolo “Incontri e Territori. Designazioni UNESCO a confronto”. Questo evento, sostenuto dal Ministero della Cultura, intende essere un’importante occasione per dibattere e riflettere sui valori legati al patrimonio mondiale. Pascucci ha chiarito che l’obiettivo è illuminarne l’importanza presso le istituzioni coinvolte, per garantire che l’Italia risponda adeguatamente ai doveri e alle opportunità derivanti dalle Convenzioni internazionali dell’UNESCO.
Il ruolo degli amministratori locali nella valorizzazione
Carlo Francini, coordinatore scientifico di BIPM, ha enfatizzato il bisogno di rivisitare strategie di conservazione e valorizzazione, sottolineando il fondamentale ruolo che gli amministratori locali giocano nella tutela del patrimonio. La partecipazione attiva delle comunità locali è fondamentale per garantire che ogni territorio possa fornire utili indicazioni per una gestione che favorisca spropositatamente la convivenza e lo sviluppo. Francini ha aggiunto che “solo un territorio che comprende il proprio patrimonio mondiale può gestirlo in maniera efficace.”
L’assemblea ha quindi rappresentato un momento di riflessione e progettazione per il futuro, riconoscendo l’importanza della cooperazione fra vari attori e segmenti della società, con l’auspicio che queste iniziative possano contribuire a una nuova era di consapevolezza e valorizzazione del patrimonio culturale italiano. Grazie a questa mobilitazione, si spera di migliorare la manutenzione e la promozione dei siti, rendendo più forte il nostro legame con la storia e la cultura che rappresentano.