Rischio amianto nel quartiere pennile di sotto ad ascoli piceno, opposizione solleva l’allarme dopo una demolizione

Rischio amianto nel quartiere pennile di sotto ad ascoli piceno, opposizione solleva l’allarme dopo una demolizione

Nel quartiere Pennile di Sotto di Ascoli Piceno, la demolizione in via Molise ha causato il rischio dispersione di amianto; opposizione denuncia ritardi e chiede interventi urgenti per la bonifica.
Rischio Amianto Nel Quartiere Rischio Amianto Nel Quartiere
Ad Ascoli Piceno, nel quartiere Pennile di Sotto (via Molise), una demolizione parziale ha causato il rischio di dispersione di amianto, suscitando preoccupazioni per la salute pubblica e critiche per i ritardi nella gestione e comunicazione dell’emergenza da parte del Comune. - Gaeta.it

Nel comune di ascoli piceno il quartiere pennile di sotto, zona via molise, è al centro di un dibattito acceso sui problemi ambientali e sanitari causati da un intervento edilizio. I consiglieri comunali di opposizione hanno diffuso un appello urgente all’amministrazione per affrontare una situazione che giudicano pericolosa per la salute pubblica, mettendo in luce ritardi e mancanza di trasparenza nella gestione dell’emergenza. L’allarme riguarda la possibile dispersione di amianto in seguito a una demolizione parziale effettuata a marzo 2025.

Demolizione e rischio dispersione di fibre di amianto nella zona di via molise

L’11 marzo 2025 una demolizione parziale ha interessato alcune strutture fatiscenti nel quartiere pennile di sotto, in particolare in via molise. Questo intervento, che doveva essere una semplice operazione di pulizia, ha scatenato preoccupazioni legate alla sicurezza ambientale. A distanza di alcune settimane, un sopralluogo svolto il 24 aprile dai tecnici della prevenzione dell’azienda sanitaria territoriale di ascoli piceno ha evidenziato la possibile dispersione di fibre di amianto nell’aria e nel terreno circostante.

I risultati delle analisi sono stati comunicati ufficialmente al Comune con una relazione datata 7 maggio. Secondo quanto riferito dal dipartimento di prevenzione dell’AST, l’area necessita di interventi urgenti per limitare i rischi di esposizione ai materiali contenenti amianto, notoriamente pericolosi per la salute umana. L’amianto, infatti, può causare gravi patologie respiratorie e oncologiche se inalato per periodi prolungati.

Il direttore del dipartimento ha quindi emesso indicazioni precise per avviare una bonifica dell’area, la rimozione e lo smaltimento corretto dei rifiuti contaminati. Inoltre, si è richiesto un certificato che attesti il completamento delle operazioni di decontaminazione, per garantire che l’area sia resa sicura prima di ritornare in uso. Questi provvedimenti, arrivati con netto ritardo dopo la demolizione, rappresentano una risposta necessaria ma ancora insufficiente, secondo i consiglieri di opposizione.

Ritardi e incertezze nella risposta del comune di ascoli piceno

Nonostante le informazioni allarmanti trasmesse dall’AST, l’amministrazione comunale ha emesso un’ordinanza sindacale solo il 12 maggio, più di un mese dopo il sopralluogo dei tecnici. I consiglieri comunali dell’opposizione hanno contestato la lentezza con cui il sindaco e gli uffici comunali hanno agito, definendo la gestione dell’emergenza “tardiva e opaca”. Questo ritardo ha amplificato le preoccupazioni dei cittadini, soprattutto per la carente comunicazione sull’effettiva pericolosità dell’area coinvolta.

Nel testo ufficiale diffuso dai rappresentanti di minoranza si denuncia anche la mancanza di azioni reali per mettere al sicuro via molise e zone limitrofe. Materiali potenzialmente tossici, verosimilmente contenenti frammenti di amianto, sarebbero ancora presenti, senza che siano stati completati i lavori di bonifica. La situazione suscita timori dato che il sito è ubicato vicino ad abitazioni, scuole, negozi e impianti sportivi all’aperto: luoghi frequentati ogni giorno da molte persone, comprese famiglie con bambini.

Il clima intorno a questa vicenda resta teso a causa del silenzio dell’amministrazione nei confronti della cittadinanza, accusata di non ricevere informazioni chiare e precise sulla reale entità del rischio sanitario presente nell’area. Gli esponenti dell’opposizione mettono in evidenza la necessità di fare chiarezza e di tutelare i residenti tempestivamente.

Interrogazione in consiglio comunale e richiesta di convocazione della commissione ambiente

Di fronte alla complessità della questione, i consiglieri comunali di opposizione hanno presentato un’interrogazione da discutere nel prossimo consiglio comunale di ascoli piceno. Nell’atto formale si sollecita la convocazione urgente della commissione ambiente, con lo scopo di approfondire i fatti, verificare le responsabilità e accertare lo stato reale dell’area coinvolta.

La richiesta è accompagnata dalla volontà dichiarata dalla minoranza di collaborare con l’amministrazione per accelerare le operazioni di messa in sicurezza. L’obiettivo è impedire che il rischio per la salute pubblica permanga o si aggravi, soprattutto in un luogo con così alta frequentazione quotidiana da parte della popolazione.

Questa vicenda dimostra la necessità di un controllo rigoroso e coordinato sulle demolizioni di edifici in stato di degrado, soprattutto quando i materiali utilizzati in passato rappresentano un pericolo concreto. Il monitoraggio continuo e la gestione trasparente delle emergenze sanitarie restano elementi imprescindibili per evitare rischi maggiori ai residenti di ascoli piceno.

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