Risparmi e novità per le elezioni e referendum del 2025: costi, regole e sistema elettorale

Risparmi e novità per le elezioni e referendum del 2025: costi, regole e sistema elettorale

Nel 2025 in Italia referendum abrogativi e elezioni amministrative si svolgeranno insieme per ridurre i costi, con nuove regole per i comuni sotto 15.000 abitanti, modifiche alle liste elettorali e potenziamento del sistema informativo elettorale.
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Nel 2025 in Italia si terranno referendum abrogativi e elezioni amministrative accorpate, con risparmi economici, nuove regole per i piccoli comuni, modifiche nelle liste elettorali e un potenziamento del sistema informativo elettorale. - Gaeta.it

Il 2025 vedrà una serie di consultazioni elettorali importanti in Italia, con un’accoppiata tra referendum abrogativi e elezioni amministrative. Il governo ha valutato nei dettagli i costi e le novità normative legate a queste consultazioni. Tra le misure, spiccano le stime sul risparmio derivante dalla contemporaneità delle votazioni, le modifiche per i comuni con meno di 15.000 abitanti, cambiamenti nelle liste elettorali e l’ammodernamento del sistema informativo elettorale.

Risparmi economici dall’accorpamento tra referendum e amministrative

Secondo la relazione tecnica al provvedimento, un’elezione in una sezione costa circa 1.030 euro per il voto ai cinque referendum abrogativi e 750 euro per le elezioni amministrative singole. Nel caso in cui i due appuntamenti si svolgano nello stesso giorno, il costo complessivo per sezione scende a 1.322 euro. Il riconoscimento risparmi per ogni sezione, quindi, diventa evidente. Per i seggi speciali, il costo è di 185 euro per i referendum e 212 euro per le amministrative, con una differenza meno marcata rispetto alle sezioni ordinarie, perché nei seggi speciali non si applicano le maggiorazioni previste per gli uffici elettorali sezionali.

Risparmio complessivo stimato

Nel 2025 il totale stimato per svolgere referendum e amministrative in date diverse si aggira intorno ai 90,19 milioni di euro. Se invece si uniscono le due consultazioni, la spesa complessiva si riduce a 88,33 milioni, una differenza di 1,85 milioni di euro. Questo risparmio tiene conto del numero delle amministrative previste, mentre va segnalato che i referendum coinvolgeranno un’organizzazione di 61.557 uffici elettorali di sezione e 1.492 seggi speciali. Il ministero dell’interno, entro 180 giorni dall’evento, dovrà trasmettere alle camere una relazione relativa al funzionamento del voto “fuori sede”, sperimentato per questi referendum.

Elezioni amministrative 2025 nei piccoli comuni: nuove regole per liste singole

Per le elezioni di sindaco e consiglio comunale nei comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti, il 2025 porta una deroga particolare rispetto al passato. Quando è ammessa e votata una sola lista, verranno eletti tutti i candidati inclusi in quella lista e il sindaco collegato, a condizione che la lista raggiunga almeno il 50% dei voti validi e che il numero dei votanti sia almeno il 40% degli elettori iscritti. Se tali condizioni non si verificano, il risultato è nullo e si dovrà ricorrere a un nuovo turno o procedura.

Quorum per la legittimazione del voto

Per controllare il quorum dei votanti si considera il totale degli elettori nelle liste del comune esclusi quelli iscritti all’anagrafe degli italiani residenti all’estero che non hanno votato. Si stabilisce quindi una soglia di partecipazione minima per garantire una legittimazione sufficiente anche nei casi di unico schieramento presentato in lista.

Modifiche alle liste elettorali: eliminazione delle distinzioni di genere

Un cambiamento rilevante riguarda le liste elettorali ufficiali. Viene eliminata la distinzione per genere all’interno delle liste stesse. Sparisce anche la differenziazione negli elenchi stesi dai sindaci per i giovani che raggiungono la maggiore età elettorale. Le commissioni elettorali comunali, che preparano gli elenchi per iscrivere nuovi elettori o cancellare chi non ha diritto di voto, adottano ora liste senza distinzione di sesso.

Infine, viene cancellata la regola che imponeva per le donne coniugate o vedove l’indicazione del cognome del marito nelle liste, un adempimento che pesava sul formato delle schede elettorali e sugli elenchi ufficiali.

Potenziamento del sistema informativo elettorale con un fondo dedicato

Il ministero dell’interno istituirà un fondo specifico per migliorare il Sistema informativo elettorale . La dotazione prevista è di 800.000 euro all’anno per tre anni, dal 2025 al 2027. Il siel è la piattaforma digitale che raccoglie e diffonde i dati legati alle varie consultazioni elettorali, cioè politiche, regionali, amministrative e referendarie.

Attraverso il siel, il ministero raccoglierà i risultati ufficiosi e li diffonderà in tempo reale tramite il sito Eligendo e le applicazioni correlate. Il rafforzamento dei servizi digitali contribuirà a rendere più trasparente e tempestiva la divulgazione delle informazioni durante le tornate elettorali. Questo investimento punta a garantire più fluidità e sicurezza nella gestione dei dati elettorali, in un momento in cui la tecnologia assume un ruolo sempre più importante nelle procedure di voto.

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