Si è conclusa la tre giorni dell’edizione 2024 di Diaspore, il convegno itinerante dedicato alla diaspora italiana, che ha fatto tappa in Italia dopo aver toccato diverse località del mondo, tra cui Australia, Stati Uniti e Argentina. Il Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana ha ospitato l’evento, richiamando un folto pubblico di esperti e appassionati. Questa edizione, che ha visto la partecipazione di oltre 80 professionisti del settore, ha espresso con forza l’importanza della storia dell’emigrazione italiana e delle sue infinite sfaccettature.
Un programma ricco di contenuti e dibattiti
Nel corso del convegno, si sono svolti 24 panel di discussione, una vera e propria fucina di idee, in cui sono stati trattati temi vari e significativi legati agli emigrati italiani sparsi nel mondo. Dal confronto tra le diverse esperienze migratorie alle nuove scoperte storiografiche, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di approfondire questioni cruciali per comprendere il fenomeno della diaspora italiana. La scelta di location come il Mei e il Galata Museo del Mare ha dato ulteriore valore all’evento, rendendolo un palcoscenico ideale per tali discussioni importanti.
Gli esperti hanno condiviso conoscenze e pratiche, arricchendo il dibattito con le loro esperienze e le loro ricerche. Questo incontro ha creato un ambiente stimolante dove le idee fluiscono e si trasformano in progetti concreti. L’interesse per la diaspora italiana continua a crescere e questo evento ha rappresentato un’opportunità unica per riunire le comunità di ricerca e dibattito provenienti da tutte le parti del mondo.
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Collaborazione internazionale e futuri sviluppi
Le istituzioni promotrici hanno manifestato grande soddisfazione per il successo dell’evento. Oltre al Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana, hanno preso parte all’organizzazione del convegno anche il Muntref di Buenos Aires, il Coasit di Melbourne e il Jonh Calandra Italian American Institute di New York. Queste realtà hanno lavorato in sinergia per promuovere un network internazionale che si fa sempre più solido, unendo le forze per scambiare buone pratiche e scoperte.
Paolo Masini, presidente della Fondazione Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana, ha sottolineato l’importanza di continuare su questa strada: “Nei prossimi giorni ci incontreremo per mettere in atto i vari progetti e collaborazioni avviati, e cominciare a pensare alla prossima edizione in un nuovo continente”. Queste dichiarazioni mettono in evidenza un desiderio di crescita e di ampliamento dell’evento, proseguendo con l’obiettivo di mettere sempre in luce il patrimonio culturale e umano legato all’emigrazione italiana.
Rivedere i lavori e il sostegno delle istituzioni locali
Per chi non è riuscito a partecipare, sarà possibile rivedere i lavori del convegno sui canali YouTube del Mei, dove saranno disponibili tutti gli interventi e le discussioni avvenute durante l’evento. Questo aspetto sottolinea non solo la volontà di rendere accessibile il sapere, ma anche di coinvolgere un pubblico che può nutrire un diverso interesse per la storia dell’emigrazione italiana.
Infine, il Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana, insieme a tutto il suo staff, ha voluto ringraziare esplicitamente le istituzioni che hanno sostenuto l’iniziativa, tra cui la Regione Liguria, il Comune di Genova e la Fondazione Muma. Il reciproco supporto ha reso possibile la realizzazione di un evento di così alto profilo, sottolineando l’importanza di lavorare insieme per dare visibilità e valore alla storia delle comunità italiane nel mondo.