Roma approva il nuovo regolamento per orti urbani comunitari: sostenibilità e inclusione sociale al centro

Roma approva il nuovo regolamento per orti urbani comunitari: sostenibilità e inclusione sociale al centro

L’Assemblea Capitolina approva un nuovo Regolamento per gli orti urbani comunitari a Roma, promuovendo sostenibilità ambientale, socialità e partecipazione attiva dei cittadini nella gestione degli spazi verdi.
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Roma approva il nuovo regolamento per orti urbani comunitari: sostenibilità e inclusione sociale al centro - (Credit: abitarearoma.it)

L’Assemblea Capitolina ha recentemente segnato un passo significativo verso la sostenibilità ambientale e la promozione della socialità attraverso l’approvazione del nuovo Regolamento per la realizzazione e gestione degli orti urbani comunitari. Questa iniziativa si propone di trasformare gli spazi verdi della Capitale in luoghi di incontro e educazione, valorizzando non solo il territorio ma anche le comunità che vi abitano. Con questa misura, il Comune di Roma si impegna a incentivare la partecipazione attiva dei cittadini nella cura e nella manutenzione degli orti, offrendo opportunità di apprendimento e aggregazione sociale.

L’importanza degli orti urbani per la comunità

Gli orti urbani, gestiti in prima persona dai cittadini, si configurano come luoghi privilegiati per la socializzazione e l’apprendimento. Questi spazi rappresentano un’opportunità per le persone di tutte le età di interagire tra loro, condividere esperienze e conoscenze su pratiche agricole sostenibili. Il consigliere capitolino Nando Bonessio, parte del gruppo Alleanza Verdi-Sinistra, ha commentato l’approvazione del regolamento, definendo questa iniziativa come “uno straordinario esempio di rigenerazione urbana e cittadinanza attiva.”

La vocazione sociale degli orti è evidente: essi non sono solo spazi per il giardinaggio, ma diventano anche centri di educazione aperti a scuole e centri per anziani. In questo modo, l’approccio alla biodiversità trova una sua espressione concreta, mentre il coinvolgimento delle fasce più vulnerabili della popolazione contribuisce alla creazione di una rete di sostegno comunitario. Gli orti urbani promuovono anche la riduzione dell’inquinamento, poiché trasformano aree degradate in spazi verdi, contribuendo così a migliorare la qualità dell’aria e a incentivare una vita sana.

Collegamenti con le politiche di sostenibilità della giunta

Il nuovo regolamento per gli orti urbani non si limita a questa iniziativa isolata, ma si integra perfettamente in un contesto più ampio di progetti della giunta capitolina. Tra le altre iniziative di rilevanza ci sono l’istituzione del Consiglio del cibo e il Trattato di Non-Proliferazione delle fonti fossili, tutte mirate a promuovere forme di produzione sostenibili e locali. Queste politiche si allineano con l’obiettivo di sviluppare comunità energetiche rinnovabili, in un percorso che mira a rendere Roma più verde e sostenibile.

L’implementazione degli orti urbani, quindi, non è solo una questione di estetica urbana, ma un passo concreto verso la costruzione di una cittadinanza consapevole e responsabile. L’idea alla base è quella di incentivare l’autoproduzione alimentare e di incoraggiare i cittadini a diventare protagonisti attivi nel processo decisionale relativo alla gestione del proprio ambiente.

Opportunità di finanziamento e futuro degli orti urbani

Il nuovo Regolamento introduce anche interessanti opportunità di accesso a finanziamenti europei dedicati a progetti d’innovazione e sostenibilità. Questo aspetto potrebbe rivelarsi fondamentale per garantire la miglior gestione degli orti e il loro sviluppo. Diverse idee sono già sul tavolo, tra cui il recupero e l’accumulo di acqua piovana e l’installazione di impianti per la produzione di energie rinnovabili.

Questi elementi non solo migliorerebbero l’efficienza degli orti, ma contribuirebbero anche ad aumentare la consapevolezza ambientale tra i cittadini. Grazie all’impegno della Rete degli Orti Urbani Comunitari e del presidente della Commissione Ambiente, Daniele Palmieri, il regolamento si configura come un manifestazione di collaborazione tra cittadini e istituzioni. Questo patto, come sottolineato da Bonessio, non soltanto rafforza il senso civico, ma incoraggia la responsabilità condivisa nella gestione di beni comuni, un obiettivo di grande importanza per la crescita di Roma come città vivibile e sostenibile nel lungo termine.

L’approvazione di questo nuovo Regolamento rappresenta quindi un passo cruciale per la comunità romana, invitando tutti a contribuire attivamente a un futuro che non sia solo verde, ma anche inclusivo e socialmente responsabile.

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