Roma: Ex custodi scolastici possono restare nei loro alloggi grazie a nuova delibera comunale

Roma: Ex custodi scolastici possono restare nei loro alloggi grazie a nuova delibera comunale

La delibera comunale di Roma garantisce il diritto di permanenza in 500 alloggi per ex custodi scolastici e famiglie, stabilendo criteri chiari per la gestione e l’accesso agli spazi abitativi.
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Roma: Ex custodi scolastici possono restare nei loro alloggi grazie a nuova delibera comunale - Gaeta.it

Una notizia positiva per gli ex custodi scolastici di Roma riguarda la recente delibera comunale che garantisce il diritto di permanenza in circa 500 alloggi adibiti a questi lavoratori e alle loro famiglie. La nuova normativa si propone di regolarizzare la situazione abitativa di chi è da anni legato alle scuole della Capitale, stabilendo criteri di accesso trasparenti e precisi. Questa iniziativa non solo offre stabilità a molti nuclei familiari, ma mira anche a gestire in modo più efficiente il patrimonio immobiliare legato alle istituzioni educative.

I requisiti per la permanenza negli alloggi

La delibera stabilisce requisiti specifici che le famiglie degli ex custodi devono soddisfare per mantenere la propria abitazione. Tra i criteri fondamentali ci sono il reddito familiare, l’età e la condizione patrimoniale. È previsto che il nucleo familiare degli ex custodi possa continuare a occupare l’alloggio se uno dei membri ha almeno 65 anni e presenta un reddito che rientra nei limiti stabiliti dalla normativa comunale. La questione dell’invalidità è stata presa in considerazione, permettendo a chi ha un’invalidità non inferiore al 74%, sia per il custode che per un familiare convivente, di avere accesso a questo diritto.

Anche i vedovi degli ex custodi potranno restare negli alloggi, a patto che la loro unione durasse almeno cinque anni prima della morte del coniuge. Questo aspetto è particolarmente significativo in quanto tutela anche questa categoria di soggetti, offrendo loro sicurezza abitativa in un momento di vulnerabilità.

Per beneficiare del diritto di permanenza, è necessario comprovare una residenza continuativa di almeno cinque anni, oltre ad essere in regola con i pagamenti e mantenere un comportamento che non interferisca svolgimento delle attività scolastiche. Questo insieme di requisiti mira a garantire una tenuta sociale degli alloggi.

Controlli e gestione degli alloggi

La polizia locale ha ricevuto l’incarico di effettuare controlli regolari, ogni tre mesi, per accertare chi vive effettivamente negli alloggi e verificare il rispetto dei requisiti stabiliti. Questo aspetto è cruciale per evitare abusi e occupazioni non autorizzate, garantendo una gestione corretta degli spazi abitativi. L’amministrazione comunale intende intervenire attivamente per recuperare gli immobili occupati da persone che non rispettano i criteri di accesso, così da mantenere la funzione sociale dell’ospitalità legata al servizio scolastico.

Il recente censimento comunale ha rivelato che attualmente ci sono 437 alloggi destinati agli ex custodi, con solo 137 di questi ancora occupati da aventi diritto. Sono già stati liberati e riassegnati alle scuole 66 appartamenti, testimoniando la volontà dell’amministrazione di restituire gli spazi a una funzione utile e necessaria per la comunità.

Soddisfazione dei consiglieri e impatto sociale

La delibera ha ottenuto un ampio consenso all’interno delle commissioni Patrimonio e Scuola del Comune di Roma, con i consiglieri Pd Yuri Trombetti, Carla Fermariello e Daniele Parrucci che hanno sottolineato l’importanza di questo provvedimento. Hanno definito l’atto “storico”, frutto di un lavoro collegiale e attento, elogiando il risultato come un passo significativo verso una gestione più equa e ordinata del patrimonio immobiliare scolastico.

Questo provvedimento rappresenta non solo un’opportunità per le famiglie coinvolte, ma contribuisce anche alla creazione di un ambiente più stabile e sicuro per chi lavora e vive accanto alle scuole. Garantire a queste famiglie una residenza dignitosa è un gesto che sottolinea l’importanza del servizio che gli ex custodi hanno fornito alle comunità scolastiche nella capitale.

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