L’incidente mortale avvenuto a Venezia nel 2013, che ha visto coinvolto il criminologo tedesco Joachim Vogel, ha raggiunto una nuova fase giudiziaria con una sentenza della corte d’appello lagunare. La famiglia della vittima ha ottenuto un risarcimento di 4 milioni di euro, una cifra ben superiore a quella stabilita nel primo grado. Questo caso riguarda un grave incidente tra una gondola e un vaporetto dell’ACTV e solleva questioni precise sulla sicurezza della navigazione nei canali veneziani.
L’incidente fatale durante il giro in gondola a venezia
Il 17 agosto 2013, Joachim Vogel si trovava a Venezia in vacanza insieme a moglie e tre figli. Durante un tranquillo giro in gondola, il mezzo su cui viaggiava è stato investito da un vaporetto dell’ACTV, l’azienda pubblica che gestisce il trasporto acqueo nella città lagunare. La collisione è stata causata da una manovra sbagliata del conducente del vaporetto, tentato di evitare l’impatto con altri due mezzi pubblici in servizio. Vogel ha perso la vita nell’incidente mentre cercava di proteggere la figlia più piccola dagli urti.
Le indagini e i processi che ne sono seguiti hanno messo in luce le responsabilità degli operatori dei mezzi coinvolti. Nel procedimento di primo grado del 2018, i comandanti dei tre mezzi pubblici furono condannati per omicidio colposo, sottolineando la gravità degli errori compiuti durante quella manovra.
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La sentenza della corte d’appello e la ripartizione delle responsabilità
La corte d’appello di Venezia ha ribaltato la sentenza di primo grado attribuendo la responsabilità principale dell’incidente all’ACTV. L’azienda è chiamata a versare il 55% del risarcimento totale di 4 milioni di euro alla famiglia di Vogel.
Il restante 45% del risarcimento è stato invece assegnato a due gondolieri coinvolti nell’incidente. Questo significa che la corte ha riconosciuto una responsabilità condivisa tra la società che gestisce il trasporto pubblico via acqua e i singoli operatori della navigazione privati.
Questa nuova decisione giudiziaria evidenzia la complessità degli incidenti che coinvolgono i diversi mezzi in navigazione nei canali veneziani, soprattutto quelli pubblici e privati che operano in spazi ristretti e affollati. L’attribuzione delle colpe e la quantificazione del risarcimento rappresentano un punto di riferimento importante per futuri casi simili.
Impatto sul trasporto pubblico veneziano e sicurezza in laguna
La sentenza della corte d’appello pone una nuova attenzione sulla sicurezza del trasporto pubblico in laguna. L’incidente che ha causato la morte di Joachim Vogel ha rivelato alcune criticità nelle procedure di navigazione adottate dall’ACTV e dai gondolieri.
I mezzi pubblici, come i vaporetti, devono rispettare rigide norme di sicurezza, ma l’incidente ha dimostrato come errori umani e condizioni difficili possano provocare gravi conseguenze. A Venezia, dove il traffico acqueo è intenso e i canali stretti, il coordinamento tra i vari mezzi è fondamentale per evitare situazioni di rischio.
Le autorità locali e l’ACTV potrebbero essere spinte a rivedere protocolli e formazione degli operatori per limitare la possibilità di incidenti simili. La vicenda di Vogel resta un monito sulle difficoltà del trasporto su acqua, specie in città turistiche con forti flussi di visitatori e traffico.
Attenzione a aspetti assicurativi e procedure di risarcimento
L’attenzione si concentra anche sugli aspetti assicurativi e sulle procedure di risarcimento per le famiglie colpite da tragedie simili, oltre che sulla gestione delle responsabilità tra privati e pubblici. Restano aperte questioni operative che avranno un peso nelle future decisioni giudiziarie e nell’organizzazione dei trasporti veneziani.