Riuscita operazione a Torino: una donna sorda riacquista l'udito grazie a un intervento pionieristico

Riuscita operazione a Torino: una donna sorda riacquista l’udito grazie a un intervento pionieristico

A Torino, un intervento innovativo all’ospedale Molinette ha restituito l’udito a una donna sorda, rimuovendo un tumore e posizionando impianti per stimolare gli elettrodi cerebrali, migliorando anche il suo equilibrio.
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Riuscita operazione a Torino: una donna sorda riacquista l'udito grazie a un intervento pionieristico - Gaeta.it

A Torino, un notevole traguardo medico ha avuto luogo presso l’ospedale Molinette, dove una donna sorda da entrambe le orecchie ha riacquistato l’udito dopo un intervento chirurgico innovativo. Questo intervento pionieristico ha incluso l’asportazione di un tumore e il posizionamento di impianti per stimolare direttamente gli elettrodi cerebrali. L’operazione non solo ha permesso alla paziente di sentire nuovamente, ma ha anche migliorato sensibilmente il suo equilibrio e la percezione dei suoni ambientali, segnando una svolta significativa nella sua vita.

Le origini della sordità: un percorso difficile

La storia della paziente è segnata da una battaglia contro la sordità, iniziata a partire dai 25 anni a causa di una forma comune di patologia nota come otosclerosi, che ha colpito inizialmente l’orecchio destro. Sebbene questa patologia possa essere gestita in modo relativamente efficace, nel caso di questa donna, si è evoluta rapidamente fino a colpire anche l’orecchio interno. Negli anni, la paziente si è trovata sempre più isolata dalla comunicazione verbale. Nonostante gli sforzi, inclusi interventi per tentare di migliorare l’udito tramite protesi acustiche, non ha mai recuperato la capacità di percepire le parole.

Negli ultimi anni, il quadro clinico si è complicato ulteriormente con la diagnosi di un grosso tumore benigno sul nervo vestibolare dell’orecchio sinistro, conosciuto come neurinoma dell’acustico. Questo tumore, in fase di crescita, ha generato vertigini intense, aggravando lo stato di salute già fragilissimo della paziente, portando a una progressiva sordità totale.

L’intervento chirurgico: una sfida complessa

Di fronte a questa situazione critica, i medici hanno deciso di procedere con un intervento innovativo: da un lato, l’inserimento di un impianto cocleare per la stimolazione dell’udito a destra, e dall’altro, un intervento neurochirurgico per rimuovere completamente il tumore sul nervo acustico sinistro. Questo secondo intervento ha richiesto tecniche chirurgiche sofisticate e una attenzione particolare per preservare le funzioni neurologiche degli altri nervi coinvolti.

L’operazione ha richiesto un impegno di circa dieci ore, durante le quali è stato inserito anche un dispositivo elettrodo, progettato per stimolare direttamente i nuclei cocleari nel cervello. Questo passaggio è stato cruciale, poiché il nervo acustico sinistro era stato difficilmente rimosso insieme al tumore, rendendo indispensabile un approccio alternativo per restituire alla donna la capacità di sentire.

Risultati straordinari e significato dell’intervento

Dopo l’intervento, i risultati sono stati sorprendenti. La paziente ha immediatamente iniziato a notare un significativo recupero dell’udito. Ha potuto riprendere le normali conversazioni e, cosa ancor più rilevante, ha documentato un miglioramento del suo equilibrio e della percezione dei suoni ambientali. Lo stimolo elettrico ricevuto ora dalla sua stimolazione uditiva ha ripristinato la sua capacità di orientarsi nello spazio sonoro, un aspetto fondamentale per la vita quotidiana e per le interazioni sociali.

L’operazione ha suscitato ammirazione anche tra i professionisti sanitari. L’assessore alla Sanità, Federico Riboldi, ha sottolineato il merito del personale coinvolto nel garantire il successo dell’intervento, evidenziando l’eccellenza dei trattamenti offerti dalla Città della Salute di Torino. In questo contesto, il direttore generale facente funzioni della struttura, Emanuele Ciotti, ha messo in evidenza le potenzialità della clinica torinese come centro all’avanguardia nella chirurgia e nelle neuroscienze.

Queste innovazioni rappresentano non solo un avanzamento nella pratica medica, ma anche un raggio di speranza per molti che affrontano sfide simili. La storia della paziente evidenzia l’importanza delle continue ricerche e sviluppi in ambito sanitario, rendendo evidente come tecniche chirurgiche avanzate possano trasformare radicalmente esistenze precedentemente segnate da limitazioni.

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