Rischi e nuove norme sui monopattini elettrici in Italia: morti, incidenti e divieti nella mobilità urbana

Rischi e nuove norme sui monopattini elettrici in Italia: morti, incidenti e divieti nella mobilità urbana

Monopattini elettrici in Italia causano un aumento di incidenti e vittime, con rischi per pedoni e automobilisti; nuove regole del codice della strada 2024 introducono casco obbligatorio, limiti di velocità e targhe.
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L'articolo analizza i crescenti rischi legati all'uso scorretto dei monopattini elettrici in Italia, evidenziando incidenti e vittime, e illustra le nuove regole del codice della strada 2024 per migliorarne la sicurezza. - Gaeta.it

Tra le nuove sfide della mobilità urbana italiana, i monopattini elettrici continuano a creare problemi significativi, rischiando di compromettere la sicurezza di pedoni e automobilisti. L’uso spesso scorretto di questi mezzi ha portato a un aumento degli incidenti e delle vittime, spingendo le autorità a introdurre regolamenti più severi nel tentativo di contenere il fenomeno.

Il pericolo quotidiano per pedoni e automobilisti

I monopattini elettrici rappresentano un rischio concreto per tutti, tanto per chi cammina quanto per chi guida un’auto. La scarsa osservanza delle regole di sicurezza da parte di molti conducenti di monopattini porta a situazioni pericolose. I pedoni, di ogni età, possono subire danni gravi in caso di collisione con questi mezzi. Non importa se gli investiti hanno 20 anni o più, gli impatti possono essere seri.

Per gli automobilisti la convivenza con i monopattini risulta complicata. Questi mezzi si muovono spesso in modo imprevedibile, zigzagando tra le auto e invadendo corsie non consentite. In caso di incidente, il guidatore dell’automobile rischia di essere considerato responsabile, anche quando l’impatto dipende da comportamenti scorretti del monopattinista. Si segnalano infatti urti causati da monopattini “sguscianti”, che rendono difficile per le automobili evitare la collisione.

Quasi tutti i guidatori di monopattini ignorano le norme fondamentali: pochi usano il casco, non segnalano le manovre, superano i limiti di velocità e viaggiano occupando in due o più sui mezzi. Il moto contro mano è diffuso. In città, i monopattini spesso invadono i marciapiedi, trasformandoli in un percorso pericoloso per i pedoni. La situazione ricorda la tensione nel traffico urbano dove molti utenti sono distratti, spesso intenti a consultare il telefono durante la guida.

Incidente fatale in puglia per guida contromano

Un episodio tragico in Puglia evidenzia la gravità dei rischi legati alla guida non regolamentare dei monopattini. Un ragazzo di 16 anni, a bordo del suo monopattino elettrico, ha imboccato contromano la provinciale 109, strada che collega Gioia del Colle a Putignano. Il giovane si è scontrato con un’auto che procedeva correttamente. L’urto si è rivelato letale, confermando come il mancato rispetto delle norme possa portare a conseguenze drammatiche.

Questo incidente, riportato da Alessandro Ascione di Quattroruote, fa emergere anche modalità di trasporto scorrette diffuse. Spesso si vedono monopattini usati da due persone, con la ragazza davanti e un uomo dietro. A volte addirittura tre, con un bambino posizionato tra gli adulti. Questi comportamenti aumentano il rischio di perdita di controllo e di mancata sicurezza.

Il proseguire di situazioni del genere getta luce su problemi non solo di regolamentazione ma di educazione alla guida. I monopattini, usati in modo disordinato nelle strade e soprattutto sui marciapiedi, mettono a rischio in modo costante chi li attraversa a piedi.

Le statistiche di incidenti e vittime negli ultimi anni

I dati confermano un trend preoccupante per i monopattini elettrici. Nel 2024 sono stati registrati 20 decessi legati all’uso di questi mezzi, mentre per il 2025 si stima il superamento di quota 27 vittime. Nel 2015 erano stati 15 i morti, un numero che già mostrava una problematica emergente.

Le cifre relative agli incidenti sono confermate anche dall’istituto nazionale di statistica e da fonti come Quattroruote. Tra il 2022 e il 2023 i sinistri che coinvolgono monopattinisti sono passati da 2.929 a 3.365, mentre i feriti sono aumentati da 2.787 a 3.195. I decessi sono saliti da 16 a 21 nello stesso periodo. Va segnalato che questi conteggi non includono gli incidenti senza intervento delle forze dell’ordine, il che lascia capire quanto sia ampio il fenomeno.

I numeri sottolineano un problema che riguarda soprattutto la sicurezza urbana e l’adeguamento delle normative al diffondersi di questi nuovi mezzi. Il crescente numero di incidenti evidenzia la necessità di un controllo più rigoroso.

Nuove regole e limitazioni introdotte dal codice della strada 2024

Per ridurre i rischi, il governo ha aggiornato il codice della strada, con modifiche in vigore dal 14 dicembre 2024. La prima norma riguarda l’obbligo del casco, esteso a tutti i conducenti di monopattini, non solo ai minori. Questo si propone di minimizzare le conseguenze in caso di cadute o urti.

Il limite di velocità massimo viene fissato a 50 km/h, ma solo nelle città. I monopattini sono vietati fuori dai centri abitati su piste ciclabili, così come la circolazione sui marciapiedi e il transito contromano. Queste restrizioni intendono arginare gli scenari che contribuiscono maggiormente agli incidenti.

È previsto anche l’introduzione del “targhino”, ovvero una targa identificativa per i monopattini, con un decreto attuativo in uscita. Questo misura porta con sé l’obbligo di assicurazione per la responsabilità civile a carico dei conducenti, una rivoluzione importante per la regolamentazione di questo mezzo.

Le nuove limitazioni mirano a migliorare la convivenza tra monopattini, pedoni e veicoli tradizionali, tentando di riportare più ordine e sicurezza nelle strade delle nostre città. L’applicazione e il rispetto di queste norme saranno determinanti per contenere i rischi ancora numerosi sul territorio.

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